Capitolo 3

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Sto facendo colazione, ho lo sguardo nel vuoto
<<pccre c staij pnzan>>
<<mi è arrivata una chiamata da uno sconosciuto ma non ho sentito la voce>>
<<capisco forse avrà sbagliato>>faccio spallucce senza muovermi da quella posizione
<<c'è altro Giulia >> mi chiede Pietro
<<ho una strana sensazione, ci possiamo fidare?Lo sguardo ti Antonio ieri lo conosco bene>>
<<e sarebbe>>
<<la stava scopando con gli occhi pa ieri lho notato>>
<<nun t preoccupa staij cu nuij e nun t succer niente>>annuisco.

La giornata prosegue tranquilla e devo decidere cosa mettere e in quel momento bussano faccio entrare e dallo specchio vedo Carla
<<giulia hai deciso cosa mettere? >>
<<verrai anche tu>>annuisce
<<almeno non starò da sola eh no mi sta tutto male >>si avvicina e mi chiede se può dare un occhiata e io annuisco mentre mi siedo sul letto.
Dopo poco fa una faccia shoccato e tira fuori un vestito con tutta l'etichetta
<<questo è perfetto Giulia, vai provalo>>
Mi alzo corro in bagno e ne lo infilo insieme alle scarpe

Carla rimane stupita  e si mette una mano sulla bocca e io divento rossa
<<stai benissimo>>mi guardo allo specchio e ha ragione mi fascia bene il corpo e anche il mio sedere.
<<grazie>>
<<Aspetta cosa? Giulia mi ringrazia e arrossisce allora sei umana>>gli prendo il cuscino della poltrona addosso e in quel momento entra Pietro.
<<ragazz siete pron.... Oh >>mi guarda
<<fratellino la smetti di guardarmi ce la tua ragazza qui, e poi non voglio ammazzarti prima diventare zia >>
<<sisi, scusa fratello>>alza lo sguardo e io sorrido
<<andiamo, prego>>esco per ultima e chiudo la porta a chiave e infilo la chiave nella borsa insieme alla pistola e fazzoletti ormai è come il telefono.
Andiamo in macchina e decido di spezzare il silenzio
<<ditemi che si ballera, vi prego >>sorridono
<<Si Giulia balleremo, ti pare che ti portiamo in una festa dove non si balla >>mi dice Don Salvatore guardandomi dallo specchietto e sorrido, per poi tornare con lo sguardo  sulla strada.
Nel tragitto decido di cancellare foto lasciandomi alcune mi soffermo su una in sala comune che mi guarda mentre si prepara una sigaretta
<<è davvero bello Ciro >>
<<carla attenta a come parli di ciro che è l'unico argomento che non le fa capire più niente>>mi guarda intimorita
<<tranquilla Carla non hai detto niente di male se non la verità, se gli avessi dato dello stronzo o parlato senza conoscerlo sarebbe stato diverso>>sospira
<<pensavo di morire>>
<<nono>>sorrido

Dopo mezz'ora arriviamo e vediamo fuori gli esposito che ci guardano e noi troviamo parcheggio
<<Giulia tu proteggi carla, mentre noi proteggiamo voi, so che vali per mille ma miraccomando>>annuisco e scendiamo. Carla mi si affianca e la prendo sotto baccio
<<non agitarti, e rimani affianco a me sempre >>lei annuisce.
Ci salutiamo ognuno sulle sue quando Antonio mi saluta mi lascia un bacio sulla guancia ma io faccio finta di niente
Entriamo prima noi e Antonio mi appoggia una mano in fondo alla schiena e Don vincenzo
<<Antonio, giu le mani guardare ma toccare >>lui sposta le mani arreso e si unisce agli uomini
<<visto carla, rilassati nessuno ti toccherà, se ti senti ansiosa fammi un cenno>>ci sorridiamo e la vedo più tranquilla.

Ci sediamo a tavola per fortuna accando ho paola  e dall'altro lato don Salvatore,mentre proprio difronte a me ho Antonio e alla sua destra Don Vincenzo.
La cena prosegue tranquilla finché Don Vincenzo si rivolge a me.
<<E tu Giulia, nessuno accanto a te >>
<<Andiamo papà sicuramente avrà trovato qualcuno dopo ciro è una bella ragazza>>mi guarda con provocazione pietro mi guarda e sta per aprire bocca ma lo procedo
<<no Don Vincenzo, nessuno e sto bene cosi,  io non proverò mai più quello che ho provato per lui. Io e ciro ne abbiamo passate tante e loro ne sono state partecipi, quindi no non c'è stato nessuno dopo di lui, mi bastano loro che sono la mia famiglia>>Don salvatore mi stringe la mano
<<Mi dispiace Giulia, sei una fantastica donna ora ciro sarebbe fiera di te>>mi dice Don Vincendo sorrido.
Antonio si ammutolisce e interrompere il momento è la musica. Parte un lento pietro e Carla vanno a ballare e io li guardo.
<<Giulia, volevo scusarmi per prima balliamo? >>
<<non ballo i lenti >>dico freddo annuisce  e se ne va.
Mi guardo attorno e vedo difronte a me in un angolo una figura scura. mi viene a prendere carla e balliamo.

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