Capitolo 33

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Chris'pov

Jenny aveva gli occhi strabuzzati, oh cazzo.

Perché sono tornato? Perché?! Troppi danni celebrali, ecco cosa.
Ora immagino vorrà sapere cosa mi è successo e non avrò scampo, non riesco a mentirle.

Stava per aprire la bocca ma ma richiuse velocemente, si guardò di nuovo la mano e finalmente emise qualche suono.

Jenny:"Tu non vuoi dirmi perché hai del sangue sul braccio, non è così?"

Guardai in basso, sapeva che volevo parlarne con qualcuno ma che per riuscire parlare doveva farmi il 4º grado.

Jenny:"Benissimo, che cazzo hai fatto Chris?"

Dopo attimi di silenzio assoluto iniziai.

Io:" Vedi...io non dovevo venire alla festa" lei annuì e fece segno di continuare:"Avevo un altro impegno, beh, non è andato a buon fine".

Jenny: "Che genere di impegno?"

Guardai in basso, strusciai le mani tumultuosamente luna contro l'altra, avevano iniziato a sudare.

Io: "Io, cose brutte Jenny.."

Guardò verso l'alto.

Jenny: "Quali cose Chris?" Mi guardava negli occhi, non potevo mentire, mi avrebbe scoperto all'istante.

Io:" Cazzo Jenny, papà beve, saranno tre anni, beve per mamma. È scomparsa tanto tempo fa ma lui ancora non l'ha superato e ultimamente sta peggiorando. È stato licenziato e ora fa il bidello in una scuola, dire che ha il morale a terra è dire poco..."

Rimase in silenzio, mi abbracciò.
Adoravo quella ragazza, con tutto me stesso.

Io: "Ci ho litigato, mi ha spaccato la bottiglia sulla spalla, io l'ho spinto sul tavolo ma non si è fatto niente di che, non ce la faccio più Jenny..."

Strinse ancora di più l'abbraccio, in fondo, cosa importava se un abbraccio mi avrebbe spaccato le costole aggiustato il cuore?

Amavo mio padre ma allo stesso tempo lo odiavo.
Era diventato sempre più meschino, menefreghista, finivamo sempre male le nostre litigate, sempre più frequenti.

Non ricordo niente della mia infanzia, tranne che le innumerevoli botte di mio lui.

Ricordo solo qualche momento, arrivava mio padre, urlavo, e poi...poi tutto nero.

Non so perché mamma se ne sia andata, la ricordavo sempre felice quando era con me.
Non so perché abbia lasciato me solo con mio padre, ma voglio andarmene, andarmene per sempre.

Volevo restare con lui dall'altra parte, potrei sembrare pazzo ma volevo restare.
Io sono cresciuto con lui, adesso so che posso affrontare qualsiasi problema da solo, mi ha reso forte, molto forte, ma lo odiavo, dal profondo.

Scoppiai a piangere, la prima volta davanti a Jenny, davanti a qualcuno. Lei mi aveva sempre visto come il ragazzo forte e palestrato, ma ora non ce la facevo più a sembrare forte, come lo sono stato per una vita, dovevo sfogarmi.

Non volevi staccarmi da qual l'abbraccio che finì molto dopo.
Insieme andammo verso una specie di casa, con un mucchio di gente, dentro e fuori.

Deve essere stata questa la famosa casetta della festa.

Jenny mi portò dietro la casa, aprì la finestra ed entrammo.
Quella è la ragazza dalle mille risorse cazzo!

Jenny: "Ecco qua, questa è la stanza che ho fino a domenica, qui da Elly... A proposito, dove sarà quella ragazza?!"

Io: "Mhh, avrei una mezza idea" ghignai.

Mi tirò un finto pugnetto sulla spalla e si buttò sul letto.
Mi stesi accanto a lei e le raccontai tutto, senza tenermi più dentro.

Di mamma, di mio padre, di quello che provavo, tutto, e una volta svuotato stavo molto meglio, sapevo che ora potevo ricominciare, con qualcuno di molto importante al mio fianco.

• Heyy, persone che mi seguono, scusate per il ritardo ma ho avuto qualche impegno, seguito da qualche votaccio, seguito dalle brontolare, telefono sequestrato... insomma un bordello di roba ma ora eccomi qua, vi adoro❤️•

•NOTA STRA IMPORTANTISSIMA!•

Sto pensando di cambiare nome alla storia, mandatemi un messaggio privato o commentate, scegliendo tra quest si tre nomi:
-tutto inizia cadendo (quello attuale)
-impossible love
-never enough

Graziee❤️

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