Capitolo 25

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Nik's pov

La stavo guardando compiaciuto, era così bella e solare...

"Emh emh" disse.

Cosa è successo? Che ho sbagliato? Aspetta... è ancora in terra!
Mi sono dimenticato di alzarla! Ma che razza di idiota sono?

"Oh scusamii, aspetta ti do una mano"

La alzai delicatamente e lei, dopo essersi un po scossa i pantaloni, attaccò il discorso:

"Beh, non ti sei fatto sentire molto ieri, come va la vita?" Aveva un bel sorriso, a 32 denti stampato sulla faccia.

"Me la cavo, te? Tutto bene?"risposi.

"A parte qualche inconveniente... si, tutto a posto, sono superiperelettrizzata!"

"Ahah perché? Cosa è successo di tanto sconvolgente?"

"Più che altro, cosa succederà. Da venerdì a domenica sono a casa di Elly".

"Giornate tra ragazze insomma no?"

"Eh si"

"Allora dovrò approfittare di te prima che sia troppo tardi" la guardai compiaciuto e la presi in braccio, sapevo che amava le mie braccia e il modo in cui la tenevo stretta a me.

"Cos-" non ebbe tempo di finire la frase.

La montai sulla mia moto, le misi il casco e partimmo per il centro.

Si stringeva forte a me, appoggiando la sua testa sulla mia schiena.
Era un martedì così perfetto...

Arrivati in centro parcheggiai la moto, la presi per la mano baciandola in fronte e ci dirigemmo verso una piadineria.

Sinceramente non è il posto più romantico ma io amo le piadine e mi sembra di ricordare che anche a lei piacciano.

"Ti piacciono le piadine vero Jenny?"

"Ne vado pazza"

Dovevo ancora raccontarle per bene che io mi ero trasferito qui ad agosto per motivi di lavoro di papà, ma ancora non ne ho avuto modo e oggi volevo sfruttare l'occasione.

Lei prese una piadina con mozzarella, prosciutto cotto ed insalata, io una con rosbif, insalata, cavoletti e peperoni... il solito esagerato.

"Ci siamo trasferiti qui perché papà ha trovato lavoro questa estate" dissi subito, di punto in bianco.

"Immaginavo" rispose.

Non riusciva ad addentare la piadina tanto che il tentativo finì in una grande risata.
Io naturalmente ne sbranai mezza in un boccone.

"Che dolce"

"Cosa? Che ho combinato Nik?" Rispose divertita lei.

"Te"

"Beh anche tu te la cavi.."

Usciti dalla piadineria ci siamo sistemati su una panchina, mano nella mano, lei in collo a me, rintanata nel mio petto.

Le strinsi le braccia intorno ai fianchi.

"Sei stato molto gentile oggi Nik"

"È il minimo"

"Ma che dici? È il massimo! La situazione è diversa"

"Nono è il minimo- il minimo per mostrarti quanto ti amo"

Heart's QuestionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora