KATE.
E’ questo il nome che ho tatuato sul mio petto,sulla parte sinistra,dove c’è il cuore. Dove c’è lei.
Kate è stato tutto. Con lei sono ripartito. Ogni istante con lei era speciale. Non aspettava giornate speciali e colorate,era lei a renderle speciali,era lei a colorarle. Adesso che sono solo,sto facendo la mia parte,perlomeno il possibile. Quello che mi è concesso. Fino in fondo.
Ricordo l’ultima volta che abbiamo fatto l’amore.
Mi sono ritrovato nel letto con lei tra le braccia,tenevo il suo viso tra le mani,come la cosa più preziosa al mondo.
Le accarezzavo le guance,la fronte,le toccavo i capelli.
Seguivo la linea delle sopracciglia,del naso ,delle guance e delle labbra con la punta del mio naso.
Le ho baciato i fianchi,la pancia e poi lentamente sono sceso passando per l’inguine,assaporandola.
Nel silenzio di quel lungo viaggio c’erano attimi in cui la sentivo tremare con piccoli brividi.
L’ho baciata piano. L’ho baciata dove il nostro desiderio si incontrava. Poi sono entrato dentro di lei.
Non ci sono stati grandi movimenti. I nostri corpi si muovevano poco e molto lentamente. Ci si stringeva e ci si comprimeva l’uno contro l’altro;cercavamo e trovavamo incastri perfetti.
Un puzzle fatto solamente da due pezzi. Io e Lei.
Le sentivo il respiro spezzato da sussulti. Ogni respiro era amplificato.
Ricordo che mentre mi muovevo in lei come un’onda,ci siamo presi le mani. Le mie dita tra le sue. Una stretta forte,poi delicata,poi ancora forte.
Abbiamo raggiunto il momento finale insieme,ci siamo abbracciati con tale intensità che ho avuto paura di stritolarla.
Siamo restati fermi,immobili,senza parlare per un po’.
Avrei voluto dirle un milione di cose e l’ho fatto.
L’ho fatto stando zitto e abbracciato a lei.
Poi ci siamo addormentati abbracciati.
La mattina mi sono svegliato prima di lei,per poterla guardare dormire. Sembrava un angelo.
Chissà dove era con la mente in quel momento,chissà cosa stava sognando.
Guardavo il respiro che le muoveva la pancia e ho iniziato a respirare con la sua stessa cadenza.
Respirare in simbiosi con lei. Erano respiri corti e lenti. Ed era mia.
Lei era mia,era la cosa più bella che mi fosse mai capitata.
Lei riusciva a trovare qualcosa di buono anche nelle cose più brutte,lei riusciva a sorridere sempre,lei non aveva mai paura di affrontare la vita,ed è così che se n’è andata,con la consapevolezza che doveva andare così,ma fiera di aver dato ciò che poteva durante la sua vita.
Lei era la luce nel buio.
Lei era tutto ciò che non ero mai riuscito a dire,a vedere,fare,capire.
Ma resterà sempre in me,nei mie ricordi,nel mio cuore.
Ti amo Kate,ti amo.
Ti mando un bacio nel vento e so che lo sentirai,ti volterai senza vedermi,ma io sarò li.
-Papà, papà,mi avevi promesso che mi insegnavi a giocare a baseball!Ti aspetto giù in cortile eh-
E poi mi rimane lui,l’unica persona che amerò quanto ho amato Kate,l’unione dei nostri corpi,il frutto del nostro infinito amore.
-Arrivo.Lukey.-
Fine.
STAI LEGGENDO
Unconditionally
Fanfiction- Forse sono i miei ultimi mesi Harry. Mi dispiace, davvero.- Dico tra i singhiozzi guardandolo negli occhi. -Vorrei averti incontrata prima, avrei fatto di meglio, ma se il destino è questo, allora saranno i mesi più belli di tutta la tua vita...