Capitolo 22

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Andare a letto presto fu pressoché inutile, dato che praticamente non dormii tutta notte. Continuavo a rigirarmi nel letto, ripensando a come avevo trattato Ellington. Lui era così carino con me, così dolce ed io? Beh io l'unica cosa che riuscii a dirgli, fu che lui era solo un emerito nessuno per me. Tutte le cattiverie che gli avevo sbraitato contro mi risuonavano nella mente di continuo e non riuscivo a perdonarmene. Lui non se la prese nemmeno; col carattere che ho, probabilmente se qualcuno avesse detto quelle parole a me, io non avrei più rivolto nemmeno una sola parola a quella persona. Tuttavia cercai di dormire, o almeno di spostare i miei pensieri e concentrarmi su ciò che mi faceva stare bene: Ross. Lui si che mi faceva star bene, ma bene sul serio, quello star bene che in pochi, anzi pochissimi, riescono a farti percepire.

La mattina successiva, sentii mia mamma alzarsi prima di me, per andare a lavorare alle 8:30, come tutti i giorni d'altronde. Poco dopo che uscì, intorno alle 8, sentii il campanello suonare. Andai ad aprire la porta e trovai Ross con un pacchetto in mano.
"Che ci fai qui?!", gli dissi, sorridendogli e dandogli un bacio.
"Colazione?", mi rispose lui.
Lo strinsi forte a me, abbracciandolo e dandogli tanti baci sulle guance. Era così tenero e sexy insieme. Stava davvero bene con una semplice maglietta un po' larga a righine blu, rosse e bianche, con un paio di jeans sul grigio scuro abbastanza aderenti. Gli scompigliai i capelli biondi e lo feci entrare in casa; ci sedemmo a tavola, apparecchiata con due tovagliette americane rosa, due bicchieri che presto riempii di succo e una bottiglia di acqua al centro del tavolo. Posò quel pacchettino tra il mio e quello che poi sarebbe stato il suo posto. "Aprilo!", mi disse, invitandomi ad aprire la scatola. Uscii dal pacchetto un profumo di dolci, poi guardai all'interno e vidi dei pancakes!
"Stanotte non sapevo cosa fare, dato che il sonno non voleva arrivare ho pensato che sarei potuto diventare utile e farti qualcosa di buono!", mi disse, forse un po' imbarazzato, considerando che abbassò il capo e si strinse nelle spalle. Lo abbracciai e lo baciai ancora e ancora:"Però ora basta baci e mangiamo!", gli dissi, scherzosamente. "Nemmeno un altro?, mi rispose. Feci finta di pensarci su:"No no no!",dissi a mia volta.
"Uh! Tra un quarto d'ora devi essere in classe! E sei in ritardo!", mi disse, trascinandomi verso la porta con ancora in mano un pancakes!

Ecco a voi il nuovo capitolo!!! Spero vi piaccia!!!!

-Bonnie

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