Capitolo 7

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La spiaggia era deserta e si sentiva solo il rumore delle onde che si infrangevano contro il molo.

Il sole, intanto, si abbassava sempre di più:"Penso che sia la cosa più bella che abbia mai visto! Sai, a Milano non si vedono crepuscoli del genere." dissi io, intenta ad osservare il tramonto e tutto ciò che mi circondava.

Lui mi guardò e poi disse:"Sí è stupendo, soprattutto se si sta con le persone giuste."

Io, non sapendo cosa dire né cosa fare, abbassai lo sguardo e mi misi a giocherellare con la sabbia.

"Ehi, ho detto qualcosa che non dovevo dire?"

Decisi così di guardarlo negli occhi, poi spiegai:"No per niente, sto solo pensando. Ancora non ci credo di essere qui, a Los Angeles, la città dove ho sempre voluto vivere. E poi... beh poi sono qua con te, ma sai che ti dico? Forse sto solo sognando tutto questo."

Lui mi sorrise:"Non stai sognando..." e per dimostrare ciò, allungò la sua mano e la unì alla mia.

Notai come le nostre dita si intrecciavano fra di loro e come il calore della sua pelle potesse farmi venire la pelle d'oca. Spostai il mio sguardo verso Ross: il sole si rifletteva su di lui, facendo diventare i suoi cappelli ancora più biondi e i suoi occhi di un marrone quasi trasparente.

Lasciai la sua mano, così decisi di alzarmi e andai vicino al mare; mi abbassai e toccai l'acqua fredda.

Dopo essermi rinfrescata il viso e bagnata i capelli, mi rialzai e mi sentii cingere la vita da dietro. Girai solo il capo e riconobbi le labbra di Ross, al che mi voltai completamente e mi ritrovai avvolta in un suo abbraccio. Ci fissammo per qualche istante, poi mi prese la mano ed incominciammo ad incamminarci verso casa mia.

Arrivati a destinazione, mi fermò un attimo sul marciapiede e mi disse:"Grazie per...avermi fatto passare una giornata bellissima!"

Mi avvicinai e lo baciai sulla guancia, ringraziandolo a mia volta, poi mi diressi verso la porta.

"Aspetta!"

Io mi voltai di colpo e vidi Ross che mi faceva cenno di andare da lui.

"Ehm, domani vengo a prenderti alle due del pomeriggio, per te potrebbe andare bene? Sai, così ci possiamo vedere."

Io non feci altro che sorridergli e rispondergli:"Sarebbe perfetto!", ed entrai in casa, "saltando" di gioia.

Andai in camera mia e mi buttai sul letto ad ascoltare la musica degli R5, pensando che la voce che sentivo cantare, sarebbe stata la stessa che avrei risentito il giorno dopo.

Una mezz'oretta dopo, mia mamma mi chiamò per cenare:"Allora, tesoro com'è andata la giornata?", mi disse lei con tono malizioso.

Le raccontai tutto per filo e per segno; era entusiasta, forse per ciò che le avevo raccontato o forse perché ero talmente emozionata, che le trasmettevo quello che provavo.

Finiti i compiti, andai a letto, ma come previsto non chiusi occhio fino all'una di mattina.

Allora vi è piaciuto???

-Bonnie

Dancin' out my pantsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora