Andai a prepararmi velocemente, anche se per me era sempre un dramma; di solito mi ci volevano dai quindici ai trenta minuti per potermi sistemare come si deve, invece non potei prendermela troppo con comodo. Corsi in bagno per mettermi il solito body nero con la gonna di tulle rosa."Ci siamo, allora...tutù messo...calzamaglia anche...scarpette sì...no, aspetta le scarpette dove sono? A sì eccole nella borsa...manca qualcosa...", continuavo a ripetermi per cercare di concentrarmi su cosa dovessi ancora fare. Mi guardai allo specchio:"Ecco! I capelli!", dissi ad alta voce, quasi urlando; cercai alla svelta di legarmi i miei lunghi capelli di un colore ben poco definito che viene chiamato biondo cenere, avvolgendomeli in un grosso chignon. Quella pettinatura era sempre stata piena di insidie per i miei gusti, insomma cercare di unire tutti i capelli in una sola coda per poi avvolgerla su se stessa, non so il perché, ma l'ho sempre inquadrata come un'azione difficile da fare da sola, soprattutto quando si hanno degli orari da rispettare. Ci provai due o tre volte, dopodiché optai per una semplice, ma efficace, coda alta. Uscii dal bagno ed andai in salotto dagli altri. Considerando il mio aspetto, introdussi il mio arrivo dicendo di non far caso a come stessi vestita così.Ratliff si alzò e mi si avvicinò:"Ma no dai, sei accettabile anche così!", mi disse scherzoso e facendo scatenare una risata generale."Accettabile?" , scherzai io:"Se devo essere sincera non so se prenderlo come un complimento o come un insulto...", continuai, per poi guardare Ross, come in segno di approvazione. Gli andai vicino, o almeno il più vicino possibile evitando però di stropicciare o rovinare l'enorme gonna. Lui mi accarezzò la mano, poi mi sussurrò:"Sai, non mi piace molto tutto questo tulle...". Io rimasi perplessa, vero che mi piaceva il fatto che lui avesse il coraggio di darmi un'opinione sincera, ma non così tanto sincera."Perché?", gli dissi, con aria sempre più interrogativa."Perché è troppo ingombrante e non riesco ad abbracciarti e baciarti come vorrei...", mi disse, tirandomi leggermente il tutù per attirarmi verso di sé e per farmici avvicinare, il tutto detto sempre con quel suo tono costantemente tenero e pacato. Mi morsi leggermente il labbro e gli sorrisi timidamente. Fummo però interrotti dalla voce di Rocky:"Ragazzi, vi dico solo che tra sette minuti inizia la lezione...". Rydel scattò in piedi:"Rocky!!!", gli urlò:"È da mezz'ora che stai guardando l'orologio, e tenendo conto che sei l'unico ad indossarlo, non potevi avvisarci prima?!", continuò lei."Giusto...", disse lui a voce bassa, come fosse un bambino che aveva appena ricevuto un castigo dai genitori. Ratliff si mise a ridere, portandosi dietro anche la mia risata e anche quella di Ross.
Uscimmo da casa e Riker si mise alla guida di una macchina con Rydel e Rocky, mentre io salii sull'altra dove alla guida c'era Ratliff e di fianco a lui si trovava Ross.
Dieci minuti più tardi, parcheggiammo ed entrammo nella scuola. Mi fiondai subito in camerino:"Ciao!", salutai timidamente le mie compagne, le quali ricambiarono all'istante. Rydel venne a chiamarci e noi andammo in sala da ballo."Ciao a tutte ragazze! Allora, Ross, Riker, Ellington e Rocky saranno presenti anche in questa lezione!", disse Delly, come saluto, rivolgendosi a tutte noi, ma particolarmente guardando me; dopodiché iniziammo subito a ballare. Io fissavo continuamente Ross, il quale mi sorrideva e mi faceva l'occhiolino; in quel modo ricordai che solo qualche giorno prima, quando ebbi il primo incontro con lui, io pensavo addirittura che mi guardasse solo perché non approvava la mia presenza e invece rieccolo lì, con quel suo sguardo fisso su di me. Una cosa era cambiata, una sola. In quella seconda lezione lui era lì per me, proprio per me ed io ne ero consapevole.Cercai di fare gli esercizi senza pensare continuamente a Ross, ma ovviamente i miei tentativi fallirono miseramente, poiché la mia mente andava sempre su di lui. Provai lo stesso ad eseguire tutti quei passi nel migliore dei modi, anche se alla distrazione per Ross, si aggiunsero la stanchezza e il dolore di alcune ferite sui piedi causate dalle punte.
Finita la lezione, andai in camerino, e tutte le ragazze mi fecero i complimenti per il rapporto che avevo con gli R5, d'altronde non potevo pretendere che nessuna di loro non notasse il modo di fare scherzoso, tranquillo e familiare che avevo con i quattro ragazzi e con Rydel.Appena finii di cambiarmi, uscii dallo spogliatoio e andai incontro a Ross ed a Ratliff, ci mettemmo in macchina e ci dirigemmo verso casa Lynch."Buonasera Stormie!", le dissi io, non appena ci aprì la porta."Ciao Diletta! Ross, Ellington, ciao a tutti e due! Ma gli altri dove sono?", disse lei, notando che Delly, Riker e Rocky non erano con noi."Ehm, Rydel si stava ancora cambiando quando siamo partiti. Come non detto...eccoli!", spiegò Ross.Entrammo tutti insieme, poi Riker andò in camera sua, Ratliff si sedette sul divano con Ryland e Rocky, ed infine Rydel andò in cucina con Stormie, mentre io e Ross ci dirigemmo in giardino e ci sdraiammo sull'erba, vicino alla piscina.
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-Bonnie
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Dancin' out my pants
RandomQuesta è la storia di Diletta, una ragazza che ama la danza e la musica. Una volta trasferitasi a Los Angeles, avrà la possibilità di frequentare una scuola di ballo, che le stravolgerà completamente la vita, rendendogliela speciale...