L'erba su cui eravamo sdraiati era fresca, con qualche filo bagnato.
Le braccia di Ross mi avvolgevano in un tenero abbraccio, facendomi sentire protetta e al sicuro; di tanto in tanto mi giravo verso lui, osservando quel suo viso, quel suo profilo perfetto. I suoi occhi guardavano il cielo, che attraeva anche me.
Era strano, ma quella sera, l'immensa distesa blu con le stelle, che di norma ci sovrastava, non c'era: l'arancione del tramonto non c'era, l'azzurro del giorno non c'era, il blu della notte non c'era; tutto era coperto da nuvole grigiastre che preannunciavano pioggia. Sapevo che a Ross piaceva molto quel tempo, poiché a Los Angeles non piove quasi mai, ma allo stesso tempo pensavo a quanto stavo bene con il sole che mi accarezzava la pelle, al posto dell'acqua che era un'opprimente abitudine dove abitavo prima a Milano. Ma in fondo non c'erano differenze se la giornata era soleggiata o meno, l'importante era stare con Ross.
Sentii dei brividi lungo le braccia, è come in un gesto inconsulto, mi rannicchiai ancor più vicino a Ross; lui mi strinse e mi baciò la fronte, sempre con lo sguardo verso le nuvole. Vidi una goccia arrivare proprio su di noi, per poi cadere sulle labbra di Ross; si toccò la bocca, per asciugare l'acqua; ma in mezzo secondo lo bloccai, evitando così che si asciugasse le labbra. Quella gocciolina valorizzava ancora di più la sua stupenda bocca, posizionando un punto luce proprio sul taglietto sul suo labbro inferiore, che rendeva le sue labbra più carnose e tenere. Incominciai anche io a sentire le gocce sul viso, ma stranamente mi mossi solo per alzarmi, anziché che per correre in casa per non bagnarmi. Anche Ross era fermo. Nessuno dava cenno di voler rientrare. Alzai la testa e chiudi gli occhi, facendomi cadere tutta la pioggia addosso. I capelli erano bagnati, i vestiti anche. Avevo la pelle d'oca, le mani fredde, ma restavo lì. Sentivo l'acqua scorrermi sul corpo. Ero immersa nel mio mondo.
D'un tratto sentii Ross avvicinarsi lentamente verso me; lo guardai, guardai i suoi capelli incorniciargli il viso, guardai i suoi vestiti bagnati che aderivano perfettamente a lui, guardai le sue mani rosse dal freddo allungarsi verso i miei fianchi, per poi sollevarmi e prendermi in braccio. Gli accarezzai il volto, passai le dita sulle sue guance, poi tra i suoi capelli. Dopodiché le nostre labbra si unirono lentamente e dolcemente.Vi è piaciuto???
-Bonnie
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Dancin' out my pants
RandomQuesta è la storia di Diletta, una ragazza che ama la danza e la musica. Una volta trasferitasi a Los Angeles, avrà la possibilità di frequentare una scuola di ballo, che le stravolgerà completamente la vita, rendendogliela speciale...