Verità
Mirko seduto sulla sua moto sembrava una pantera acquattata nella notte, in attesa che la sua preda si avvicinasse.
Deglutii, scostandomi dalla finestra.
Era ora. Mi infilai guanti spessi, sciarpa e cappellino di lana, coprendomi con una giacca pesante, e uscii in strada.
Lui mi vide e sorrise, fiero. Prima di darmi il casco, si piegò verso di me e si prese un bacio che sapeva di conquista. Sicuro, profondo, trepidante. Mi strinsi al suo cappotto, e ricambiai.
«Ciao», disse, a bassa voce, quasi avesse timore di far svanire quel momento tra di noi.
«Ciao», lo salutai, melliflua, e una nuvola di fiato caldo si disperse nell'aria gelida.
Mi chiusi il casco sotto il mento, e salii dietro di lui, facendo passare le braccia attorno al suo busto. "Il nostro secondo appuntamento" pensai. Lo avvertii tremare, ma fu solo per un istante. Si concentrò presto sulla guida e non mi considerò più fino al parcheggio.
Entrammo al cinema, e scegliemmo di guardare un film avventuroso, dall'atmosfera natalizia, di cui molti parlavano bene.
Pagammo i biglietti, e ci avviammo in sala, cercando i posti nella semi-oscurità aiutati dalle torce nei nostri telefonini.
Ci sistemammo in una fila in fondo, abbastanza centrale, vicino a due signore che avrebbero potuto essere le nostre madri, e a tre giovani che sgranocchiavano pop-corn.
Mirko si voltò a guardarmi con occhi castano-mielati, poi avvicinò le labbra alle mie, e con un sorriso malizioso, diede inizio a un bacio appassionato, che mi sradicò completamente da terra.
Il modo in cui muoveva la lingua avrebbe dovuto essere illegale. Non aveva niente di dolce, era possessivo, quasi rude. Sentii la voglia che aveva di me, quella che aveva trattenuto fino ad ora, e mi eccitai.
«Peccato che non si possano reclinare», mi provocò, indicando le poltrone, e io mi accaldai ancora di più per il pensiero, condiviso, a cui aveva dato voce.
Il film iniziò, e lui si mise a sedere in modo composto, come se niente fosse successo tra di noi in quei minuti di attesa.
Guardai le prime scene senza interesse per i personaggi, rivivendo nella mente sempre e solo il contatto fisico che avevamo avuto. La sua bocca non era più sulla mia, ma io immaginavo che lo fosse ancora, e il cuore mi batteva talmente forte da sentirlo nelle orecchie.
Spiai Mirko con la coda dell'occhio, e pensai che anche di profilo, concentrato su altro, aveva un gran fascino.
Si era tagliato i capelli, mi piaceva come gli stavano, con quei ciuffi scuri che gli ricadevano morbidi sulla fronte. Le sue ciglia nere erano così lunghe, e le sue sopracciglia... due linee così sexy che ogni volta che cambiava espressione mi faceva sprofondare un po' di più nelle sue sabbie mobili.
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Astral - Il nostro piano
Fantasy🏆 WATTYS 2021 WINNER 🏆 Sofia abita a Milano, ha due amiche con cui segue le lezioni in università, Nadia e Fabiana, e un ragazzo che le piace da sempre, Mirko, ma la sua vita viene improvvisamente sconvolta quando si rende conto di essere in grado...