T/n's Pov
«Etchiù!»
«Ei, vedi di starmi alla larga con quei germi. Mi è appena passata la febbre, non ho proprio voglia di riprendermi un malanno.»
«Ma quale febbre.» si strofina freneticamente il naso l'uomo al volante. «Sono perfettamente sano.»
«Pfff, disse colui che mi puntò una pistola addosso...» bisbiglio.
«Come?»
«Nulla.»- Non so per quanto riuscirò a sopportare questa situazione. -
Con occhi pieni di sconforto, sbuffo al pensiero di dove siamo diretti io e Touya, consumando l'unghia del mio povero pollice richiedente pietà se solo ne avesse l'occasione.
- Devo calmarmi se non voglio impazzire. - penso tra me e me.
Mi prudono le mani. La strana mattinata con Touya non bastava a mandare il mio cervello in tilt, adesso dovrei addirittura uccidere Takami?
- Sono uscita ieri di prigione e guarita oggi dalla febbre, è chiedere troppo un minuto di tregua? -
Maneggio la rivoltella come se fosse la prima volta con cui ho a che fare con un arma da fuoco. Le mie dita esperte percorrono l'impugnatura, pigiando sullo sgancio per imitare l'azione di ricarico. L'indice e medio vagano sul grilletto, mentre dalla mia bocca escono dei piccoli 'bang', immaginando di centrare in pieno il bersaglio.
Sono alquanto nervosa e la cosa ricade nell'occhio attento del mio ex alla guida della jeep. Mi fissa con occhi intensi, posando la mano destra lungo la mia coscia sinistra, tenendo con l'altra un impugnatura bella salda sul volante.
Questo semplice contatto basta e avanza per farmi rabbrividire. A quanto pare il suo tocco mi manda ancora in delirio, rendendomi più febbrile, riempiendo il mio stomaco di farfalle che svolazzano per tutte le mie interiora.
Odio l'effetto che provoca in me, e ancor di più il prodotto opposto che causa, incrementando il nervosismo a cui sono già sottoposta.
«Piccola, ciò che hai in mano non è un giocattolo. Vedi di non spaccare i vetri dell'auto, non saprei come ripararli.»
«Non sono così deficiente da sparare un proiettile a vuoto.» mi metto sulla difensiva.
«Ei, calmati. Stavo scherzando.»
«I tuoi scherzi sono pessimi.»Tace, mirando la strada avanti a sé con la mascella più rigida della presa che ha sul volante. È così palese si stia trattenendo dal rispondermi come suo solito, probabilmente lo fa per non scaturire un litigio insensato.
È vero, non tollero più i suoi scherzi dopo ciò che ha fatto stamattina, ma trovo incredibile di quanto ce la stia mettendo tutta per riparare la nostra relazione. Lo apprezzo e forse dovrei fare altrettanto...
«Scusami...» sospiro.
«Non è successo nulla.» rassicura. «Adesso hai voglia di dirmi cos'hai?» riprende con tono calmo e composto.
«Niente, sono solo stanca. Ieri è stata una lunga serata e la mia testa non si è ancora ripresa del tutto. Vorrei tanto riposare un po', non so se mi spiego...»
«Ti passerà.» replica freddo, facendo finta di non capire ciò a cui ambisco.
«Sì... Sai, pensavo che se tornassimo all'appartamento, magari potrei-»
«Posso assicurarti che avrai tutto il tempo per riposarti dopo aver eliminato quel bastardo.»- Come non detto. -
C'è silenzio. La strada cattura a pieno l'attenzione di Touya, che rimuove la mano dalla mia coscia per strofinarsi i ciuffi ribelli che presenta la sua nuca.
A essere sincera, oggi non sono proprio in vena di ammazzare qualcuno; vorrei rimandare a domani... O dopodomani... O magari-
«Togliti qualsiasi cosa ti stia passando per la testa.» taglia il mio monologo interiore. «Il pennuto morirà oggi.»
«Non credi che stiamo correndo un po' troppo? Siamo scappati ieri di prigione, gli sbirri ci staranno sicuramente alle costole.» commento la sua folle decisione, tentando di farlo ragionare.
«Sti' cazzi.» se ne frega.
«Ma non possiamo-»
«Pensa prima di parlare. Potrei non rispondere di me se sentissi un'altra delle tue stronzate, (t/n).»
«Mi stai minacciando?»
«Sì.» mi guarda con occhio spietato.
«M-ma che stai dicendo?» alzo un sopracciglio, sorpresa della sua mancanza di pudore.
«Sto scherzando.»
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SICK LOVE // (Dabi x Hawks x Reader)
Fanfiction"Nascere, studiare, lavorare, rigenerarsi e poi perire, lasciando il testimone ad un tuo simile. È questo il principio che ci viene imposto sin da quando si è piccoli." {Piccolo frammento di storia} •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• Fidan...