SICK LOVE // (Dabi x Hawks x Reader)

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(Sottofondo (in loop): Sad Song - We The Kings, feat. Elena Coats (o quello che volete, basta sia triste).)

Buona lettura!

T/n's Pov

«Va tutto bene.» mi rassicura Hawks.

Lo sguardo da tenero innamorato di Takami ricade sulle mie labbra e l'attimo che passo immersa nelle porte del suo animo rende tutto più magico, il che è un problema. Non dovrei provare queste emozioni. Io amo Dabi alla follia.

- Questa vicinanza non va affatto bene. Se fossimo ripresi dall'appartamento, sembrerebbe che... -

Tch, non voglio neppure pensarci!

Mi allontano prima di commettere qualcosa di cui potrei mortificarmi. Non ho chiesto di rimanere un paio di minuti con Takami per compiere lo stesso errore che feci a Shibuya. Touya ha deciso di fidarsi, non posso tradirlo.

- Ne soffrirebbe. -

«Scusa, non so che mi è preso.» metto distanza, attuando un tono distaccato.
«(t/n), per quanto tempo hai intenzione di tenermi il muso?»
«Io non ti sto tenendo il muso.»
«Ah no?» fa una risatina isterica.
«No. Adesso dammi l'altro braccio.»
«Aspetta, voglio prima risolvere la-»
«Questione irrisolvibile? Peccato. Non puoi.» gli prendo a forza l'arto sinistro.
«Posso sapere a cosa sono dovuti questi tuoi balzi di umore? Non sarai per caso incinta?» ironizza.
«Ha ha, spiritoso. Soltanto perché non ho il fisico maturo come quello di chi ti sei portato a letto, non significa che sia in dolce attesa.»
«Insisti con questa storia, (t/n)? Io e Rui siamo stati insieme soltanto una notte.»
«Sì, certo, 'soltanto una notte'. Mentre io riflettevo su come uscire dal carcere tu pensavi a un modo per entrare dentro mia sorella. È tutto nella norma.» dico.
«Ma piantala.» fa una smorfia seccato.
«Co-come, scusa?! Tu hai il coraggio di dire a me di piantarla?» chiedo allibita.

Alza gli occhi al cielo. D'accordo, lo so di essere un tantino assillante a volte, ma questo mezzo rapace parla senza dare peso al suo vocabolo. A dirla tutta, non sono nemmeno sicura sia conscio della gravità di ciò che ha fatto. Che bastardo.

Faccio un respiro profondo. L'odore del sangue mischiato alla fragranza mascolina di Takami da origine a un contrasto ambiguo e il silenzio venuto a imporsi una seconda volta sembra non causare tra noi alcun tipo di imbarazzo.

- È quasi piacevole. -

Keigo's Pov

Per quanto possa apparire asfissiante e insopportabile, riporto l'attenzione su di lei. Non mi stanco di guardarla, generando un sorriso spontaneo nel vederla a suo agio in mia compagnia.

Mi trovo in uno stato di pura estasi. Sono qui, fuori a udire la voce di (t/n) che si sta prendendo cura di me. Sono consapevole delle mie pessime condizioni, eppure mi sento l'uomo più fortunato del mondo. A modo mio, sono felice. Vorrei rimanere così per sempre.

«(t/n)-» | «Takami-»

«Ottimo tempismo direi.» sogghigno.
«Ammettilo, l'hai fatto di proposito!»
«Certo. Ho un secondo Quirk che mi permette di leggere nella testa delle persone. Non lo sapevi?»
«Potresti stare serio per dieci minuti?»
«Ogni tuo desidero è un ordine.» rido malgrado il dolore delle ferite. «Parla prima tu.»
«N-no, tu.»
«Huh? Sei davvero (t/n) (t/c)?»
«In persona. E adesso dimmi.»

Sghignazzo di cuore davanti alla sua galanteria, avvicinandomi a lei. Con l'indice sotto il mento le alzo il volto, accarezzando con premura i suoi bei lineamenti maledettamente seducenti.