•Chapter twenty.•

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[...]

Erano le tre di notte e le luci erano tutte spente. Da quando ero tornata a casa con Niall mi ero chiusa in camera e non ero più uscita da lì per paura di incontrarlo. Non sarei riuscita a reggere il suo sguardo su di me, non avrei saputo cosa dirgli, non ce l'avrei fatta. Ci ero davvero rimasta male anche se da un lato sapevo che non dovevo illudermi così facilmente. Avevo passato le ore precedenti sdraiata sul letto ad ascoltare la musica, avevo ignorato con difficoltà tutti i tentativi di Zayn di parlarmi e credo anche di aver dormito per una mezz'oretta scarsa.

Aprii la porta della mia camera per scendere a mangiare qualcosa, oltrepassai mezzo corridoio e seduto sulle scale a darmi le spalle notai la sua presenza. Aveva le mani nascoste tra i capelli, i gomiti appoggiati sulle ginocchia e teneva lo sguardo verso il basso. Ogni tanto sbloccava lo schermo del suo cellulare per controllare se io avessi risposto ad uno dei tanti messaggi che mi aveva mandato. Lo vidi prendere il telefono in mano con più sicurezza ed iniziare a digitare qualcosa sulla tastiera e, poco dopo, il mio cellulare fece vibrare la tasca della mia felpa. Sbloccai lo schermo e aprii il suo messaggio:

" From: Zayn❤

Ti prego, fammi spiegare almeno."

Una lacrima rigò ancora il mio viso al ricordo delle labbra di Zayn e Megan che si intrecciavano in quel modo così appassionato. E mi ripetei che ero stata soltanto una stupida illusa. Stavolta decisi di rispondergli, per vedere come sarebbe potuta continuare la cosa.

" To: Zayn❤

Cosa vuoi?"

Ero fredda, quasi priva di ogni emozione. Il moro scattò alla vista del suo telefono illuminarsi ed esitò qualche secondo prima di rispondere. Potevo vedere benissimo le sue mani che tremavano sullo schermo del telefono per scrivere il testo del messaggio, che non tardò ad inviare.

" From: Zayn❤

In questo momento?

Baciarti."

Avrei voluto anche io baciarlo, riassaporare le sue labbra, sentirlo così vicino, lo avrei voluto davvero. Sospirai. E non lo feci così tanto rumorosamente, ma lui mi sentì lo stesso. Si voltò di scatto e quando mi vide si alzò così velocemente da rischiare di inciampare. Giuro che fino a qualche attimo prima ero ferita e furiosa con lui per avermi fatta sentire così felice e così importante e poi avermi privato di tutta quella gioia subito dopo. In fondo non ne aveva il diritto. Ma quando mi guardò con quegli occhi nocciola così spenti e lucidi, mi dimenticai di tutto. Per un attimo mi dimenticai del centro commerciale, di Megan, mi dimenticai di tutto ciò che avrei voluto dirgli nel caso in cui l'avessi incontrato. Avrei solamente voluto stringerlo a me e far finta di nulla, ma le cose non sarebbero state così semplici, non sarebbe andato tutto così liscio con tanta semplicità.
Ripose il telefono nella tasca della tuta e avanzò verso di me, prima velocemente e poi sempre più lento. Quando mi fu abbastanza vicino, insicuro, poggiò la sua fronte contro la mia avvolgendo la mia vita con le sue possenti braccia. Giuro, avrei voluto cedere, avrei voluto lasciarmi trasportare dalle mie gambe ormai di gelatina, avrei voluto mandare a quel paese la mia fottuta mente e dare la meglio al mio cuore, ma non potevo. Fare una cosa del genere avrebbe rappresentato la mia debolezza e io non avrei potuto sopportare che qualcun'altro si prendesse gioco di me. Mi staccai e, indifferente, andai a prendere il suo posto sulle scale. Lo vidi un attimo confuso e, devo ammettere, la cosa mi lasciò soddisfatta. Trattenni un sorriso compiaciuto e tornai seria. Successivamente mi raggiunse e si sedette accanto a me. Per qualche secondo rimanemmo entrambi con la testa china sul resto delle scale, le nostre mani si torturavano per l'ansia e il mio respiro divenne più pesante.
-Quella ragazza, Megan, era la mia ex.- il moro iniziò a parlare. Percepii il movimento della sua testa che ruotava incerta verso di me. Alzai lo sguardo e quando i nostri occhi si incrociarono lo riportai alle scale.
-Lo so.- dissi prima di farlo continuare. Mi guardò confuso. -Niall, Niall mi ha detto tutto.-
-Non avrebbe dovuto farlo lui, era una cosa che spettava a me.- rispose mortificato.
-Già.- sospirai.
Su quelle scale l'atmosfera si fece pesante. C'era così tanta tensione che non si riusciva a respirare.
-Ascoltami.- alzai i miei occhi su di lui. -Dopo Megan non sono stato con nessun'altra. Tutte quelle che ci hanno provato con me erano interessate alla fama, allo Zayn degli One Direction, la band anglo-irlandese che ha scavalcato le classifiche. Avevo bisogno di una svolta, di un cambiamento. Avevo bisogno di qualcuno che mi stravolgesse la vita, che non facesse sembrare le mie giornate monotone, ma ognuna meravigliosa e diversa a modo suo. Avevo bisogno di qualcuno per cui valesse la pena lottare e star male. Avevo bisogno di te e ti ho trovata.-
I miei occhi si illuminarono ed il mio cuore straboccò di gioia. Mi stava prendendo la tachicardia. Nessuno aveva mai detto cose così dolci e carine per me, nessuno si era mai dichiarato a me. Nessuno mi aveva mai fatto provare tutto quel miscuglio di emozioni che mi fece provare Zayn.
-Ma tu mi odi.- continuò soffocando le sue parole.
-Si, esatto. Ti odio.- risposi e Zayn chinò il capo. -Ti odio come odio i libri, le patatine fritte, il cioccolato fondente, la musica ed i film.-
-Ma tu non odi queste cose.- sollevò la testa e mi guardò confuso.
-Già.- sorrisi debolmente. Non avrei mai potuto odiarlo, non avrei mai potuto odiare una persona così generosa ed altruista come Zayn. Dopo tutto quello che avevo passato e dopo tutto quello che Zayn aveva fatto per me, odiarlo era l'ultima cosa che avrei potuto fare. Non mi importava quanto piccola fossi, io lo amavo. Quel ragazzo era l'unica cosa che avrei potuto desiderare e non avrei mai potuto odiarlo o lasciarlo andare. Ero pronta a tutto per lui.
Potei notare delle piccole goccioline illuminare i lati dei suoi occhi. Stava piangendo, stava piangendo per me. Non potevo sopportare di vederlo così, di vederlo in tali condizioni a causa mia. Ero stata una fottuta idiota, come sempre avevo rovinato le cose, avevo contribuito a creare sofferenza per me stessa e per lui. E io non riuscivo a sopportare questa cosa.
-Ti odio anche io.- quelle furono le ultime parole che il moro pronunciò prima che mi fiondassi sulle sue labbra. Mi era mancato. Mi era mancato un suo contatto, il sapore delle sue labbra ed il calore delle sue braccia. Ed è una cosa così assurda da dire dato che l'avevo evitato per poche ore. Ma quando ti innamori così intensamente di una persona arrivi a dipendere da lui, dalle sue azioni, dalle sue parole, dalle sue braccia, dai suoi occhi, dalle sue labbra. Inizi ad avere costantemente bisogno di lui e fatichi a stargli lontano. A differenza di altre dipendenze come il fumo e la droga, però, con lui riesci a provare sensazioni ed emozioni uniche, capaci di farti sentire veramente al settimo cielo.
Lui era la mia dipendenza e, per quanto la cosa potesse sembrare fantastica e sensazionale, avevo paura di come sarebbe andata a finire.

-

Salve ragazze, spero stiate bene.
Scusatemi per il ritardo ma ho avuto qualche problema.
É da ieri che provo ad aggiornare un pezzo del capitolo e me lo ha cancellato 4 volte. Ho dovuto riscriverlo ogni santa volta finché, da persona intelligente, ho deciso di scriverlo sulle note del telefono e provare ahah
Tornerò presto con un nuovo capitolo un po' più lungo, parola di lupetto.
Scusate gli eventuali errori,
Spero vi piaccia.
Un bacio.❤️

Fourteen. || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora