8. You're not gay, are you?

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Proprio come la mattina precedente, alle 5 suonò la sveglia che mi affrettai a spegnere per non svegliare Zayn che sicuramente dormiva. Mi alzai dal letto, gli occhi ancora bruciavano e le immagini della serata precedente ancora erano nitide nella mia mente come fotografie attaccate al muro che nessuno getta via ma che tutti osservano per poter rivivere il ricordo del momento ormai terminato. Mi voltai verso il letto di Zayn che non era sfatto, controllai se fosse al bagno ma era libero

"ma non son tornati?" sussurrai tra me e me

sospirai ed entrai in bagno per cambiarmi ed indossare degli abiti sportivi per uscire e prendere un po' d'aria. Mi osservai per molto allo specchio della camera principale quando uscì fuori dal bagno, avevo un aspetto orribile, avevo delle grosse occhiaie e i capelli del tutto scombinati; uscì subito dalla camera e feci le solite scale di corsa e una volta uscito dall'hotel iniziai a correre. Il sole ancora non era sorto del tutto e nella città regnava il silenzio totale, indossai i miei auricolari a tutto volume e lasciandomi travolgere dalla musica iniziai a correre, nessuno avrebbe potuto fermarmi nemmeno la mancanza di fiato, i pensieri nella testa erano troppi e il dolore che sentivo era ancora persistente, correre mi aiutava a scaricare tutta la rabbia che sentivo dentro, mi aiutava a non crollare in una crisi di nervi e di pianto isterico. Corsi per quasi quattro ore, il telefono in modalità aereo e i problemi fuori dalla mia testa e per un attimo mi sentivo bene, sentivo di poter far tutto.

dovresti allenarti! sei grasso! devi farlo se vuoi che i ragazzi e i fan ti amino!

corsi fino al parco più vicino, era ancora totalmente deserto eccetto qualche persona che correva per dirigersi al lavoro e qualcuno a far allenamento proprio come me

dovresti prendere esempio.

Mi sedetti in un posto più isolato e iniziai a fare esercizio, feci tanti addominali e flessioni fino a sentire il corpo cedere per il dolore e la fatica.

"se continui così ti verrà un colpo, dovresti prenderti delle pause tra un esercizio e l'altro" mi disse un ragazzo occupato a fare stretching a qualche passo da me

"oh ehm... sono abituato così" dissi scrollando le spalle appoggiandomi poi all'albero alle mie spalle con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato

"ma così ti stanchi più facilmente, se ti prendi un minuto di pausa per respirare tra un esercizio e l'altro ne risentirai meno" disse avvicinandosi poi a me "piacere di conoscerti, io sono Josh"

"Piacere mio, io sono Louis" dissi stringendogli la mano

"ti va di bere qualcosa insieme?" disse sorridendo

"oh ehm adesso non posso, devo tornare. Si sta facendo tardi" dissi accennando una risata

"oh capisco, allora ti lascio il mio numero!" disse scrivendo il numero su di un foglio "sono da poco in città e mi farebbe piacere conoscere qualche viso familiare" continuò passandomi poi il bigliettino che misi successivamente in tasca

"se ti va possiamo fare quattro passi" dissi guardandolo, sorrise e annuì con piacere

"sei di passaggio da queste parti?" mi chiese lui mentre camminavamo a passo veloce

"bhe si, il lavoro che svolgo mi obbliga a cambiare città molto spesso" dissi mordendomi il labbro inferiore

"bhe posso capirti, anche il mio lavoro mi porta a viaggiare molto e spostarmi sempre in luoghi diversi" ammise lui facendo spalluce

"di cosa ti occupi?" chiesi curioso

"Sono un batterista, suono per le band famose quando richiedono il mio servizio" disse sorridendo "tu di cosa ti occupi?"

~ My Obsession ~ {L.S}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora