Due settimane dopo. Sabato.
Ebbene si, avevo dato a Chaz un’altra -ultima- possibilità, e sembrava che se la stesse cavando bene, quindi lo trattavo meglio. Con Judy si erano rimesse le cose apposto, anche se tra lei e Zayn non correva comunque buon sangue. Con Zayn anche le cose andavano bene, ormai stavamo insieme da poco più di due settimane, non avevamo avuto altre litigate pesanti, e con la sua famiglia andava benissimo, li sentiva quasi tutti i giorni, Whaliya non aveva più preso quella roba ed era sotto disintossicazione, Safaa aveva finito il percorso dalla psicologa, sua madre non piangeva più, anzi, stava molto meglio anche come aspetto, suo padre aveva rallentato con i turni di lavoro e si occupava di più della famiglia, come non aveva mai fatto prima, soprattutto in quegli ultimi due anni, e Doniya anche stava meglio, era un bel periodo, stavamo tutti bene, anche io, mia madre e mia sorella.
***
“Cinque minuti e sono da te,
preparati veloce e scendi,
ti aspetto giù.
Z.”
Quel giorno sarei dovuta uscire con lui, mi aveva promesso che saremmo andati a fare shopping, visto che dovevo comprarmi cose nuove.
Mi vestii velocemente, e mi lavai, sistemai i capelli in una coda ed il trucco, afferrai la borsa e il cellulare, e corsi giù.
“Irelaaaand ci vediamo più tardi, esco con Zayn! Vado a comprarmi qualche vestito!” Ululai informandola ed uscii, lui era già lì davanti, ma non con la stessa auto dei giorni prima, lo guardai stranita avvicinandomi, mentre se ne stava poggiato al cofano con le braccia conserte al petto e il suo meraviglioso sorriso stampato in volto. Era bellissimo.
“Mi aspettavo questa espressione, è mia, l’ho appena presa, ti piace?” Sciolse le braccia e mi baciò dolcemente.
Sorrisi ricambiando il bacio, ero piuttosto sorpresa. “Tua? Ma è spettacolare, e poi è una mercedes, dove li hai presi i soldi?!” Ero troppo curiosa a volte.
“Non è importante, dai sali, è divertente, e poi è sportiva, una figata.” Fece il sorriso di un bambino, e salì in auto.
Risi guardando quanto era eccitato e salii anch’io, guardai bene ogni dettaglio dell’auto, sedili in pelle bassi, vetri oscurati, era uno spettacolo davvero. “Ma dio, è perfetta.”
“Già, ma io preferisco te, si lo so, frase fatta del cazzo, però tu ogni tanto sai essere aggressiva come lei.” Mise in moto.
A volte parlava in modo strano. “Mm grazie, su dai, voglio andare in centro a fare compere.”
“Ai suoi ordini, signora!” Si fece serio e prese la strada per il centro.
Risi ancora. “Ma smettila, scemo!”
***
“Allora, che ci facciamo qui?” Chiese guardandosi intorno, eravamo entrati in un negozio di intimo, e non per lui.
“Secondo te? Volevo comprarmi un panda! Dici che lo trovo qui?!” Risposi in modo sarcastico sospirando.
“Beh si, lo so che siamo qua perché ti servono..” passavamo per gli espositori, e mentre parlava sfiorava i ‘capi’ con le dita, così che gli si attorcigliarono ad un tanga, subito la sua espressione si fece maliziosa, sempre il solito “questi, ma..”
“Zayn! Togliti subito questo sorrisetto dalla faccia!” Lo sgridai e gli tirai uno schiaffo sulla mano, facendogli lasciare il tanga.
Ridacchiò. “Però è vero che siamo qui per questi eh”
Alzai gli occhi al cielo. “Smettila, ci stanno guardando tutte.” Sussurrai.
“Oooh stai tranquilla, non guardano te, guardano me, modestamente, non se ne vedono molti di fighi come me in negozi del genere.” Disse con tono vanitoso.
Lo guardai alzando un sopracciglio e squadrandolo. “Pf stai zitto coglione che non sei altro, piuttosto, aiutami a scegliere qualcosa, visto che in parte la scelta vale anche per te.” Mi avviai davanti ad un espositore di reggiseni, con l’abbinamento alle brasiliane.
“Ma io sinceramente ti ci terrei anche senza, però come vuoi tu.” Ridacchiò arrivandomi affianco.
Lo guardai male, almeno mantenesse un tono come il mio, basso. No! Doveva quasi strillare. “Intanto parla più piano, e poi smettila con sti discorsi.”
“Quali discorsi?” prese un reggiseno di pizzo nero con la brasiliana abbinata “con questo ti ci vedo benissimo, o meglio, ti ci scoperei benissimo.” Oh bene, gli era già partito l’ormone.
Sempre con quel tono, vidi una signora che ci passava vicino fare una smorfia in disapprovazione. “Taci e scegline un altro, il terzo lo scelgo io.” Lo guardai aspettando la sua scelta.
Scrutò bene tutti gli abbinamenti e ne prese uno rosso, ti pareva, tutti colori ‘erotici’. “Questo penso sia molto arrapante su di te.” altra smorfia della signora a fianco, e questa volta lui la notò “salve signora” si voltò verso di lei, e la donna lo guardò strano “questa è la mia ragazza, e me la sbatto tutti i giorni per almeno due ore di seguito senza fermarci, ho notato le sue espressioni, e sinceramente, signora, una bella scopata se la dovrebbe fare anche lei, non vede com’è nervosa?! Eddai, si scelga un bel tanga, tipo ste robe che mette la mia ragazza, e vada a farsi una bella trombata su, le farà bene, si fidi.” Sbarrai gli occhi a bocca aperta.
La signora lo guardò scioccata e se ne andò parlottando qualcosa come: “Ma l’educazione non esiste più?!”
Respirai profondamente e lo tirai dietro i camerini. “Sei forse impazzito?!” Lo sgridai, ma mantenendo il tono basso.
Rise. “Stavo solo dicendo che non sono affari suoi se mi piacerebbe vederti nuda, che si facciano i cazzi loro.”
“Sei un cretino, sei tu che non ti sei fatto i cazzi tuoi.”
“Non sono io che ho praticamente giudicato una persona che non conosco, io le ho semplicemente detto che era nervosa e aveva bisogno di sesso anche lei.”
“Okay, smettila, taci, se non vuoi trovarti la mia mano stampata in volto.” Cercai di calmarmi.
“Amore, scherzavo, tanto non la rivedremo più a quella, dai, ridi, è stato divertente infondo, hai visto che faccia ha fatto?” Non riuscì a trattenere le risate.
E neanche io, scoppiai a ridere. “Rimani lo stesso un cretino, e ora fammi provare questa roba.”
“Non volevi anche il terzo?”
“Non fa niente, me ne bastano due.”
“Sicura?”
“Si.” Entrai in camerino e iniziai a spogliarmi.
“Adesso cos’è che hai addosso?” Mi chiese da fuori.
“Perché ti interessa?” Mi tolsi i jeans.
“Così, curiosità.”
“Uhm..ho quello bianco, dell’altra sera.”
“Oh bene, anche se non mi ricordo, sai, non facevo caso a cosa avevi addosso.” Ridacchiò ancora una volta.
Mi sganciai il reggiseno non rispondendo.
“Hai fatto?”
“Dammi un secondo cavolo!” Mi misi l’altro.
“Uno.” Aprì un po’ la tendina mettendo la testa dentro, mi squadrò e si leccò le labbra.
“Non ti ho detto di prendere alla lettera, non ho messo neanche il pezzo di sotto.” Lo guardai male. Altro che leccarsi le labbra.
“Oh ma a me vai bene lo stesso.” Entrò dentro il camerino e si accertò che la tenda fosse chiusa per bene.
“Che stai facendo!? Esci, non possiamo starci in due!” Sussurrai e provai a spingerlo fuori, ma niente.
“Shh non devono sentirci.” Mi fece aderire al muro e si avvicinò a me guardandomi dall’alto.
Ero stranita dai suoi comportamenti, abbassai lo sguardo un secondo e notai la sua erezione, come diamine aveva fatto ad eccitarsi?! Deglutii e riportai lo sguardo sul suo.
“Lo hai notato eh? Sai, mi fa male..” Sussurrò roco, mi sganciò il reggiseno e lo fece cadere a terra, bene, stava riuscendo ad eccitare anche me.
“C-che vorresti fare?” Mi morsi il labbro.
“Arrivaci da sola.” Si sganciò i jeans e li fece cadere fino ai suoi piedi.
“M-ma c-ci sentiranno..” Deglutii di nuovo, avevo la gola secca, ero eccitata dall’idea, mi piaceva da impazzire.
“Non se staremo zitti.” Mi abbassò gli slip guardandomi negli occhi, quello sguardo.
Mi morsi forte il labbro, come facevo a stare zitta?!
“Tu non ti sei mai penetrato con il tuo pene, cazzo, è enorme, è come avere un bastone conficcato in culo, ti faccio un paragone probabile per te se continui a fare l’arrogante come prima con quella persona.” Esclamai mantenendo lo stesso tono basso.
“Ma dai, non rovinare questo momento.” Rise e mi tolse del tutto gli slip.
“Tu li rovini sempre, i momenti in generale!” Mi mise l’indice davanti alle labbra.
“Shh..zitta ora.” Sussurrò sempre con quel tono roco e si tolse velocemente i boxer, forse aveva paura che dicessi qualcos’altro che avrebbe rovinato del tutto il momento.
Rimasi in silenzio, e guardai di sfuggita la sua erezione. Dio! Era ancora più grande! Lo posso giurare!
Mi prese in collo e sussultai, mi morsi il labbro intrecciando le braccia al suo collo, e le gambe alla sua vita, guardandolo negli occhi. “Spero che faccia piano.” Pensavo ripetutamente.
“Non farò piano.” Informò prendendolo e sfiorandomi l’intimità con la punta.
“Oh benissimo, sei molto di sollievo.” Pensai mugolando e dischiudendo le labbra.
Entrò con forza sospirando profondamente sul mio petto.
Mi morsi il labbro con forza trattenendo un gemito.
Prese a baciarmi un seno e a spingere con forza, ma lentamente ed in profondità. Tirai indietro la testa, lo sentivo, benissimo, adoravo le spinte in quel modo, quando mi faceva sentire tutta la sua eccitazione. Mugolò forte continuando a spingere e succhiandomi forte il capezzolo. Gli strinsi forte i capelli e strinsi gli occhi gemendo.
“Z-zayn s-se ci sentono?” Chiesi con voce strozzata.
“Godi amore, non pensare.” Bella risposta. Piagnucolai quasi quando prese a spingere veloce sbattendomi varie volte contro il muro, ero già al culmine, com’era possibile?!
Gemette sul mio petto venendo pesantemente dentro di me, si poteva, ed io con lui, lasciai un gridolino e venni respirando irregolarmente.
“T-ti è piaciuto piccola?” Domandò respirando a fatica e uscendo piano.
Mugolai e ripresi fiato. “S-si dio, lo rifarei di nuovo..”
Fece un sorrisino e mi rimise giù. “Vestiti, ti compro le cose e ce ne andiamo.”
Mr lunatico.
Sbuffai e mi rivestii insieme a lui.
“Che c’è?” Mi guardò aspettando che finissi di mettermi i pantaloni.
“Niente.” C’era che era stata una fottutissima sveltina senza amore, ma forse ero io che mi facevo troppe seghe mentali.
“Mm va bene, andiamo.” Mi prese per mano e prese i ‘completi’, mi portò fuori e si diresse velocemente alla cassa.
Lo seguii in silenzio. “Stasera abbiamo la festa a casa di Jade, ricordi?” Cambiai discorso per non pensare a quanto successo.
“Si, ricordo, a che ora dobbiamo essere lì?” Mi portò fuori dal negozio e ci rintanammo in auto.
“Per le nove e mezza, inizia piuttosto tardi, ah e, Judy mi ha detto che ci sarà anche Louis.” Lo guardai curiosa della sua reazione.
“Oh bene, vedi di non farti abbindolare come l’ultima volta.” Mise in moto.
“Non preoccuparti..” Infondo io però ero un po’ preoccupata, non attiravo bella gente alle feste, e conoscendolo non avrebbe di certo preso bene un’altra cazzata da parte mia.
“Stai attenta.” Ringhiò piano.
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Revival
Fanfiction*tratto dal testo* Non c’era altro da fare, se non farsene una ragione, io la amavo, così tanto da perdere la testa, ed era una cosa che senza di lei, col tempo, sarebbe successa, ne ero certo, droga, alcool, emarginazione, o di nuovo puttane, quell...