Capitolo 11

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Giovedì.

07.24

Mi alzai e afferrai la borsa, dovevo correre a lavoro, baciai piano Brooklyn in fronte e uscii di stanza, Zayn stava ancora dormendo, così decisi di non svegliarlo, glielo avrebbero detto i medici di lei.

11.11                                                                                  

Zayn’s pov:

Di solito a quell’ora si esprimono i desideri, ed il mio fu che lei tornasse da me, a parlarmi, a guardarmi.

Sua madre doveva venire, ma poi aveva chiamato dicendo che sarebbe venuta il pomeriggio presto, andai in stanza, e niente, Brooklyn ancora con gli occhi chiusi, immobile.

Mi andai a sedere vicino a lei, al solito, e le presi la mano.

“Beh probabilmente non si sveglierà più, devo dirle quello che provo, ora o mai più.” Pensavo ripetutamente.

Le baciai il dorso della mano e feci un respiro profondo. “Io..beh..io credo che noi due siamo come il sole e la luna..diversi, ma essenziali l’uno per l’altra, io credo che tu sia il sole, perché illumini tutto ciò che ti è intorno, mentre io, beh, io sono la luna, perché porto il buio ovunque passo, il principe nero, ti ricordi? Si, sono io, sono nero, e tu, sei la principessa che brilla di luce propria, un altro tipo di favola, l’angelo che si innamora del diavolo, e viceversa, già, ti amo Brooklyn, ti amo da morire, che se poi non ti svegli più davvero, succede qualcosa di brutto anche a me, non chiedo molto, solo di rivedere i tuoi occhi, per l’ultima volta, di poterti dire che ti amo, e sentirmelo dire, per la prima ed ultima volta, ma credo sia ormai impossibile, quindi, te lo dico così, ti amo, ti amo davvero, e credevo di non saperlo fare, non sapevo neanche cosa volesse dire, ma forse è stata questa tragedia a farmelo capire, a farmi capire che senza di te, inutile dirlo, le giornate sono apatiche, che preferisco sapere che non mi parli, ma ci sei, piuttosto che sapere che sei..lassù..e non più qui..sto pregando da tre giorni ormai, e sto già perdendo le speranze, che idiota, io ti amo, non dovrei perderle mai, e invece..non so neanche quante minchiate sto sparando, davvero..io..”

“Z-zayn..?” M’interruppi subito e sgranai gli occhi.

“Tu..sei viva..? Non sto sognando..?” La guardai.

“Che diavolo hai sparato?” Rise piano, mentre mi guardava con gli occhi da sonno.

“Ehm..” mi grattai la nuca imbarazzato “hai sentito proprio tutto..?”

“Beh si..luna..sole..principi e principesse..ma non è questo che mi ha stranito..”

“Ah..e..e cosa..?” Avevo una voglia matta solo di baciarla.

“Ti amo.” Pronunciò secca.

“Oh..non credevi che l’avrei mai detto, vero?” La guardai attento, mentre nel frattempo mi si riempivano gli occhi di lacrime, non perché avesse sentito, anzi, ma perché sentivo di nuovo la sua voce, vedevo i suoi occhi..

“Già..non piangere piccolo..” Accennò un sorriso.

“Sinceramente non ci credevo neanch’io..si, scusa..” Strinsi gli occhi facendo scendere le lacrime.

Continuò a ridere piano. “Mi fai tenerezza..sei stato qui tutti questi giorni, i fiori..grazie, sono bellissimi..” Sussurrò guardandoli.

“T-tu come fai a saperlo?” Chiesi stranito asciugandomi il viso, e fissandola.

“Mi sono risvegliata ieri sera..me lo ha detto Ireland..e comunque..Zayn..”

“S-si?” Deglutii in attesa.

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