capitolo 4

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“Facciamo una doccia?” Mi chiese sempre poggiato al mio petto, e facendo dei cerchi immaginari sul mio stomaco.

“Va bene.” Sorrisi.

Uscì da dentro di me, e sospirammo all’unisono. Si alzò e mi tese la mano, la presi e mi tirai in piedi.

“Senti, quindi tu..” Accennai pensierosa.

“Io cosa?” Mi guardò stranito.

“Potrai farti altre ragazze?” Chiesi quasi triste.

“No, non voglio e non lo farò, e non dovrai farlo neanche tu.”

“Io non ho una fila immensa di ‘spasimanti’, se così le possiamo chiamare.”

“Non importa. Loro non mi avranno, adesso che sono tuo.”

Adesso che sono tuo. Cosa?!

“Mio?”

“Si, sono tuo, solo tuo, se vuoi.”

Certo che voglio!

“Ehm..si..e io, quindi, sono tua?”

“Si, solo ed unicamente mia.”

“Ma non stiamo insieme..” Abbassai la voce, per non farmi sentire.

“Non dobbiamo per forza essere fidanzati, infondo, io non provo niente per te, se tu trovi uno che ti attira anche emotivamente, beh, devi dirmelo, e io mi troverò qualcun’altra da..ehm..scopare.”

Maledetta me. Guarda con chi sono andata a perderla. Fanculo. Che cosa mi significa io non provo nulla per te? O se trovi uno che ti attira anche emotivamente? Cosa? Ah giusto.. Il nostro scopo è il piacere.., proprio così, solo ed unicamente, il piacere.

Volevo solo chiudermi in una stanza e piangere, mi sono fidata troppo presto, e no, non sono stata più intelligente di mia sorella. Il fatto è che neanch’io provavo niente per lui, e quel mucchio di emozioni che mi travolsero appena disse quella frase non me lo spiegavo.

“Capito, sono tua a letto..” Pensai ad alta voce.

“Che hai?” Mi fece perdere dai miei pensieri.

“N-nulla..posso fare la doccia da sola?”

“Ti vergogni di me?” Sorrise.

“Voglio semplicemente stare da sola, ti dispiace?” Il mio tono risultò più irritato di quanto volessi.

“No, tranquilla..” Rispose stranito.

“Dov’è il bagno?”

Mi spiegò dove si trovava e mi diressi dentro, senza chiudere a chiave, entrai in doccia, aprii l’acqua ed iniziai a piangere. Non so perché, non ero innamorata di lui, quello era certo.

Passarono circa venti minuti, ed io ero seduta a terra, sul pavimento bagnato della doccia, con la testa tra le mani e ancora in lacrime.

“Brooklyn..” Alzai lo sguardo e vidi Zayn entrare in doccia, mi tirò su e mi abbracciò forte.

“S-scusa i-io non volevo..” Singhiozzai tra le sue braccia.

“Che succede?” Mi fece uscire, mi avvolse nell’asciugamano e mi riportò in camera.

Mi sedetti sul letto, lui si mise di fianco a me e mi mise un braccio intorno alle spalle facendomi poggiare la testa nell’incavo del suo collo.

“I-io..credo di aver sbagliato..non dovevo perderla con te, non c’era amore..” Balbettai.

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