Chapter 3

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~ controllati ~

Erano passate circa quattro settimane da quando Hinata era stato morso da Carlos e ancora doveva abituarsi ad essere un lupo.
"Allora. Oggi dobbiamo- sì Hinata?" Si fermò il professore di inglese.
"Oggi devo uscire prima! Ho anche il permesso" rispose il rosso.
Il professore annuì iniziando la lezione.

Uscendo un'ora prima per una vera visita medica che un'ora dopo era già finita, Hinata decise di andare a trovare Keza e Carlos nel bosco.
Scrisse alla ragazza per cellulare dicendole che sarebbe arrivato da lì a poco.
Uscì di casa e prese la sua bici scendendo dalla stradina.
Una volta arrivato davanti al bosco entrò stando sul sentiero sterrato, vedendo poi i due fratelli.
"Hey Keza e Carlos!" Lei salutò con un cenno del capo.
"Buon pomeriggio Hinata!!" Disse invece  allegramente il più piccolo, ricevendo una carezza sui capelli.
Nonostante lo avesse trasformato in un lupo, aveva imparato a volergli bene.
"Ti va di imparare una cosa nuova oggi?" Chiese lei dopo aver parlato un po' delle cose successe negli scorsi due/tre giorni.
Il rosso annuì energicamente alla domanda della mora.
"Che mi insegnate di bello??" Chiese emozionato più che mai.

"A fare questo." Disse solamente prima di trasformarsi in una stupenda lupa dal manto marrone con occhi verdi.
Le lunghe zampe sottili non emettevano molto rumore mentre si avvicinava di più al fratello prendendolo dalla maglietta tirandolo giù  dal sasso dove di era seduto.
"Forsha... anche tu Carlosh" disse con ancora l'indumento del minore in bocca.
Lo lasciò poi, inumidendosi successivamente le labbra leccandosele.
Anche il fratello fece lo stesso, diventando un lupo più piccolo dal pelo nero.
Il rosso guardava i due con gli occhi sgranati dalla sorpresa e dalla bellezza.

'Concentrati' disse per via telepatica la lupa.
"Non so proprio da dove iniziare Keza!! Dammi almeno un indizio!!" la lupa sbuffò.
'Prova a concentrarti sul fatto di voler essere un lupo!!' Comunicò Carlos.
Lui ci provò, ma per i seguenti dieci minuti non riuscì.
"Basta ci rinuncio." Disse affranto, ricevendo un morsetto sulla mano dal più piccolo dei fratelli.
'Non rinunciare!! Io la prima volta vi ho messo metà giornata!!' Disse Carlos.

Shoyo annusò poi l'aria. 'Sbaglio o questo odore è familiare?' Pensò girandosi.
'Concentrati Hinata. Non perdere tempo.' Gli ordinò lei.
"Ferma un attimo Keza... questo odore mi è-" un urlo bloccò le sue parole.
"YACHI!"Urlò preoccupato sfrecciando verso la foresta.

Nemmeno si accorse di essersi trasformato in un bellissimo ed elegante lupo dal manto Arancione con occhi gialli.
Sentì poi altri passo rapido dietro di lui.
I due fratelli lo stavano seguendo con uno sguardo orgoglioso sul volto. 
'Non ti sei accorto?!' Chiese felice Carlos.
Hinata guardò i suoi piedi -o in questo caso zampe- non credendo nemmeno lui a ciò che stava vedendo.
'Sono un lupo?!!' Si disse retoricamente ricevendo un mugolio di felicità da parte dei due.

Arrivarono poi nel luogo dove avevano percepito l'urlo di Yachi.
'Yachi!!' Urlarono tutti e tre cercando la ragazza.
"Hinata! Carlos! Keza! Qui sopra!!" Guardarono sopra le loro teste trovando la ragazza appesa ad un albero con la coda da lupo impigliata nei rami.
'Ci penso io!' Disse il più piccolo salendo rapidamente e snodando la coda della ragazza.
La bionda cacciò un urletto per il terrore della caduta.
Non toccò il suolo, ma bensì la schiena di Hinata.
"Wooooow!!! Hinata il tuo pelo è morbidissimo! Starei ad accarezzarlo tutto il giorno!" Disse felice continuando a toccare il manto dell'alpha.
Quest'ultimo era però concentrato su un'altra cosa.
La testa era voltata verso un lato particolare, da dove si sentirono provenire dei passi.

Nel frattempo, sulla strada che porta verso casa di Daichi, egli e Sugawara stavano parlando allegramente.
"E quindi come ti stavo dicendo- hey ma perché ti sei fermato?" Disse il grigio.
Il moro non rispose, continuando a fissare un punto preciso del fitto bosco a lato della strada.
"Daichiiiiiii???? Ma si può sapere che ti prende?" Richiamò Suga.
In tutta risposta ricevente un segno che indicava di stare in silenzio.
"Ho sentito qualcosa" il grigio di fece più interessato, affiancando il capitano e osservando un punto.
Si sentirono delle foglie muoversi e un ringhio provenire dalla parte buia.

"H-Hinata dove stai andando?" Chiese la bionda titubante.
Il lupo arancione non le diede ascolto, proseguendo per la sua strada.
'Hinata? Che ti prende?' Provò a chiedere Carlos a sua volta.
Anche lui fu ignorato.
"Keza ti prego! Fa qualcosa!!" Chiese la ragazza.
Keza corse davanti al rosso, notando gli occhi rossi.
'Sapevo sarebbe successo' pensò. I suoi occhi poi si schiarirono un poco
'HINATA! non lasciare che la rabbia prenda il controllo!!' Gli urlò.
Un ringhio fuoriuscì dal muso del rosso il quale si mise in posizione d'attacco, pronto a saltare addosso alla mora.
"Hinata datti una calmata!! Rischi di uccidere Keza!" Urlò Yachi cercando di arrivare al lupo.
Venne però tenuta indietro da Carlos.
'Non avvicinarti Yachi! Hinata è fuori controllo a causa della prima trasformazione... è molto comune negli alpha, soprattutto maschi. Cercare di farlo ragionare sarebbe inutile!' Le comunicò.
La bionda si allarmò.
"Come facciamo a farlo tornare normale allora!" Il più piccolo le disse solo di tenere lo sguardo fisso su sua sorella.

'Hinata... prima di saltarmi addosso pensa a quello che stai per fare.
Se mi fai del male poi te ne pentirai.
Controllati.'
Disse Keza mentre i suoi occhi diventarono verdi parlando ad Hinata.
Anche quelli del lupo rosso tornarono al loro colore originale.
'Ragazzi...' disse.
"Hinata!!!! Sei tornato in te!" Urlò felice la bionda abbracciando il collo del lupo.
Una volta lasciato, il ragazzo si scrollò e si ritrasformò in umano, così come i due fratelli.

La mora si voltò nella direzione dove puntava prima Hinata.
"Hinata. Eri fuori controllo e questo è vero. Però credo tu abbia visto o sentito qualcosa da quella parte. Ora la sento pure io.
È stata quella presenza a metterti rabbia giusto?" Il ragazzo annuì.
"C'è stato qualcosa... sembrava quasi... una presenza malvagia.
Ho come sentito il bisogno di andare là ed intervenire. In più sentivo come se qualcuno fosse in pericolo. Non so spiegartelo molto bene." Disse sospirando.
La mora annuì comprensiva.
"Facciamo così. Andate a casa, io e Carlos perlustriamo il bosco in cerca di qualcosa. Se troviamo qualcosa vi scrivo, ok?" Yachi e Hinata annuirono, salutando i due uscendo dal bosco e prendendo due strade diverse tornando ognuno nella loro casa.

Il giorno dopo, arrivando a scuola, il rosso trovò Yachi completamente in panico e con le lacrime agli occhi.
Si avvicinò a lei calmandola.
"Che succede Yachi?! Sta calma!" Disse prendendola dalle spalle guardandola negli occhi.
"Si tratta di Suga e Daichi!!!" Il rosso strabuzzò gli occhi incitandola a continuare.
Lei gli ordinò di seguirlo, andando così dietro la scuola.
"Quando ieri hai sentito quella presenza... essa era dalla parte opposta da dove eravamo noi!! Stavi andando da quella cosa e... da Daichi e Suga... avresti potuto salvarti, ma ti abbiamo fermato!! È stata colpa mia, ho chiesto io a Keza di fare qualcosa per fermarti!!" strinse i pugni iniziando a piangere.
"Yachi non è stata colpa tua... ora dimmi, che è successo a Daichi e Suga?" La bionda non rispose.
Fu di nuovo chiamata da Hinata.
"Yachi ti prego." Chiese nuovamente.

"Sono stati aggrediti da un lupo." Quella frase fece nascere dentro Hinata una sensazione di rabbia -verso l'essere che aveva aggradito i suoi amici- e tristezza -per questi ultimi-.
I suoi occhi si fecero rosso sangue, mentre i suoi canini e unghie si allungarono e aguzzarono.

"Se trovo quel bastardo non fermarmi. Che la caccia abbia inizio."

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