Capitolo 17

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~ è finita... ~

"Tesoro... sei stato condizionato dalla mia morte. La quale non è mai avvenuta.
Ora... non posso fare nulla per salvarti. Potrei morderti e trasformarti in un vampiro se fossi umano, ma dato che hai scelto la strada della vendetta, hai scelto di farti mordere da un lupo, diventando così uno di essi.
La tua anima, pur essendo oscura, ha uno spiraglio di luce bianca.
Railgun... oppure dovrei chiamarti Drekisu... marito mio... sappi che ti ho sempre amato" disse una voce avvicinandosi a loro.

"Deneria... sei tu?" Disse il lupo nero alzando il capo con le lacrime agli occhi.
"Si" disse la donna dai capelli bianco latte osservando poi i due lupi giovani.
"Siete cresciuti moltissimo, Keza, Carlos..." disse per sorridere.

'Mamma...' sussurrò Carlos trasformandosi in umano, avvicinandosi alla donna e crollando tra le sue braccia.
"Figlio mio... che dolce sensazione poterti riabbracciare..." disse chiudendo gli occhi.
"Mamma... ma come è possibile..." disse scioccata la mora, inginocchiandosi.
"Oh, Keza... vieni qui per ora. A dopo le spiegazioni..." dissero accerchiando il lupo.

'ora sono felice... per davvero questa volta...' e detto ciò, Railgun, chiuse gli occhi, esalando l'ultimo suo respiro.

Tra i pianti di tristezza della madre e dei figli, si sentì anche un disperato e triste ululato.

"Hinata..." sussurrarono contemporaneamente i lupi da posizioni diverse.
"Ragazzi... quello è l'ululato di un lupo che non sa... che ciò che crede di aver perso in realtà non è perduto." Disse Deneria con un sorriso sincero.
I due figli guardarono la madre con occhi sgranati e speranzosi.
"Questo vuol dire che..."

Sdraiato su una rupe al chiaro della magica luna piena, Hinata contemplava quell'enorme sfera bianca che gli aveva conferito la forza di lottare.

Allora... perché la luna non gli dava la forza di contenere le lacrime?
Era così tanto difficile? E soprattutto... perché? Perché era così tanto difficile?!
Il lupo rosso decise quindi di lasciarsi andare, non curante di nessuno, nemmeno della luna e delle stelle che lo osservavano rammaricate.

Dopo le lacrime, seguì anche un ululato pieno di rancore, di rabbia verso se stesso, per non essere riuscito a proteggere chi voleva.
Per non essere riuscito a proteggere chi amava sul serio.

Passarono i minuti. Le lacrime erano cessate solo dopo un grande lasso di tempo.
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"Non lo sai che i mandarini non hanno la capacità di piangere? Cosa sei tu, un'eccezione?"

Al lato scuro del bosco si affacciò una figura.
'Non ci credo... non ci credo... non ci credo... NON CI CREDO!!' Urlò Hinata prima di alzarsi di scatto per poi correre verso la figura.
Quando però arrivò, la delusione lo pervase.
'Io ero... ero sicuro... lui è...' disse osservando intorno.

Una sensazione di calore sul fianco.
Ora sulla schiena.
E adesso lungo tutto il corpo, il collo e la testa.
Un odore indimenticabilmente familiare.
L'odore della persona che si ama.
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"Hey boke... ti sono mancato?"

Kageyama era completamente sdraiato sul dorso di Hinata, accarezzandolo cercando di calmare i suoi respiri agitati.

Le zampe di Hinata cedettero, facendo cadere anche il ragazzo sopra di lui.
"Hey!! Ma sei scemo?!" Urlò andando davanti al lupo.
Non fece in tempo a capire cosa stava succedendo, che Hinata gli saltò addosso trasformandosi in umano.
"Tu prendimi in giro in una situazione del genere un'altra volta e giuro che ti sbrano. Ci siamo capiti?!" Delle risate provennero dal corvino.
"Intesi piccoletto... intesi..." disse accarezzando i morbidi capelli e la schiena di lui.

Una volta tolto da sopra, Hinata -ritrasformatosi- si diresse verso la rupe dove era prima, facendo cenno a Kageyama di unirsi.
Il ragazzo si avvicinò sedendosi.
"E questa forma?" Disse accarezzando i tratti bianchi sul pelo arancione.
'A quanto pare ho capito di essere un alpha dei cieli... sono la reincarnazione di okamitsuki, una delle costellazioni più potenti. Alcuni dei suoi poteri mi sono stati conferiti durante la notte della trasformazione.' Spiegò osservando le stelle.
"Sei molto più figo così. Solo per dire." Disse appoggiandosi alla spalla del lupo.
'Modestamente...' disse lui poggiando il muso sulla testa di Kageyama.

'Come sei sopravvissuto?' Chiese.
Nessun rumore provenne dal ragazzo.
Hinata sporse un po' il collo osservando il corvino dormiente.
'Va bene... per adesso ti lascio stare.' Pensò poi leccando il viso dell'alzatore.

Il mattino seguente, quando si svegliò, Kageyama si ritrovò sul suo letto sotto le coperte azzurre.
'Ma come ci sono finito qui... Shoyo!!' Pensò preoccupato poi per l'altro.
"Sta tranquillo... sono qui di fianco a te. Ben svegliato Kageyama!" Disse una voce accanto a lui.
Kageyama spostò lo sguardo trovando Hinata con occhi gialli a fissarlo.

"Stai bene?!" Chiese preoccupato alzando la voce.
"Tobio, se stavo bene ieri sera figurati stamattina... però capisco la tua preoccupazione. In ogni caso sì, sto bene." Disse sorridendo il rosso.

"hey Shoyo..." iniziò Kageyama mentre faceva merenda assieme al rosso nel tardo pomeriggio.
"alla fine... Railgun..." disse non riuscendo a finire la frase per paura di ferire l'amico.
Hinata fece una pausa, poi scosse la testa.
"Capisco..." disse solamente il corvino prima di alzarsi dalla sedia e scompigliare i capelli al rosso.
Alzando la testa, Hinata trovò l'altro a sorridergli dolcemente.
Di impulso lo abbracciò.
"Tranquillo, ora è tutto a posto. Hai già parlato con i tuoi?" Chiese.
Hinata scosse la testa. 

"Hey... che c'è che non va? Di solito sei sempre energico e corri da ogni parte" chiese Kageyama accarezzando la schiena del più basso.
Ci fu silenzio. Poi Hinata si decise a parlare.
"Ho ucciso sei persone, Tobio. Sei persone. Anche se erano dei lupi... erano comunque persone!!!" Urlò soffocando le grida dentro alla maglia del corvino, il quale sospirò conoscendo la situazione del rosso.
"Sono un-"

"Smettila di dire quella parola Shoyo.  Sapevano che sarebbe andata a finire così. Sbaglio?" Spiegò Kageyama.
Hinata non si mosse.
"Però!!-" iniziò non trovando altre parole.
"Era legittima autodifesa... Se inoltre consideriamo che Railgun aveva una certa età, tu hai solamente dato il colpo finale. Ora però ascoltami bene... non li hai uccisi tu, ma Okamitsuki, lo spirito della costellazione del lupo assassino che è dentro di te." Spiegò l'altro.
"Come sai chi era Lui?" Chiese confuso Hinata guardando Kageyama negli occhi.

"Mi sono deciso a leggere un libro questa mattina." Disse alzando le spalle.
Hinata rise.
"Oddio hai la febbre per caso?! Non ti capita mai!" Scherzò.
"B-BOKE!! Non è vero!!!" Urlò Kageyama.

Dopo un po' a ridere, i due si fermarono.

"Hey Tobio..." chiamò Hinata.
"Mhh?" Rispose Kageyama.

"È... finita?" Chiese il rosso.

"È finita..."

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