~ mostro ~
Quella stessa sera, Hinata riprese conoscenza pochi minuti dopo aver ucciso i cinque lupi.
Si ritrasformò in umano solo quando i suoi occhi tornarono al loro colore nocciola originale.
"C-che cosa... cosa ho appena fatto..." disse mentre piccole lacrime si formarono agli angoli dei suoi occhi.
"I-io..." non riuscì a finire nessuna frase, che il buio della stanchezza lo inglobò tra le sue potenti e oscure braccia.Quando Hinata si risvegliò, si ritrovò steso.
Questa volta non per terra però.
Si guardò intorno una volta aperti gli occhi, trovando le pareti bianche e alla sua destra il macchinario di monitoraggio e una finestra aperta che lasciava sentire a chi era all'interno della stanza il cinguettio degli uccelli.
Posò lo sguardo a sinistra.
Una ragazza mora, era accasciata sul letto dormiente, mentre un altro bambino più piccolo dai capelli neri era appoggiato alla sua spalla.
"Keza... Carlos..." riuscì a dire mentre la porta si aprì, rivelando la figura di Yachi.
Era cambiata dal giorno prima... aveva i capelli più lunghi ed era più alta.
'Come è possibile che Yachi si alzi e le crescano i capelli in un solo giorno?' Pensò il rosso.
La bionda era ancora immobile di fronte alla porta. Pian piano, credendo di essere vittima di un allucinazione, si avvicinò.
"Y-Yachi... cosa..." la ragazza aveva le lacrime agli occhi."H-Hinata... ti sei... ti sei svegliato... finalmente!"
Il rosso fece una faccia abbastanza confusa.
"Che intendi dire?" Chiese.
La bionda si asciugò le lacrime, avvicinandosi di più portando con sé una sedia che affiancò al letto.
Si sedette sospirando."Hinata... s-sono due mesi che sei in coma..."
Kageyama in palestra, non se la passava meglio. Soprattutto da quando aveva sentito la notizia di Hinata.
Le alzate che faceva erano pessime, tanto da essere stato sostituito più volte da Suga, il quale -insieme a Daichi- era stato dimesso dall'ospedale qualche giorno dopo la lotta di Hinata.
I dottori avevano detto che potevano tornare a partecipare agli allenamenti, a patto di non sforzarsi troppo."KAGEYAMA!!" Urlò il coach Ukai dopo l'ennesima alzata bassa.
Kageyama piegò la schiena, mise le mani sulle sue ginocchia e guardò il pavimento respirando profondamente.
"Kageyama Tobio!! Si può sapere dove hai la testa?! Oggi le stai sbagliando in continuazione!! Non puoi continuare così! Domani abbiamo un'amichevole e se non sei in forma come facciamo?! Sai che Sugawara non può sforzarsi più di tanto, quindi-" fu fermato dalla porta che si aprì."L'amichevole è stata annullata." Disse il professor Takeda entrando.
I ragazzi lo guardarono increduli.
"Si ragazzi, è stata annullata perché è stata organizzata una gita scolastica e i titolari non saranno presenti per giocare.
Quindi hanno chiesto se era possibile annullarla e ho detto di sì. Scusate..."
Spiegò inchinandosi.
"Non importa, dopotutto ci siamo indeboliti parecchio..." disse Daichi sospirando.Kageyama aveva ascoltato metà delle parole dette dal professore.
"Bene io non ho altro da dire. Potete tornare ad allenarvi! Scusate per l'interruzione!!" Disse andando a parlare con Shimizu in panchina.
"Bene ragazzi continuiamo!!" Urlò Ukai.La situazione non migliorò. Kageyama era sempre immerso nei suoi pensieri, le alzate erano sempre sbagliate e Ukai non ne poteva più, proprio come il team.
Kageyama però se ne accorse e chiese lui stesso di essere sostituito.
Tutti erano increduli.
"Il famoso re del campo che chiede di essere sostituito? Stai male per caso?" Provocò Tsukishima.
La verità era che Kageyama stava male davvero.
Alzare agli altri non era come alzare a lui.
Doveva ammetterlo, Hinata gli mancava, e molto.
"Scusate... oggi non sono molto in forma-" venne però bloccato.
"Kageyama. Manca anche a noi e credimi se ti dico che so quello che provi. Ti senti triste, arrabbiato, ma soprattutto ti manca la vera persona a cui vorresti alzare di più, non è vero?" Le parole di Takeda smossero qualcosa dentro il corvino, il quale fece di tutto pur di non cedere davanti ai compagni.
"Hinata manca anche a noi, Kageyama. So che non posso chiederti di andare avanti e cercare di dimenticarlo, ma ormai... sono passati due mesi! Tu devi credere in un suo risveglio e vivere!!" Disse nuovamente il professore.
Notando il silenzio continuo di Kageyama, Daichi lo osservò e notò che il ragazzo stava per mettersi a piangere.
"Per oggi puoi andare, Kageyama. Suga prenderà il tuo posto." Disse Daichi girandosi e guardando il grigio come per cercare un cenno d'approvazione.
"Te la senti Suga?" Chiese poi per accertarsi delle condizioni dell'amico, il quale rispose positivamente.Kageyama cercò di ribattere, ma decise che stare un po' da solo forse era l'opzione migliore in quel momento.
Annuì solamente e salutò tutti, andando a cambiarsi per poi tornare a casa.
'Come faccio ad andare avanti quando Hinata è su un letto d'ospedale in coma!?'
Durante la strada per tornare alla sua abitazione però, cambiò direzione dirigendosi come ogni giorno a trovare Hinata in ospedale, nonostante sapesse che avrebbe raccontato degli eventi ad un corpo che non poteva proferire parola o conversare con lui.Nel frattempo nella stanza del rosso, Yachi era ancora incredula.
Il suono dei singhiozzi della bionda risvegliarono i due fratelli, che notando la postura di Hinata cambiata da sdraiata a seduta, si dirizzarono subito in piedi.
"STUPIDO!! COSA TI È SALTATO IN MENTE EH?!" Urlò Keza -con le lacrime agli occhi anche se non lo dimostrava- appena prese coscienza di quello che stava accadendo.
Carlos -notando gli sguardi che i vari infermieri fuori dalla stanza stavano lanciando a sua sorella- si affrettò ad alzarsi e a chiudere la porta dopo essersi inchinato per scusarsi.
"Keza. Calma." Le disse mettendole una mano sulla spalla."Hinata... ci hai fatto veramente preoccupare! Il giorno dopo, quando siamo tornati, ci hanno detto che eri in coma, ma che non sapevano quando ti saresti risvegliato..."
disse Yachi ripensando al giorno in cui lo avevano ritrovato.
Hinata fece una faccia allibita.
"Non ricordo molto dopo quella notte... spieghereste meglio?" Chiese. La bionda annuì iniziando a spiegare la storia.
"È successo quando Keza e Carlos ti hanno trovato in mezzo alla stradina che porta a casa tua.
Eri a terra, in forma umana, ricoperto di sangue e... attorno a te c'erano cinque lupi. Erano tutti... m-morti Hinata...
t-tu..." si fermò. Non voleva dire al rosso che li aveva uccisi lui, ma in qualche modo doveva.Hinata iniziò a delirare.
Rise nervoso iniziando a piangere.
"Io... sono un mostro..." disse mettendosi le mani nei capelli coprendosi il volto -ora pieno di lacrime- con le braccia.
Carlos e Yachi tentarono di dirgli il contrario, che lui non era un mostro, che quella era autodifesa o altre cose che Hinata aveva ormai smesso di ascoltare.
A fermare i due ci pensò Keza, la quale poggiò una mano sulle loro spalle, scuotendo la testa."Hinata, per quanto ti sia appena svegliato, penso tu abbia bisogno di rimanere un po' da solo. Ricorda solo che non sei quello che credi di essere, non sei un mostro, e soprattutto non sei solo, ma hai anche noi. Quando starai meglio, cercherò di spiegarti. Ci vediamo Hinata." Disse infine portando con sé i due, lasciando un pensoso Shoyo sul suo letto.
"I-io... non sarei un mostro quindi?! Cosa mi tocca sentire... sono un assassino. Un assassino..." si disse mentre altre copiose lacrime scesero lungo il suo viso.
A fermare i suoi ragionamenti, fu il rumore della porta prodotto da una persona che era arrivata da lì a poco."M-Ma che stai dicendo... i-io torno qui e dopo d-due mesi c-che sei in coma ti ritrovo a dire q-questo..." parlò sullo stipite della porta piangendo.
Hinata riconobbe immediatamente la voce. Quella voce.
Guardò, trovando niente meno che Kageyama."Tu non sai niente Kageyama. Smettila... e allontanati da me." Disse Hinata notando il corvino dirigersi verso di lui dopo aver chiuso la porta.
Kageyama non diede ascolto alle parole del rosso.
"Ti ho detto di stare lontano." Ripeté.
Ancora nulla. Kageyama continuava ad avvicinarsi.
"KAGEYAMA STA LONT-" le calde braccia del corvino lo avvolsero completamente.
"Taci." Fu l'unica parola che uscì dalle labbra di Kageyama.
"K-Kageyama... ti prego... sta lontano da me..." implorò con le lacrime agli occhi."Sono stato lontano da te per due mesi, non intendo lasciarti più andare."
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Sei un lupo?!
FantasyPremessa: Gay couples! Don't like? Don't read! Dal testo: "Sei un... lupo?!" Disse lui scioccato da ciò che aveva davanti. "Un alpha per la precisione" disse fiero l'altro. Kagehina story!! FantasyAU! Questa storia vedrà i due protagonisti di Ha...