꧁𝖑𝖆 𝖒𝖎𝖆 𝖆𝖑𝖌𝖆 𝖉𝖎𝖘𝖔𝖗𝖎𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖆꧂

MARIMO (CAPITOLO UNO)

SANJI'S POV:
È passata un'altra giornata sulla Sunny.
Non riesco ancora a capacitarmi del fatto di trovarmi qui invece di essere al Baratie a servire e corteggiare giovani donne. Ormai sono su questa nave bizzarra da circa più di un paio d'anni ma niente, fortunatamente, è cambiato: forse saremo anche più forti o più esperti ma alla fine rimarremo le solite persone. È rimasto uguale l'amore che lega in maniera illusoria Nami e Nico Robin a me; la rivalità tra me e il Marimo; sfamare Luffy e sgridarlo insieme a Chopper e Usopp per i loro atti infantili; oppure Brook appostato sempre nello stesso punto della nave a suonare e cantare per allietare le nostre giornate e infine Franky nella stiva ad armeggiare chissà quali cose per la Sunny. 
In questo momento, io invece me ne sto qui in cucina ad approffitare di questo insolito momento di pace per stare tra i miei pensieri: purtroppo è da tempo che non lo faccio più a causa del baccano sulla nave o le molteplici avventure che tengono tutti molto occupati. Ma oltre a ciò non rimpiango mai il giorno in qui accettai di far parte della ciurma perchè sono felice qui e lo rimarrò per sempre esclusivamente in questo posto.

Dopo vari pensieri, mi accorgo che i minuti di silenzio si stanno trasformando a poco a poco in ore e questo mi fa allarmare ulteriormente. Così apro la porta della cucina per vedere che cosa stanno combinando quei pestiferi del capitano, Chopper e Usopp. Stranamente non li vedo giocare e gridare e così decido di andare a chiedere a Nami e Robin delle spiegazioni, ma neanche loro si fanno vedere. Sto cominciando a preoccuparmi, così mi viene in mente l'idea di chiamare al lumacofono Nami perchè era l'unica che teneva sempre con sé quell'aggeggio. Nessuna risposta. Zero assoluto.
A un certo punto sento un rumore proveniente dalla cabina di Nami, decido di aprirla e proprio lì vedo il lumacofono che squilla ma di lei non ce n'è traccia. E ora cosa faccio? Perchè tutti sono spariti? Mentre sto andando nel panico più assoluto sento un altro rumore proveniente, questa volta, dal bagno: decido di spalancare la porta e lì davanti a me c'è il Marimo che si sta lavando le mani con aria perplessa e infastidita alla mia irruzione.
Il mio sguardo da impanicato si trasforma in disgustato e deluso ma sempre comunque molto impaziente di chiedere dei chiarimenti. Fino a quando mi sale una certa rabbia pensando che il Marimo è nel bagno che usano sempre le ragazze ... insomma cosa ci fa qui?!

Ho promesso a me stesso che forse non è proprio il caso di fare polemiche del perchè sia in questo posto o meno ma benchè di chiedergli perchè sia l'unico "superstite" insieme a me in questa nave fantasma. Cerco di camuffare il mio fare burbero nei suoi confronti in maniera fallimentale e mentro sto per parlare, il Marimo mi precede con fare fastidioso: "cosa ci fai ancora qui?!".
Rifletto sulle sue parole; cosa vuol dire quell'ancora?? Stranamente questa frase mi fa terribilmente incazzare e così rispondo alle prime parole che mi vengono in mente: "in che senso ancora? casomai perchè tutti gli altri sono spariti?! e perchè sei nel bagno di Nami e Nico Robin?". Ecco la mia personale promessa spezzata nell'arco di meno di un minuto.
Lui inarca il sopracciglio e risponde furente:"sopracciglio a ricciolo ti conviene tenere i toni bassi con me". Non voglio ancora una volta litigare così metto da parte l'orgoglio per fermare una litigata che è già sul punto di nascere e mi allontano da lui. Se non è in grado di darmi spiegazioni farò da me, non ho certo bisogno di un ubriacone senza senso di orientamento: come minimo è stato capace di perdersi anche sulla nave e non avendo trovato dunque il bagno dei ragazzi ha tentato di cercare quello di Nami e Robin dato che la stanza dove fa i suoi allenamenti è vicina. Ecco perchè mi ha risposto in quel tono offeso.
Mettendo da parte il Marimo, mi accorgo che da lì a poco ci saremmo avvicinati a un'isola; così decido che era meglio fermarsi per un po' in quel posto per cercare delle piste nella speranza di trovare i nostri compagni.
TO BE CONTINUED