GRATITUDINE (CAPITOLO DIECI)

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SANJI'S POV:
Mi sveglio ancora una volta nell'infermeria, o almeno ne sono certo dall'odore inconfondibile che emana la stanza. Per quante volte ancora sarò costretto a ritrovarmi qui? È diventato un habitué finire nei casini o nel farmi quasi uccidere almeno una volta al giorno: dopo tutto questo è il concetto di normalità per la ciurma di Cappello di paglia.
In questo momento, l'ultimo ricordo che mi è rimasto in mente è Zoro che si allontana per cercare aiuto da Chopper; proprio sulla mia sinistra lo vedo addormentato, seduto su una sedia accanto al letto. Se penso a tutto quello che ha fatto per me ieri, è stato carino ... ANCHE SE LA DEVO SMETTERE CON QUESTI PENSIERI! Infondo me lo doveva, dato che gli ho salvato la vita nell'ultima avventura.
Mi alzo dal letto e noto la fascia attorno alla mia testa: rammento di aver preso proprio una bella botta.
Decido di non svegliare ancora il Marimo perché molto probabilmente avrà passato tutta la notte preoccupato per me: anche se siamo rivali, ci vogliamo bene alla fine, o almeno penso.
Così esco dalla stanza senza farmi sentire, e mi precipito in cucina a preparargli una "colazione di gratitudine".
Fortunatamente, ho tempo per prepararla al resto della ciurma e corro a svegliare tutti nelle stanze, tranne Zoro. Dopo svariati minuti di domande relative alla scorsa notte da parte dei miei compagni, riesco a sgaiattolare dalla cucina per recarmi nell'infermeria, con in mano un piatto contenente una deliziosa colazione americana. Apro la porta catapultandomi all'interno della stanza ma di Zoro non ce n'è traccia: accidenti ho fatto troppo tardi! Dove sarà andato? Subito dopo però, sento la porta richiudersi alle mie spalle con un leggero tonfo. Mi volto velocemente e lo vedo: "Mi hai fatto prendere uno spavento testa d'alga! Che ci facevi lì dietro alla porta? Comunque ho pensato di portarti una colazione speciale come segno di gratitudine per ieri. Grazie per avermi salvato, anche se spero che certi dettagli rimangano solo tra noi due". Aggiungo pensando ancora al momento imbarazzante accaduto la scorsa notte. Lui mi sorride soddisfatto e gongolante, scometto per aver sentito ringraziamenti verso di lui da parte mia e bla bla bla ... il solito montato.
Così gli consegno finalmente la colazione che sta rischiando di raffreddarsi, anche se dopo averla presa, Zoro la lascia in equilibrio su un letto lì vicino.
Prima che possa fare domande, me lo sento venire addosso, spingendomi con fare deciso verso un altro letto: OK, QUESTO È VERAMENTE STRANO! È LETTERALMENTE SOPRA DI ME. Questa posizione mi toglie sia il fiato sia le parole e non faccio altro che arrossire, ma che cazzo vuol fare?
Chi glielo dice che mi piacciono solo ed esclusivamente le ragazze ...
ZORO'S POV:
In questo momento, non so proprio che cosa mi sta frullando per la testa, ma quello che mi viene da fare lo faccio senza esitare; è come se fossi già consapevole di quello che sta per accadere e di come finirà. Il mio corpo si muove da solo e io non posso farci nulla, ne sono solo succube. Nel frattempo, sento puntarmi addosso gli occhi di Sanji che mi guardano imbarazzato: è come se mi chiedesse che cazzo sto facendo. Beh vorrei rispondergli ma non lo so neanche io e ormai siamo qui perciò andiamo avanti.

È decisamente la prima volta con un ragazzo e non so se sono pronto; mi sento una verginella che sta per fare sesso per la prima volta: deve essere una visione molto contorta la mia. Non sapendo che fare, decido di baciarlo e ciò non mi fa venire "ribrezzo": cazzo sono gay.
Mi faccio travolgere dal piacere e continuo in maniera passionale, anche se il cuoco è visibilmente spaventato o traumatizzato non lo so neanche io. Prima cercava in tutti i modi di bloccare l'accesso alla mia lingua e ora eccolo qui che si contorce dal piacere: che ragazzo coerente!
Ben presto capisco che voglio di più di qualche bacetto perché qualcosa si è "risvegliato" in me.
Lo bacio ancora con passione fino a scorrere nel corpo in direzioni sempre più basse: gli slaccio i pantaloni e arrivo con i denti a togliergli i boxer. Ciò ha fatto risvegliare qualcosa anche a Sanji che mi fa capire di star andando bene; potrei definirmi un esperto del sesso e devo ringraziare solo Robin per aver fatto pratica con lei.
O cazzo, mi ricordo solo adesso che la sto tradendo in questo preciso istante con questo biondino.
Si può sapere che cazzo mi succede? Sto pensando troppo e mi accorgo di aver lasciato in sospeso per qualche secondo il povero Sanji: sicuramente l'avrà preso come un attimo di insicurezza o sgomento da parte mia.

SANJI'S POV (questa parte, e non solo questa, prendetela con ironia):
Sto cercando di non urlare dallo shock che sto vivendo adesso. Sto avendo un'erezione per un ... maschio. Tutto ciò mi sta piacendo troppo e non va bene, non va per niente bene. Ma perché non va bene? Perché ... ecco, non lo so. La mia testa è un casino, da un momento all'altro esploderà e spero che tutto quanto finisca per non poterci più pensare, non è come se mi stesse violentando? CAZZO, IL MARIMO MI STA VIOLENTANDO ... devo chiamare gli altri per farmi aiutare, MA MI VEDREBBERO. O MIO DIO NO. Chiudo gli occhi, sono morto. Ok, ora va meglio. NO COSÌ NON VA PER NIENTE MEGLIO: RIAPRILI COGLIONE! Che cosa devo fare? Che cosa devo pensare? Non è normale, come l'intera ciurma direi, anche se questo batte tutta l'anormalità. O CAZZO, O CAZZO ... NON MI PIACE IL CAZZO, OPPURE SI.
Che pensieri del cazzo sto facendo? Spero che questa testa di muschio non legga nei miei pensieri o che nessuno li venga mai a scoprire perché potrei seppellirmi nell'arco di un minuto.
ZORO'S POV:
Non ce la faccio, non riesco proprio ad andare avanti. Perché mi sono messo in questa situazione?!
Scendo dal letto, riprendo i miei vestiti in maniera fulminea, mi fiondo verso la porta ed esco, lasciando il cuoco lì. Ho rovinato tutto, come ho potuto? Ho tradito Robin e non ho fatto manco del vero sesso: una delusione! Ora sono costretto anche a evitarlo e ho rovinato tutto.
Sono proprio un rifiuto umano cazzo, come se non bastasse il fatto di aver messo in pericolo la mia ciurma dall'ultimo avvenimento, e anche se tutto è successo inconsciamente, mi sembra comunque di non meritarmi di stare qui.
TO BE CONTINUED

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