PENSIERI STRANI (CAPITOLO SETTE)

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SANJI'S POV:
Finalmente è giunto il momento di tornare sulla Sunny insieme alla mia famiglia, la ciurma. Non perdo l'occasione di gironzolare attorno a Nami-chwan e Robin-swan, anche se loro si limitano a sorridermi debolmente senza proferire parola. Non mi arrendo e decido di proporre loro un bel pranzetto ma Nami mi risponde: "No grazie, dovresti pensare a riposarti. Oggi hai fatto un ottimo lavoro, mille grazie Sanji-kun". Non serve dire che dopo ciò ho avuto una delle mie solite emorragie di sangue dal naso. Ho tempo solo di veder accorrere il piccolo Chopper, che preoccupato, cerca di salvarmi dal non perdere i sensi. Fallisce e attorno a me si fa tutto buio.
SKIP:
Mi sveglio ancora frastornato, probabilmente avrò preso una botta in testa dalla caduta. I miei ricordi si fanno più nitidi al passo con la mia vista, che scorge alla sua destra la presenza di un altro letto, con un'altra persona stesa e malconcia. Pian piano capisco che è a tutti gli effetti il Marimo così mi alzo di scatto per andare a controllare meglio. Non dovevo farlo, ora la mia vista è offuscata e devo aspettare qualche secondo finchè torni alla normalità. Lo vedo finalmente dormire profondamente e, nell'arco di pochi secondi, mi vengono alcuni pensieri in mente totalmente bislacchi: "devo dire che è proprio bello quando dorme. Almeno il suo viso è sereno e perfetto, la sua solita aria strafottente viene a mancare trasformandosi in una completamente angelica, e poi con quelle candide labbra ..."
Ripenso a quello che ho detto tra me e me e dallo shock quasi non cado a terra, MA COSA CAZZO MI METTO A PENSARE? PERCHÈ MI SAREBBE DOVUTO VENIRE UN PENSIERO DEL GENERE?
Sento l'esigenza di scappare da questa situazione creata e di allontanarmi il più possibile: mi sento troppo in imbarazzo solo a vedere ancora una volta il suo volto ... perfetto. DIO, BASTA.
Cerco di fare il tragitto per arrivare alla porta dell'infermeria, quando dall'agitazione, vado a sbattere contro un carrello di medicinali lasciato in mezzo alla stanza da Chopper. Sto per maledire mezzo mondo ma cerco di tacere per non far svegliare quella testa di muschio che NON MI PIACE PER NIENTE. SIA CHIARO.
Mi volto verso di lui e lo vedo aprire gli occhi, ora sono nei casini: non ho proprio voglia di litigare.
"Che cos'è questo casino cuoco pervertito? Mh, è mai possibile che non si possa neanche dormire in santa pace?". Rispondo con tono irritato a causa della sua arroganza: "Scusa ma pensavo che il tuo russare avesse attutito il rumore del carrello, e poi non pensavo che riuscissi a svegliarti con la tua delicatezza del sonno di un rinoceronte".
"A essere sincero non credevo nemmeno che tu avessi la facoltà di pensare, sopracciglio a ricciolo".
Improvvisamente, sento dei rumori provenienti da dietro la porta dell'infermeria, così decido di spalancarla violentemente: vedo Luffy e Nami insieme che cercavano evidentemente di afferrare la maniglia. Chiedo cosa ci facessero lì dietro, e Nami è pronta a darmi subito delle spiegazioni: "Oh ecco Sanji-kun, avevamo paura che voi due vi sareste messi a litigare e attaccarvi reciprocamente non appena vi foste alzati, almeno vi tenevamo a bada per non causarvi troppe ferite più di quanto non ne abbiate già in corpo. Ce l'ha raccomandato Chopper che al momento non è sulla nave ma è andato con Usopp sull'isola a prendere delle erbe medicinali". È strano che sia Luffy sia Nami sembrano stiano nascondendo qualcosa; cerco di allentare la pressione creata: "Oh ma che carina che sei stata Nami-chwan. Comunque sia è ora di andare immediatamente a preparare una cenetta per festeggiare anche la fine di questa avventura un po' spiacevole".
In realtà è una patetica scusa per allontanarmi il più presto possibile da lì, e anche perchè solitamente, cucinare mi ha sempre distratto dai pensieri.
Purtroppo questa volta no, mi sto ancora chiedendo perchè avessi fatto quei pensieri su Zoro. È risaputo che quelli sono riservati solo alle ragazze, a me piacciono le R A G A Z Z E, e anche se per ipotesi azzardata mi piacessero i ragazzi, non "sceglierei" il Marimo. Ma che mi sta succedendo? Distrattamente mi accorgo di aver bruciato la carne che avevo messo in padella cinque minuti fa: in questo momento sembro veramente un dilettante che cucina per la prima volta nella sua vita. Adirato per lo spreco commesso, cerco di rifilarglielo a Luffy che riesce a mangiare anche i sassi tra poco.
Nel frattempo, Chopper e Usopp fanno ritorno precisamente all'ora di cena e tutti si mettono a tavola affamati e nostalgici della mia cucina. Li servo in maniera taciturna anche quando passo accanto per servire Nami e Robin. Ovviamente questo fa scatenare un campanello d'allarme ai miei compagni, così Franky mi chiede: "Sanji, che ti passa? Ti vedo strano e non hai l'aria da super che hai di solito, è successo per caso qualcosa amico?". Rispondo in maniera instintiva e disonesta: "Sì, va tutto bene". Allora Brook tutto euforico cerca di fare una delle sue solite battute: "Non credo ai miei occhi che Sanji sia così triste mentre cucina e serve le sue squisite pietanze, anche se gli occhi io non ce li ho yohoho". Per tutta risposta gli altri ribattono: "Brook, per favore, smettila con queste freddure".
Tutto a un tratto Zoro interrompe i miei pensieri bruscamente: "Oie cuoco da strapazzo, vai a prendermi del sakè". Rispondo con il suo stesso tono irritante: "Non sono il tuo cameriere, vattelo a pigliare da solo". "Tsk, non sei utile a niente ...".
"Che cosa hai detto? Ripetilo se hai il coraggio".
Fortunatamente mi ha proprio distratto dalla situazione che sto vivendo in questo momento nei suoi confronti e la litigata termina in partenza con un candido pugno mollato dalla "dolce" Nami.
"Smettetela voi due, vorrei desiderare un giorno qui sulla nave in cui non litighiate. Siete dei casi persi"
"Si ma fortunamente questo rapporto di rivalità ha salvato tutti quanti mi pare" ribatto in maniera offesa.
"Questo è perché voi due sembrate una coppia sposata che è in fase di divorzio, e per quanto vi duole ammetterlo, sotto sotto vi volete bene" risponde Usopp.
Arrossisco solo al pensiero mentre tutti si mettono a ridere e Zoro si scalda ancora di più.

Ora che ci penso è bello che la ciurma non faccia pesare a me o a Zoro tutte le conseguenze dell'ultima avventura, tutto sembra veramente come prima fino a quando ...

A un certo punto Nami si alza in piedi in maniera solenne come se volesse annunciare qualcosa: "Ho bisogno di alcuni attimi di silenzio e attenzione, non so se sarò in grado di spiegarvi in maniera comprensibile tutto quanto, sono parecchio agitata".
Dal suo sguardo capisco che è qualcosa di serio ma di cui si vergogna anche un po'.
COSA SARÀ MAI?
TO BE CONTINUED

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