RICERCHE (CAPITOLO QUINDICI)

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SANJI'S POV:
"Aspetta Luffy, ecco in realtà devo dirti una cosa". Lo vedo voltarsi in maniera titubante e un po' intimorito dalle mie prossime parole, non mi scoraggio e proseguo: "Non sono stato del tutto onesto con te e gli altri, l'unica persona che sa di questa faccenda è Nico Robin: però, prima di dirti oltre, ti prego di ragionare e di essere comprensivo nei miei confronti e quelli di Zoro". Mi fa un cenno per farmi capire di continuare: "Zoro non è sparito casualmente. Ok, lui si perde anche sulla nave ma è stata una cosa progettata. Capitano, non prenderla sul personale, è solo che l'ultima avventura l'ha parecchio scosso e poi ci sono state altre complicazioni: non fargliene una colpa. Era turbato in questi ultimi giorni, ma non voleva farsi aiutare o essere un peso per te. In questo momento sta combattendo con se stesso ed è per questo motivo che devi lasciagli del tempo e poi lui tornerà scusandosi; deve capire da solo tutto qui". Il silenzio cade per tutta la stanza in maniera terrificante, la sua faccia si mostra contrariata e arrabbiata ma si può dire che è ancora in sé: "Capire che cosa? Cosa sono queste complicazioni di cui parli? Perché non ce l'hai detto subito? Non ti fidi più della tua ciurma? Sanji, lui dov'è?". Lo sapevo, non dovevo dirglielo, tuttavia continuo a vuotare il sacco: "Semplicemente deve capire i suoi sentimenti reali, avevo paura che voi non avreste compreso e che successivamente vi saresti fiondati a riprendervelo: avreste poi peggiorato le cose. Io mi fido dei miei compagni solo che molte volte, soprattutto tu Luffy, agisci in maniera infantile e ti ci vuole un po' per arrivarci alle cose. Non voglio fartene una colpa ma sto solo dicendo la verità. Ciononostante, anche se sono al corrente della situazione di Zoro, non so realmente dove sia. Infatti in questo momento, potrebbe essere ovunque". "Ok che sono un vero e proprio stupido ma posso dirti con fermezza che non sei tu che decidi per Zoro. Non sei tu che decidi cosa è meglio per lui e cosa no, sa deciderlo da solo: potrebbe avere bisogno del nostro aiuto e tu l'hai lasciato andare, chissà dov'è adesso. I compagni non si abbandonano mai ma si aiutano a vicenda: Zoro è fortissimo ma non invincibile, oltretutto il suo senso di orientamento non è molto efficiente e potrebbe trovarsi veramente in difficoltà. A quel punto sarà anche colpa tua che l'hai lasciato andare e-". "Luffy, guarda che non è un bambino, se la caverà". Pronuncio queste parole in un sussurro, come se non volessi far trasparire la mia incertezza, e prima che mi rispondesse corro via diretto da Robin. Devo riferirglielo, questo mi distrarrà dai sensi di colpa che mi pervadono continuamente: no, sono sicuro di aver agito bene. Arrivo in biblioteca, certo di trovare Robin ma non scorgo più la sua inconfondibile chioma nera che affonda tra i libri; non posso chiedere a Nami per ovvi motivi così mi reco in infermeria per chiedere a Chopper. Proprio lì vedo Robin vicino alla renna dal naso blu, l'aria è carica di tensione ma non ne so il motivo: per qualche ragione l'archeologa è sconvolta da una possibile notizia e Chopper lo è anche di più. Mi viene spontaneo chiedere che cosa stia succedendo e lei esaudisce il mio desiderio di risposta: "Scusa Sanji, davvero scusami ... vado dritta al sodo, sono incinta". Non riesco a digerire le ultime parole dette dalla giovane ragazza, non ci posso credere. Rimango impietrito dalla notizia, non c'è nemmeno bisogno di chiedere di chi fosse xlx bambinx perché devo pur sempre ricordarmi che Zoro e Robin si frequentavano ed era possibile una cosa del genere. Non so che dire, rimango in uno stato di trance, anche perché qualsiasi parola detta in questo momento non avrebbe un vero senso logico. Non posso congratularmi e fare il finto, non posso arrabbiarmi perché non è colpa di Robin, non posso dire o fare nulla; così tento con l'ultima carta rimasta: "Mh e-ecco e tu che cosa vuoi fare?". Forse ho sbagliato tutto, è la domanda sbagliata tanto valeva fare una scenata di rabbia. Lei mi guarda stranita con quei suoi occhi azzurri profondi e intensi rispondendo: "Beh ... non so che fare ovviamente. Ha meno di un mese e potrei pensare di abortire sennonché Chopper mi ha appena riferito che potrei mettere a rischio anche la mia vita e non so se sono in grado di farcela. Non so se sono in grado di addossarmi un peso del genere perciò ho pensato di tenerlx, anche se è rischioso avere unx bambinx a bordo, soprattutto in questa nave: sono indecisa Sanji. Zoro è lontano ormai e non sappiamo se tornerà, tuttavia non voglio mettere a repentaglio la vostra storia: terrò xlx bambinx fuori da questa questione. Sanji sono una tua amica, ti aiuterò ma ora ti sto chiedendo di aiutare me a portarmi nella strada giusta ... che devo fare?". Sono proprio la persona più sbagliata a cui chiedere, è una situazione complicata ma mi viene in mente solo questo: "Robin cara, io penso che non c'è mai una strada giusta. Ogni strada di cui tu parli ha i suoi pro e i suoi contro, non puoi avere tutto: devi fare come ti senti, è una cosa che devi decidere tu perché è la tua vita. Pensa senza rimpianti e io ti sarò accanto come un bravo amico". OK, che mi salta in testa? Tutto a un tratto sono diventato un vecchio saggio? Ma per quanto sia incredibile, mi suonano come le parole corrette e idonee alla situazione. A questo punto, Chopper interviene curioso, è chiaro che non abbia capito pienamente i discorsi perché non sa della situazione: "Scusate, ma che vuol dire 'la vostra storia'?". Io e Robin ci guardiamo e poi ci mettiamo a ridere: non so perché ma dopo tanto tempo mi sento bene e libero, è bello avere un'amica. Dopo qualche minuto spieghiamo al dottore tutta la verità e ne rimane totalmente sbigottito, ma decide di aiutarci in questa faccenda sperando nel ritorno di Zoro. Caro Zoro, ti stiamo aspettando tutti ... dove sei? Quanto ci vorrà?
SKIP TIME (due giorni)
Robin ha preso la sua decisione ed è quella di tenere xlx bambinx: sono felice che abbia scelto ciò perché non avrei accettato tanto facilmente che rischiasse la vita, anche se per una sua scelta di diritto. Le starò sempre accanto a darle un supporto e devo ringraziare tutto quello che è successo in questi giorni per averci fatto avvicinare così tanto. Inoltre, l'abbiamo annunciato alla ciurma e tutti sono felici della notizia, soprattutto Nami perché sicuramente farà la zia della situazione. Si respira un'aria più tranquilla, infatti il rapporto è migliorato con la navigatrice: tuttavia di Zoro non ce n'è traccia e la sua assenza si fa sentire ora dopo ora. Abbiamo deciso di rimanere su quell'isola, aspettando anche per un mese, un eventuale ritorno da parte sua. Spero con tutte le mie forze che venga in mente di tornare qui a quella testa d'alga: decido di scendere dalla nave a prendere le provviste per il viaggio che si sarebbe presentato un po' più in là. In effetti, come aveva detto Nami un paio di giorni fa, lontano dalla costa c'è davvero una cittadina con negozi ideali a noi pirati o mercanti in viaggio. È l'isola giusta in cui approdare insomma! Rapidamente faccio spese dal fruttivendolo ed entro spedito in biblioteca per acquistare un libro che desiderava Robin. Dopo esser uscito, scorgo in lontananza un altro porto con moltissime imbarcazioni: potrebbe essere il posto nel quale Zoro si è allontanato. Anche se non dovrei, decido comunque di avvicinarmi e mi viene spontaneo chiedere a un vecchio venditore di imbarcazioni lì vicino: "Scusi, per caso ha visto un uomo alto con dei capelli verdi qua vicino?". L'uomo mi fissa per un istante e tentennando mi risponde: "Mh no mai visto, scusi ora devo andare". Sta mentendo, glielo si legge in faccia così lo prendo per il colletto: se non me lo dice con le buone allora proviamo con le cattive. "Senta, non so cosa gli abbia detto quella testa bacata ma io devo sapere dov'è: non voglio riportarlo sulla nave con la forza, voglio solo sapere se sta bene e vederlo". "Eh va bene, allora te lo dico: un paio di giorni fa mi venne a chiedere se avessi un'imbarcazione resistente, veloce ed economica. Me lo ricordo bene perché aveva un sacco di pretese ma alla fine mi era simpatico e decisi di aiutarlo. Gli consigliai la mia nave mercantile perché ormai sto andando in pensione e non me ne faccio nulla; mi ricordava me da giovane e così lo invitai a bere del sakè con me. Era una scusa perché sapevo che da un momento all'altro si sarebbe abbattuta una terribile tempesta e forse non ce l'avrebbe fatta. Bevve ben due bottiglie di sakè, pertanto ho capito che ne andava matto così gliene regalai altre sette o otto insieme a del cibo per il viaggio. Purtroppo non lo trattenni abbastanza perché voleva andarsene subito e la tempesta era appena incominciata: lo avvertii del pericolo ma non mi sentì affatto. Decise di salpare e lo vidi allontanarsi sempre di più finché non cadde un fulmine proprio sulla nave, mancava poco che affondasse. Per fortuna avevo delle barche disponibili e ho rischiato quasi di morire per salvare quell'incosciente: ora si trova a casa mia. Certo che è stato proprio sfortunato ma ha avuto un'unica fortuna: il fulmine ha colpito solamente la nave altrimenti ci restava secco. Starà ancora dormendo ma se vuoi ti ci accompagno. Ah quasi dimenticavo, mi ha raccontato alcune cose su di lui in questi giorni: ha detto che gli mancano i suoi compagni di ciurma e che è stato uno sciocco a scappare come un bambino viziato. Mi ha anche detto che è follemente innamorato di un ragazzo chiamato Sanji ma non ha il coraggio di ammetterlo a se stesso, sai alla fine parla sempre di te".
Si vede che non sa tenersi un cecio in bocca. Lascio perdere e mi viene spontaneo soffermarmi su una cosa che mi mette in completo imbarazzo: "Scusi vecchietto, come fa a sapere che sono io Sanji?". Mi guarda sorridendo e mi risponde: "È semplice, riconosco uno sguardo innamorato e preoccupato allo stesso tempo; e poi quel mattacchione ti ha descritto così alla perfezione che è difficile non riconoscerti. Ah quasi dimenticavo, MALEDUCATO NON SONO UN VECCHIO!!". Che tipo strano. Ma comunque sia sono così felice che se sorridessi di più mi salterebbe in aria la faccia: decido di non seguirlo e di aspettare speranzoso l'arrivo di Zoro. "Senti vecchio, tra due orette gli potresti dire solamente che hai avvistato una nave pirata con la bandiera con un teschio e sopra un cappello di paglia? Ho un piano, ti ringrazio ancora".
Mi allontano, corro così velocemente che ho l'impressione che anche il vento sia più lento di me: devo raccontare a tutti i miei compagni la verità, omettendo qualche cosina. Ho a disposizione due ore, posso farcela.
TO BE CONTINUED

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