35. L'infermeria

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Ferma, immobile al centro della scena. Ti chiedi cosa dovresti fare: inseguire Harry o aspettare? Il cuore sceglie prima della testa e in meno di un secondo stai correndo per tutti quei corridoi sperando di ritrovarlo.
Senti qualcuno ridere e poi un incantesimo senza perdono che viene lanciato.
La parola "crucio" esce proprio dalle labbra di Harry, ne sei certa.
Segui il suono della sua voce.
Quando ti ritrovi nella sala principale del Ministero dell Magia sfoderi la tua bacchetta, ma non c'è più nessuno contro cui combattere.
Harry è rimasto da solo. Disteso a terra.
Preoccupata gli corri in contro.

Tu:-Harry!

Ti inginocchi in parte a lui, cercando di riscuoterlo.
Lo chiami per nome, più e più volte.
Dopo qualche altro tentativo alza la testa di scatto.
I suoi occhi verdi smeraldo hanno lasciato il posto ad occhi privi di vita.

Ha:-Non ti avvicinare.

Non é la voce di Harry ad uscire. È una voce fredda, mai sentita, e impregnata di cattiveria.
Sei sicura che quello che hai davanti non sia Harry, o almeno, non quello vero, ma non vuoi lasciarlo.
Ti arrischi ad allungare una mano per accarezzare i capelli neri spettinati.

Tu:-Harry, ascoltami-

La sua mano è più veloce della tua e ti blocca il polso con tanta forza che avrebbe potuto bloccare la circolazione. Ti sbatte sul pavimento con veemenza e picchi la testa al suolo.
La vista si annebbia leggermente, ma continui a guardarlo negli occhi. Nessuna luce, non vedi nemmeno il tuo riflesso.

Ha:-Non mi toccare, mezzosangue.

Aveva pronunciato l'ultima parola con tale disprezzo da farti contorcere lo stomaco.
Non riesce a tenerti bloccata per molto però, perchè dopo qualche secondo molla di colpo la presa sul tuo polso.
Inizia a contorcersi, in preda a strane convulsioni.
Vorresti alzarti ed aiutarlo, ma la testa ti gira troppo per il colpo subito poco fa.
Fai l'unica cosa che in quel momento ti è possibile, rimani lì con lui. Non lo abbandoni, cercando di non cedere alla gran voglia di chiudere gli occhi e lasciarti andare a un sonno profondo.
Ti accorgi vagamente delle voci degli altri corsi in vostro aiuto. Forse c'è anche Silente. C'è anche qualcun altro, una voce mai sentita, impregnata della stessa cattiveria di quella di Harry di poco prima.
Sei consapevole del fatto di essere in pericolo, ma non riesci proprio ad alzarti.
E cedi al sonno.

Ti risvegli in un letto, quello dell''infermeria di Hogwarts. Il tuo primo pensiero è Harry, il secondo è quanto tempo è passato. Ore? Giorni? Settimane?
L'infermeria è buia, ma ti accorgi della figura sulla sedia che dorme vicino a te.
La poca luce lunare che entra dalla finestra ti permette di riconoscerlo.

Tu:-David.

Sussurri a fior di labbra. Ma il suo udito è come quello di un pipistrello e socchiude gli occhi.
Vi guardate per qualche secondo. Lui è il primo a parlare.

D:-Sei sveglia.

La voce assonnata con cui lo dice e il tono sollevato ti fanno sorridere.

Tu:-Acuta osservazione, Jorkinks.

Cerchi di metterti seduta e lui ti aiuta appoggiandoti un cuscino dietro la schiena.

Tu:-Da quanto sono qui dentro? Che è successo al Ministero?

D:-Una settimana.

Spalanchi gli occhi.

Tu:-Una settimana?! Stai scherzando?

Scuote la testa.

D:-Leggera emorragia celebrare. Madama Pomfrey dice che ti è andata bene, hai preso una bella botta.

Tu:-Ci vuole molto di più per rompere questa testa dura che mi ritrovo.

D:-Oh, credimi, lo so bene.

Il tuo cuore perde un battito quando la sua mano ti accarezza una guancia.

D:-Forse dovresti dormire.

Tu:-Nah, è come se avessi già dormito una settimana sai?

Ridere entrambi.
Poi il silenzio della notte si fa risentire. Ma non è un silenzio imbarazzante.
È un silenzio che esprime tante cose.

Tu:-E al Ministero che è successo? Harry sta bene?

D:-Harry sta bene. Per quanto riguarda ciò che è successo...credo sia meglio aspettare domani, quando sarai un po'più in forza.

Non hai molta voglia di insistere, quindi ti limiti ad annuire.
Ancora silenzio.

D:-Quando ti ho vista lí distesa, a terra, inerme, ho davvero avuto paura. Una paura indescrivibile. Per qualche secondo ho creduto di perderti...o di averti già persa.

Rimani sorpresa da quelle parole uscite dal nulla.
La tua mano cerca quasi in automatico la sua.
Lui la prende, portandola alla bocca e baciandone il palmo.

Tu:-Ehi, non ti sbarazzerai facilmente di me.

D:-Tanto meglio, perché al momento è l'ultima cosa che voglio.

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Angolo autrice
capitolo molto corto ma ero ispirata e questi due si meritano un capitolo solo per loro, #si.
questa è ancora una harry x reader? non lo so manco io, bye👩🏽‍🦯

Even in magic [Harry Potter x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora