Capitolo 1

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Un'ora dopo arrivai a destinazione.

New York, non mi era mancata per niente.

Dopo mesi trascorsi alle Hawaii, tornare in città era traumatico.
Mi ero quasi abituata alle spiagge e alla movida di Honolulu.

Peccato.

Durante il tragitto, ero riuscita a scorgere la Stark Tower.

L'enorme edificio del celebre miliardario Tony Stark ovvero Iron Man.
Amavo informarmi su alcuni succosi dettagli.
Non che m'importasse poi molto ma erano fondamentali per il mio lavoro.

Lo S.H.I.E.L.D teneva d'occhio le proprie risorse.

Io n'ero l'esempio.

Ah la base volante.
C'era in ballo qualcosa di grosso se Il Direttore l'aveva ripescata fra le tante cianfrusaglie che teneva sottochiave.

Aveva stile, si.

Intravidi Steve Rogers passarmi accanto con aria confusa allo stesso tempo curiosa, come quella di un bambino alla prese con un nuovo giocattolo.

Circa novant'anni di puro fascino.

Ah essere rimasto congelato per tutto quel tempo, aveva dato i suoi frutti.

Non che per me fosse poi così diverso...


New York,
2011

-Perché mi hai fatta venire?-, gli chiesi osservando il giovane uomo addormentato.

Sembrava così rilassato...
Steso su un letto con le mura e la musica anni 40, tutto per farlo sentire a casa.
Era stato recuperato d'appena due settimane ma ancora non si era svegliato.

Il suo corpo aveva bisogno di tempo.

-Ti ho trovata che avevi ventitré anni, nel 1994 ora è il 2011 e non sei invecchiata di un giorno.... com'è possibile?-.

Feci spallucce.
Ne ignoravo la risposta.
Con tutte quelle procedure a cui ero stata sottoposta, qualcosa doveva pur essere cambiato.

-Hai l'occasione di sfruttare il tuo potenziale-.

Alzai lo sguardo.

-Quella parte su cui non hai dimestichezza-.

Arretrai di un passo.
-Potrei danneggiarlo-.

Carezzai un ciuffo dei capelli biondi, così lisci e vellutati.

Sospirai.

-Cosa vuoi che cerchi?-.

Nick si avvicinò di un passo.
-Informazioni sul Tesseract, una specie di cubo blu. Non ti serve sapere altro-.

Annuii.
Mi misi dietro la nuca del ragazzo.
Posizionai le mani intorno alle sue tempie senza però toccarlo. Permisi ad una piccola scintilla di potere di circondarmi le dita per poi entrare in lui.

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