Capitolo 28

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Il mio vecchio completo era pronto per essere indossato di nuovo.
L'idea non mi entusiasmava più di tanto ma mi addiceva. Un piccolo tuffo nel passato per il presente.

L'ultima volta che l'avevo indosso fu quando Fury mi reclutò. Notai con piacere alcune piccole modifiche. Non più completamente nera.
Un'aggiunta di verde lungo le maniche e il simbolo di due antenne sulla fibbia del medesimo colore.

Mi piaceva.

L'indossai.


***


-Non ce una parte sbagliata o giusta, Stark-, iniziai avanzando lentamente, -qui si tratta di poter scegliere. Di capire quali siano le vere priorità-. Affiancai Steve, -ma sei troppo ostinato per capirlo-.

L'espressione che mi rivolse fu indescrivibile e l'emozioni che stava provando in quel momento ricaddero su di me come una valanga. Il senso di colpa era il più forte, il più travolgente. Firmare gli accordi per lui era il modo di estinguere i propri errori passati ma non capiva che così facendo, avrebbe distrutto gli Avengers.
Il tentativo di resistere al quell'energia fu invano. Vacillai ma due mani ferme sui fianchi, mi sostennero.

Percepivo la sua presenza alle mie spalle, volevo abbandonarmi contro di lui ma non era il momento giusto. Ripresi lucidità come sempre accadeva quando lui era vicino.

Sul gomito destro avevo due dita di Steve che tolse dopo aver guardato il suo migliore amico.

-Sto bene, ora sto bene-.

Ma D non mi lasciò.
Passò al mio fianco sinistro e cercò la mia mano che afferrai e strinsi, intrecciando le nostre dita.

Tornai a guardare mio fratello e la sua espressione di disappunto e... disgusto quasi.

Non m'importava.
Non ero una ragazzina seppur il mio aspetto mostrasse il contrario.

-Che facciamo?-, chiese Sam.

-Combattiamo-.

Io e D ci scambiammo uno sguardo e seguimmo gli altri.

Lo scontro fu più complicato di quando immaginassi.
Era orribile vedere la famiglia scontrarsi.

Mi alzai in volo richiamando i miei poteri e attaccai Rudy o meglio War Machine.

Ma tutti con nomi assurdi se ne escono fuori?!

Tony si era spinto nel Queens per reclutare uno nuovo. In ragazzino con i sensi di un ragno, rabbrividii. Noi, avevamo una formica.

Meglio sorvolare.

Bucky era in gamba.

Ma dannazione, ancora?!
Quella saetta nera non mollava la presa.
E quando lo vidi sbatterlo contro un furgone, non ci vidi più. Atterrai alle sue palle e ringraziai mentalmente Wanda per aver salvato D e mi avventai sulla saetta.

Wanda, lei aveva dei poteri simili ai miei seppur avuti con Il Tesseract.
O così diceva lei.
Ma c'era qualcosa che stonava nella sua storia.
Dietro a delle capacità del genere c'era molto di più ma al momento non c'era il tempo per approfondire.

Gli avvolsi braccia e gambe con la polvere verde e lo costrinsi in ginocchio.

-Allora non hai capito micetto-, lo forzai ad alzare la testa e guardarmi.

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