[ 3 ] I should've known better

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❝ You're a mess, I confess, I despise you in the best kind of way. ❞

Coco J. Ginger


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Se avessi sentito la sua voce due anni fa, probabilmente avrei sentito la sensazione fisica delle farfalle nello stomaco, il che porta ad un aumento del battito cardiaco e ad una comune sensazione di eccitazione.

Ma mentre sono nel parcheggio, stringendo i pugni con un cipiglio sul viso, sono pronta ad affrontare il diavolo sotto mentite spoglie.

"Possiedi questa proprietà? Io non credo" sogghigno dopo essermi voltata, con il veleno che impregna ogni mia parola.

Quando si tratta dei miei incontri con Dean, devo sempre stare in guardia.

"Non hai risposto alla domanda" mormora Dean, i suoi occhi si restringono mentre socchiude le palpebre. Questo è esattamente il modo in cui ci rivolgiamo all'altro da due anni, con battibecchi e insulti volgari. Non riesco nemmeno a spiegare come il ragazzo in piedi proprio di fronte a me sia riuscito a causarmi così tanto dolore in passato. La sua ricomparsa nella mia vita, innesca brutti ricordi che ho cercato così disperatamente di seppellire nella mia testa.

Ogni parte di me lo disprezza.

Non mi avevano detto che sarebbe stato assente per l'intera giornata? Non sono ancora pronta per affrontarlo. È tutto semplicemente troppo.

Il mio cuore batte così forte contro la cassa toracica che sono praticamente sicura che possa sentirlo.

"Non sono obbligata a rispondere alla tua domanda irrilevante" sputo con disprezzo.

"No, vedi, quello che succederà è che ti porterò all'aeroporto e tu prenderai un aereo per tornare da dove sei venuta" ringhia, e gli si forma un cipiglio teso tra le sopracciglia.

Gli lancio uno sguardo assassino. "Io e te nella stessa macchina... sì, penso che passerò."

Per quelli che sembrano secoli, non dice niente, probabilmente cercando di trovare il prossimo insulto che è disposto a rivolgermi.

Ahimè.

Lo batto sul tempo. "Farò finta di non aver mai avuto questa conversazione con te e ti ignorerò per tutto il semestre. Adesso lasciami in pace."

"Mi stai prendendo in giro..." mi lancia un'occhiataccia che mi fa stringere i pugni. "Quindi rimani qui per tutto il fottuto semestre?" mi fa eco, emettendo un basso suono gutturale di ostilità in gola.

Lo guardo intensamente mentre si avvicina lentamente, il suo metro e novanta torreggia sul mio misero metro e settanta. È così alto che devo alzare la testa solo per vedere la sua faccia.

Tutto quello che vorrei fare è prenderlo a pugni in faccia per la sua espressione arrogante.

È così vicino a me che posso praticamente sentire il suo respiro sul mio naso. Non riesco a pensare chiaramente a causa della vicinanza. Farei di tutto per essere non essere qui in questo momento.

"Perché non te ne vai, Dean?" fino ad ora non avrei mai pensato di essere felice di sentire quella voce. Signore e signori, Anthony viene in mio soccorso.

"Amico, questa è una cosa tra me e lei" mi indica Dean, distogliendo lo sguardo dal mio per puntarlo verso la direzione di Anthony.

"Andiamo Dean, ne ha passate tante! Dalle un po' di spazio" gli dice Anthony mentre mi lancia uno sguardo pieno di compassione.

Durante la giornata, molti studenti mi hanno lanciato sguardi compassionevoli. Sono così stanca delle persone che si sentono sempre dispiaciute per me, so difendermi e prendermi cura di me stessa. So che Anthony ha buone intenzioni, ma questa è la mia battaglia da combattere, non la sua.

Fool Me Twice, Shame On Me | [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora