CAPITOLO 2: Quidditch

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Delfina pov's
Mi sveglio e mi accorgo di essere abbracciata a qualcuno.
Mi stropicciò gli occhi.
- Buongiorno, ti senti meglio?- mi chiede Lunastorta.
- Si grazie.- rispondo gentilmente.
Non è vero la schiena il petto e il sedere mi bruciano come a che, ho la testa che mi scoppia e tutti questi ricordi brutti per la testa.
- Non mentire. Ti abbiamo visto come era conciata ieri, sicuramente ti brucia tutto.- disse lui.
- no davvero, non ti preoccupare.-
Cerco di rimettermi in piedi e cazzo se bruci tutto.
- Non ti affaticare.- mi disse Remus.
Toc toc.
- Dov'è la mia principessa?- chiese una voce che conosco troppo bene.
- Papà!- esclamo.
Cerco di alzarmi ma mi esce un verso di dolore.
- Non ti sforzare amore mio.- disse papà dandomi un bacio sulla testa.
Nel frattempo il mio padrino si era messo su una poltrona.
- Grazie, vi devo molto, non so cosa avrei fatto se l'avesse fatto un altra volta...- e inizio a piangere.
- Che cosa ti ha fatto?- mi chiese papà.
- Loro durante gli anni mi mettevano sempre in punizione perché ero una maga, mi dicevano che ero feccia, un mostro, che era per colpa mia se i miei genitori mi avevano abbandonato, che era solo colpa mia, che non meritavo di esistere, ma dato che esistevo dovevo essere punita, sempre. Però quest'anno le punizioni sono aumentate, perché l'anno scorso sono scappata il problema è che quest'anno non mi hanno dato via d'uscita, non mi volevano fede tornare a scuola, non volevano farmi rivedere i miei amici. Quest'anno però mi puniva il signor Smith e lui... Lui mi... Lui mi usava... Io non lo volevo fare e allora mi picchiava fino a che non riuscivo più ad emettere resistenza e allora ero obbligata a farlo, poi mi lasciava lì da sola al buio, con le mani legate per giorni interi finché poi non riuscivo a stare neanche in piedi allora mi davano da mangiare e bere.- dissi piangendo.
Il pianto dicemmo incontrollato.
Avevo giurato che non lo avrei mai detto a nessuno ma non riuscivo più a tenermi tutto dentro.
- Perché non lo hai mai detto a nessuno?- mi chiede mio padre dolcemente.
-Perché... Loro avevano... Detto che avrebbero fatto di peggio se o avessi detto a qualcuno... E io avevo paura... Non sono coraggiosa... Ho avuto paura di quello che poteva succedere... Loro mi hanno fatto tanto male... Molte volte mi hanno ripetuto quegli insulti che poi ci ho iniziato a credere davvero...Mi facevano tanto male quando sbagliavo una piccola cosa o anche se non facevo i lavori in tempo...- dissi piangendo.
- Piccola mia che cose hai dovuto sopportare, nessuno ti farà più del male te lo assicuro, Shh, c'è papà va tutto bene, sei con me, con Remus, o meglio come ha detto che scuole essere chiamato zio Rem,nessuno ti farà più del male, nessuno, comunque adesso fatti a lavare che poi ti medico le ferite, poi ti vesti che ti dobbiamo dire una cosa.- disse e così feci.
Mi accompagnò fino al bagno della mia camera.
Mi lavai e lui mi curò le ferite sulla schiena, alle altre ci pensai io.
Mi vesti con un leggins e una maglia a maniche corte.
Si vedevano le cicatrici dei tagli ma ormai le avevano viste tutti quindi.
Scendo giù e con il portamento di una principessa mi reco in cucina facendo attenzione a non svegliare nonna.
Appena entro trovo tutti.
E uno striscione con scritto.
" Di nuovo in famiglia Miss Black."
Notai che papà non c'era ma c'era un cane nero ovviamente non si poteva fare vedere.
Corsi da Remus e gli saltai addosso.
- Grazie zio rem.- dissi e gli diedi un bacio.
Poi corsi dai miei amici.
- Mi siete mancati tantissimo.- dico e ci abbracciamo.
Mi resi conto che erano le 12:30.
- Scusate, ehm, non è che c'è qualcosa da mangiare, non mangio da un po'.- dissi abbassando lo sguardo.
- Da quanto cara?- mi chiese Molly.
- Più o meno 3 giorni.- dissi abbassando ancora di più la testa.
- Oh, cara mi dispiace tantissimo, comunque ti preparo subito qualcosa.- disse.
E dopo poco mi ritrovai sommersa da cibo.
Non mangiavo così bene da tempo.
- Signora Weasley lei è bravissima.- le dissi.
- Oh, grazie cara, chiamami pure molly.- mi disse.
Poi mi dissero che fra qualche giorno saremmo andati alla coppa del mondo di Quidditch.
Avevamo i biglietti in tribuna d'onore.
A me non piaceva giocare a Quidditch anche se sapevo volare benissimo però mi iniziava a piacere molto il Quidditch, iniziavo a trovarci qualcosa di veramente bello, però non mi piaceva rischiare l'osso del collo.
Era finalmente arrivato il giorno tanto atteso.
Io dovevo andare alla tana con la polvere volante.
In quei giorni ero stata con papà e rem e sono stata bene come non lo ero da un pezzo.
Io e papà abbiamo un legame che potrebbero avere solo padre e figlia e lui si preoccupa molto per me.
In quei giorni avevo conosciuto anche Charlie e Bill.
Una strega del ministero era scomparsa ma nessuno ci faceva caso e a me questa cosa dava ribrezzo.
- Può essere anche un Mangiamorte, può essere anche Voldycoso ma è comunque una persona. Nessuno merita di essere trattato così.- dissi io.
- Hai un modo di pensare che ti fa onore.- mi disse Arthur.
I gemelli invece volevano aprire un negozio di scherzi ma la madre non voleva.
Avevo saluto Papà e Rem e finalmente ero arrivata.
Dopo una sgridata da Molly ai gemelli e a tutti i ragazzi per il fatto che noi ragazze fossimo già pronte mentre loro erano ancora in pigiama partimmo.
Arrivammo su una collina di Stoatshead Hill per prendere una passaporta e da lontano vedo Cedric.
Senza pensarci due volte prendo a correre e gli salto addosso tipo Koala.
- Mi sei mancato tantissimo.- dico mentre lui mi stringe forte.
- Anche tu.- dice ridacchiando.
Nel frattempo anche i Weasley erano arrivati.
- non mi avevi detto che venivi.- gli dissi.
- Sorpresa.- disse con quel sorriso carinissimo.
Poi mi accorsi che c'era un signore.
- Salve.- dissi.
- Piacere Amos Diggory tu sei?- mi chiese.
-Delfina Alya Nashira Black.- dissi stringendogli la mano.
- Da quanto hai tutti questi nomi?- mi chiesero tutti i ragazzi.
- Da quando Rem me li ha detto e mi ha anche specificato perché proprio quelli ma è un altra storia.- dissi.
Hermione Ron e Harry capirono che con Rem intendevo anche Sirius.
- Sei la figlia di Sirius Black?- chiese Amos Diggory.
- Precisamente.- dissi.
Dopo altre presentazioni ci stringemmo attorno alla passaporta.
- Lasciate.- ci disse il signor Weasley.
Io lasciai e non so come trovai l'equilibrio e mi ritrovai a camminare in aria con Cedric di fianco mentre gli altri erano tutti a terra.
- Poi mi dici come fai.- mi dissero le ragazze.
- Quante ne hai prese?- mi chiese Cedric.
- La prima. Mi è uscito naturale.- dissi alzando le spalle.
Dopo questo ci incamminammo e arrivammo ad un campeggio.
Dopo aver pagato ad un babbano, ci separammo dai Diggory, andammo a montare le tende.
Grazie a me ed Hermione la tenda delle ragazze era pronta in pochissimo.
- Maschi, ci dovete tre galeoni a testa.- dicemmo noi ragazze.
E con le tasche piene noi ragazze ce ne andammo nella tenda per sistemarci.
Io Harry ed Hermione rimanemmo stupefatti da quella tenda che sembrava tanto normale da fuori ma magica da dentro.
Noi ragazzi poi andammo a raccogliere l'acqua.
Incontrammo parecchi amici di scuola e per mia fortuna nessun ragazzo di Serpeverde, apparte Blaise lui lo avrei voluto incontrare.
Quando tornammo alla tenda trovarono: Ludo Bagman, il capo dell'ufficio per i giochi e gli sport magici, ovvero colui che aveva organizzato la Coppa del Mondo.
Dopo un po' arrivò anche Bartemius Crouch Sr. ovvero il capo di Percy, che durante la conversazione venne chiamato Weatherby il che fa scappare qualche  risata un po' a tutti.
Dopo un po' se ne vanno perché dovevano parlare con i bulgari.
Harry ci ha regalato degli omincoli più a me una collanina con su scritto "The Best".
Dopo un po' salimmo sulla tribuna d'onore, dove incontrammo Winky un elfa domestica che mi faceva tanta pena.
Anche noi a casa abbiamo un elfo domestico ma mio padre non me lo fa vedere mai, dice che possiamo fare tutto noi così lui sta sempre nella camera della nonna, a mio padre quell'elfo non piace.
La poveretta era stata costretta a tenere il posto al padrone anche se aveva paura dell'altezza.
Nessuna creatura dovrebbe essere trattata così, per me siamo tutti uguali anzi gli elfi domestici possono fare cose che noi non potremmo mai fare.
Incontrammo anche i Malfoy.
- E loro sono i Weasley, Harry Potter e Delfina Black.- ci presentò il ministro.
- Cugina.- disse Draco.
- Ah, ora mi parli, non sono più una sporca sanguesporco, solo perché non conoscevo i miei genitori, Draco, gira a largo che magari trovi un po' di coerenza.- dissi e chiusi la discussione facendo ridacchiare i Weasley.
l'Irlanda vinse la Coppa per 170-160 contro la Bulgaria anche se Viktor Krum cercatore della Bulgaria aveva preso il boccino.
E quindi Fred e George che in precedenza avevano scommesso con Bagman che l'Irlanda avesse vinto vinsero la scommessa.
Dopo la partita tutti andammo a dormire.






Angolo autrice.
Vi stanno piacendo i capitoli?
Vi volevo dire che ogni volta che troverò o mi verrà in mente qualche frase che si adegui al racconto con il calice di fuoco la scriverò appunto nel capitolo " IL CALICE FI FUOCO".
Vi piace questa cosa di Remus che adotta Delfina?
Non tornerà mai più li dentro e per fortuna aggiungerei.
Nel prossimo capitolo succederà il putiferio.
Non vi spoilero più niente.
Baci stelline ✨✨✨

La Figlia Perduta: Da Barker a BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora