6.𝕋𝕙𝕖 𝕆𝕟𝕖 𝕎𝕚𝕥𝕙 "𝔸 ℕ𝕚𝕘𝕙𝕥"

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La mia notte mi soffoca
per la tua mancanza.
La mia notte palpita d'amore,
quello che cerco di arginare
ma che palpita nella penombra,
in ogni mia fibra.
La mia notte vorrebbe chiamarti,
ma non ha voce.


La mia notte vorrebbe chiamarti,ma non ha voce

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✘✘✘

❧𝙃𝙖𝙧𝙧𝙮 𝙀.𝙎𝙩𝙮𝙡𝙚𝙨

«Le hai già detto di Abby?» mi chiese Liam, sprofondando nel divanetto accanto a me- allungó le gambe sul tavolino, posando il suo drink contro l'addome, spoglio dal momento che una bionda era impegnata a lasciarvi segni di rossetto fino a qualche minuto prima.

«Non potrei mentirle nemmeno sotto tortura» feci spallucce «sono un libro aperto per lei» sbuffai ridendo, morsicando nervosamente la cannuccia del Daiquiri.

«Scommetto che ha già capito la farsa che ci hai costruito intorno» ridacchió, colpendomi piano il gomito col suo.

«Ancora prima che potessi dargliene conferma» roteai gli occhi al cielo «ma ci sono cose che ancora non sa, e mi riferisco alla mia vita privata, quella vera» sottolineai, ricevendo un segno di assenso da parte sua.

«Sai che noi stiamo controllando ogni singola persona correlata a te, e le persone a loro volta correlate a queste e così via, vero?
Le indagini si stanno diramando, anche se nessuno se ne rende conto, ma in fondo-» fece spallucce «è proprio questo il nostro compito, agire mantenendo un profilo basso.»

«Suonerebbe dannatamente bene se non fossi io il diretto interessato» commentai «anche se, forse, non tutti i mali vengono per nuocere-» mi bloccai, schiarendomi la voce e alzando gli occhi verso Victoria.

Lei e Marla erano strette tra un gruppo di ragazzi, che si strusciavano lascivamente addosso a loro, afferrando i loro corpi -morsa dalla quale entrambe si divincolavano continuamente, danndosi man forte l'una con l'altra, fino ad arrivare a pochi passi dal tavolino del nostro privè, dove a nessuno oltre che agli invitati era permesso entrare.

La moretta aveva ora le mani di Louis gentilmente posate sui suoi fianchi, che con presa ferrea assecondavano i movimenti di questi, nel mentre che alcune ciocche di lui le solleticavano il collo, dove si era ricavato un misero spazio per sussurrare qualcosa all'orecchio di lei, che la fece sorridere soddisfatta poco prima di sfiorare il braccio dell'amica.

Vic si sporse verso di lei, facendo scivolare lunghe onde bionde sulle sue braccia, prima di sollevare le sopracciglia con aria di finto rimprovero, che rincaró gesticolando mentre lanciava occhiate decisamente eloquenti all'amica, che con espressione sorniona faceva spallucce nel mentre che Louis le teneva la giacca, aiutandola ad infilarla.

Era adorabile il modo in cui, anche con lei,
si dimostrasse estremanente protettiva -forse anche troppo-, nonostante sapesse perfettamente che Louis poteva essere etichettato in molti modi, ma non di certo come approfittatore.

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