29.𝕋𝕙𝕖 𝕆𝕟𝕖 𝔽𝕣𝕠𝕞 𝔻𝕦𝕤𝕜 𝕋𝕚𝕝𝕝 𝔻𝕒𝕨𝕟

763 34 101
                                    

Fu colta da un senso d'angoscia,
da uno strano brivido,
come avviene d'un tratto
quando si è assaliti
da una vecchia paura dimenticata.


Fu colta da un senso d'angoscia,da uno strano brivido,come avviene d'un trattoquando si è assalitida una vecchia paura dimenticata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✘✘✘

❧𝙑𝙞𝙘𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝘾.𝙎𝙢𝙞𝙩𝙝




Inserii rapidamente il codice per disattivare l'allarme, facendo cenno a Marla di entrare nella hall.

Il quartier generale di Praesidium occupava l'intero ventisettesimo piano di quel grattacielo, ma per non farsi mancare nulla Niall aveva ben pensato di segnare il territorio fin dall'ingresso.

Aveva infatti appeso una targa di dimensioni spropositate sul muro laterale, andando così a togliere l'attenzione dalle altre, che tentavano -in modo vano- di far spiccare le organizzazioni che avevano trovato sede nei piani sottostanti al suo.

«Questo posto trasuda ricchezza da ogni angolo» bisbiglió Marla, posandomi le mani sui fianchi nel mentre che chiudevo a doppia mandata la porta d'ingresso.

«Lo sapevi che possedere o acquistare un immobile a Manhattan, specie se qui sulla Quinta Strada, simboleggia potere?» mormorai a mia volta, voltandomi verso di lei «il 90% di questi, fa parte di una sorta di club con leggi interne, che consentono ai membri di approvare o respingere chi vuole viverci» accennai con un sorrisino, osservando la sua espressione basita.

Piegó le labbra in una smorfia di sorpresa
«che mi dici di questo Niall?» mormoró incuriosita, ridacchiando quando incroció il mio sguardo di rimprovero.

Agitai una mano in aria, silenziandola- le feci strada lungo il corridoio, costellato da una fila di led che si accendevano al passaggio: scioccamente, mi facevano sempre sentire come una modella mentre sfilava e non mi stupii di sentire Marla simulare il plauso del pubblico alle mie spalle.

Si zittì solo quando il suono dell'ascensore fece aprire le porte, accogliendoci in una cabina tanto lussuosa da accompagnare quella risalita con una musichetta di sottofondo.

«Credo di dovere tutto a Niall» ammisi, dopo qualche istante di silenzio, voltandomi verso di lei.

Non avevo mai raccontato a nessuno, al di fuori di quella cerchia, quale era stato il mio percorso e soprattutto la mia fortuna nell'aver incrociato quello sguardo di ghiaccio.

Sapevo che Niall amava la riservatezza,
ed avevo giá avuto modo di osservare la sua reazione quando aveva scoperto che Liam e Zayn avevano approfittato della loro posizione per fare colpo su due ragazze agganciate in un locale.

ℕ•𝔼•𝕏||H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora