20.𝕋𝕙𝕖 𝕆𝕟𝕖 𝕎𝕚𝕥𝕙 𝕋𝕙𝕖 𝕃𝕠𝕓𝕤𝕥𝕖𝕣𝕤

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Gli amanti e gli amici
desiderano due cose:
di amarsi al punto
di entrare l'uno nell'altro
e diventare un solo essere
e di amarsi al punto
che la loro unione non ne soffra,
quand'anche fossero divisi
dalla metà del globo terrestre.


Gli amanti e gli amicidesiderano due cose:di amarsi al puntodi entrare l'uno nell'altro e diventare un solo essere e di amarsi al puntoche la loro unione non ne soffra,quand'anche fossero divisidalla metà del globo terrestre

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📍𝙼𝚘𝚗𝚝𝚊𝚞𝚔, 𝙷𝚊𝚖𝚙𝚝𝚘𝚗𝚜 (𝙻𝚘𝚗𝚐 𝙸𝚜𝚕𝚊𝚗𝚍)
𝟸𝟸.𝟹𝟶 𝚙.𝚖.

𝙳𝚎𝚌𝚎𝚖𝚋𝚎𝚛 𝟹𝟶𝚝𝚑

Alla mia "manager"
e soprattutto amica
CherryVig
🤍

«Pensavo di conoscerti, Smith, eppure riesci ancora a stupirmi» brontoló, allungando la gamba sul materasso «non ti facevo tipa da fidanzamento ufficiale» abbassó la voce, prendendomi bonariamente in giro con una gomitata leggera sul fianco.

«Non siamo fidanzati ufficialmente» precisai, prelevando dalle sue dita il barattolo di crema idratante che si stava spalmando «i fidanzati hanno una promessa di matrimonio che penzola sulle loro teste e, di norma, lei ha un anello al dito» ridacchiai, sollevando la mano si sinistra.

«Beh, tu non avrai un Tiffany sull'anulare, ma hai la sua fedina sull'indice» osservó, passandovi sopra il polpastrello «oltre che alla sua devozione, la sua attenzione-» inizió ad elencare sulla punta delle dita «la sua bava qui quando gli passi davanti-» corrucció le labbra, facendo passare il pollice sotto alle mie con una risatina beffarda.

«Piantala» risi a mia volta, colpendole la mano con un piccolo ceffone «lui non è così» feci spallucce «voglio dire, non mi piace pensare che le persone possano vederlo solo in questo modo, Harry è indipendente da me.»

«Sai cosa mi piace di te?» esordì, picchiettando i palmi sulle sue ginocchia prima di incrociare le gambe- scossi la testa, facendo spallucce, lasciandomi sprofondare nel morbido cuscino posto alle mie spalle.

«Occorre una buona dose di follia per essere amici della sottoscritta» osservai, puntandomi l'indice sullo sterno.

Sbuffó, riprendendomi silenziosamente come spesso le capitava di fare prima di far scontrare pesantemente il suo corpo col materasso- posó le piante dei piedi contro il muro dietro la testiera del letto, posizionandosi accanto a me.

«Mi piace il fatto che tu non abbia bisogno di un uomo per sentirti valorizzata» soffió con voce bassa e pacata «e mi piace il fatto che tu sia sinceramente ingenua riguardo all'effetto che puoi avere sulle persone, non ignori i segnali perchè hai bisogno di essere viziata con gli elogi che tutti bramano, ma semplicemente perchè ti viene talmente spontaneo prenderti cura di qualcuno che sembra quasi che tu sia nata per questo... è una delle tante cose che mi piace di te» la sentii sorridere- mi colpì piano il fianco col dorso della sua mano, richiamando la mia attenzione.

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