28.𝕋𝕙𝕖 𝕆𝕟𝕖 𝕎𝕚𝕥𝕙 𝕋𝕨𝕠 ℍ𝕒𝕝𝕧𝕖𝕤

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Esistono spiriti liberi,
audaci,
che vorrebbero nascondere
e negare di essere
cuori infranti,
superbi,
immedicabili.



Esistono spiriti liberi,audaci,che vorrebbero nascondere e negare di esserecuori infranti,superbi,immedicabili

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✘✘✘

CherryVig ,
alla quale non servono parole.
Perchè Lei sa.
🫀






📍𝙲𝚑𝚎𝚕𝚜𝚎𝚊(𝙼𝚊𝚗𝚑𝚊𝚝𝚝𝚊𝚗)

❧𝙈𝙖𝙧𝙡𝙖 𝙅𝙖𝙘𝙠𝙞𝙚 𝙇𝙮𝙣𝙣

Premetti la sigaretta sotto la punta dello stivale, controllando con uno sbuffo l'orario sul mio telefono- erano passati già quindici minuti da quando Vic mi aveva comunicato di essere partita, ma le sue risatine in sottofondo non promettevano nulla di buono.

Alzai gli occhi al cielo quando una Range Rover frenó bruscamente, accostandosi al marciapiede, lasciandomi intravedere al lato del guidatore la chioma bionda della mia migliore amica.

«Credevo che fosse Vic ad aprirti la portiera» osservai, con tono ironico, ricevendo in risposta la smorfia del moro che si accingeva a passare di fronte all'auto.

Ero sicura che lei avesse ignorato il mio commento pungente, perchè il suo finissimo udito non mi avrebbe permesso di pronunciare quelle parole senza suscitare alcuna reazione.

Incrociai le braccia al petto, attendendo che Harry terminasse di sussurrare smancerie all'orecchio di Vic- in tutta risposta, lei avvolse il braccio attorno al suo collo, carezzandogli delicatamente la nuca con un sorrisino ebete stampato sul viso.

Era quasi fastidioso il modo in cui, a discapito della loro fase da romanzo rosa, non riuscissero ad innervosirmi.
Ció che, forse, rendeva tollerabile quella scenetta era il fatto che ogni loro gesto e parola fossero dettati da un sentimento sincero e spontaneo.

Vic era praticamente rinata da quando il modello aveva rimesso piede nella mia vita e malgrado il mio scetticismo, avevo seriamente iniziato a riflettere sul concetto di anima gemella.

Per certi versi i loro caratteri sembravano essere incompatibili, eppure il modo in cui quegli spigoli si erano smussati per adattarsi l'uno all'altro, pareva dar del filo da torcere ad una classica favola con un finale più che lieto.

Non riuscii a trattenere un sorrisino, quasi rassegnato, quando scrutai con un sospiro le dita di Harry scostare dal viso di Vic delle ciocche bionde ricadute su di esso, tracciando nuovamente quelle linee con dei piccoli baci nel mentre che i palmi di lui correvano lungo il suo corpo per stringerle i fianchi.

Mi schiarii la voce, attirando l'attenzione della biondina, che alzó la mano in segno di scuse prima di spintonare delicatamente il suo ragazzo- il quale le stampó un bacio rumoroso, ghignando quando un'imprecazione sfuggì dalle labbra di lei dal momento che non aveva esitato a pizzicare con vigore il suo fondoschiena.

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