24.𝕋𝕙𝕖 𝕆𝕟𝕖 𝕎𝕚𝕥𝕙 𝕋𝕙𝕖 𝔹𝕦𝕥𝕥𝕖𝕣𝕗𝕝𝕪 𝔼𝕗𝕗𝕖𝕔𝕥

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La linea fragile delle sue labbra
era agitata da un lieve tremito
che sembrava in accordo
col battito del suo cuore
e le vibrazioni della sua anima.


La linea fragile delle sue labbra era agitata da un lieve tremitoche sembrava in accordocol battito del suo cuoree le vibrazioni della sua anima

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📍𝙱𝚊𝚛𝚌𝚕𝚊𝚢 𝚂𝚝𝚛𝚎𝚎𝚝, 𝚃𝚛𝚒𝙱𝚎𝙲𝚊 (𝙼𝚊𝚗𝚑𝚊𝚝𝚝𝚊𝚗)
𝟸𝟹.𝟹𝟶 𝚙.𝚖.

𝙹𝚊𝚗𝚞𝚊𝚛𝚢 𝟹𝚛𝚍

❧𝙑𝙞𝙘𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝘾.𝙎𝙢𝙞𝙩𝙝



«Fammi strada» mi intimó, stringendo i lembi dell'accappatoio.

«Un vero gentleman si sarebbe preoccupato di non lasciare una donzella completamente svestita, in pieno inverno, su un terrazzo a New York» protestai, scostando le sue braccia per farmi spazio tra di esse.

Mi avvolse, per quanto possibile, nella microfibra bianca scuotendomi dal momento che aveva iniziato a ridere come un perfetto idiota.

«Principessa, saró inglese ma sono pur sempre un uomo» mi stampó un bacio sulla fronte, divertito dalla mia espressione corrucciata «il che mi porta ad essere abbastanza scontato e ad apprezzare la propria ragazza mentre gira nuda per casa.»

«Ma-»

«Shh» scosse la testa, cercando di mantenere un tono serio «ti voglio in camera nostra» sottolineó quell'aggettivo «sul letto» sospiró «non accetto repliche» sibiló, guardandomi dall'alto.

«Dove vai?!» protestai, seriamente preoccupata per le idee che gli frullavano in testa.

«A spegnere quei fottuti cellulari» fece spallucce, con ovvietà «Niall è peggio di mia madre, mi contatta ogni sera per sapere se sono vivo, puoi immaginare la paternale che potrebbe propinarci per sapere se mi sono sparato in una gamba oggi?» roteó gli occhi, facendomi ridere.

«Ti vuole molto bene» tentai di difenderlo, indietreggiando quando mi spinse attentamente verso l'ingresso.

«Gli sono grato per tutto» si schiarì la voce «ma non voglio interruzioni quando sono con te» mi morsicó il labbro «perció ora vai» sussurró, soffocando un ghigno quando emisi uno squittio nel momento in cui il suo palmo si scontró con la mia natica sinistra.

Sferrai un delicato pugno sul suo addome scolpito, aumentando la sua euforia quando mi diressi a passo svelto verso la fine del corridoio, avvampando per i complimenti poco casti che le mie orecchie sentirono.

Normalmente avrei risposto per le rime, ma ogni parola pronunciata da lui non lasciava alcuna traccia di volgarità, nessun senso di disagio in me.

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𝚀𝚞𝚊𝚕𝚌𝚘𝚜𝚒𝚗𝚊 𝚙𝚎𝚛 𝚎𝚗𝚝𝚛𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚎𝚕 𝚖𝚘𝚘𝚍,
𝚜𝚎𝚌𝚘𝚗𝚍𝚊 𝚜𝚕𝚒𝚍𝚎,
𝚜𝚎 𝚟𝚒 𝚟𝚊.
𝙱𝚞𝚘𝚗𝚊 𝚕𝚎𝚝𝚝𝚞𝚛𝚊.❥
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