[C O M I N G B A C K]
'𝗔𝗺𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗮𝗽𝗿𝗼́ 𝗳𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘁𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲𝗿𝗮̀ 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲.'
𝕭envenuti a New York, nell'era dell'anti-innocenza: nessuno...
E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere.
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Alla persona che, in questo periodo di buio, ha saputo non far spegnere la luce. Alla persona che, in questo periodo di confusione, è stata un punto fisso. Alla persona che, quando sto in silenzio, mi capisce. Alla persona che, quando parlo, non distoglie l'attenzione neanche da una virgola. Alla persona che prima di essere una meravigliosa autrice, è una meravigliosa amica. Alla persona che, in qualche modo, è sempre presente qui e nella mia vita.
Victoria si ricordó di quando, per la prima volta, aveva premuto i palmi delle sue piccole mani e la punta del suo naso contro il finestrino dell'aereo per scorgere il tappeto di nuvole che copriva i rossicci edifici di Manchester.
I suoi occhi curiosi avevano scrutato con attenzione le luci di Las Vegas, mano a mano che questa si allontanava, domandandosi se avesse avuto di nuovo l'occasione di farsi ammaliare da esse.
Si ricordó con precisione la sensazione di confusione e rabbia che pervadeva il suo corpo, che nonostante i suoi soli cinque anni, era già capace di contenere un'infinita quantità di emozioni- aveva imparato a riconoscerle e gestirle, come se l'ordine e la prontezza fossero un dono innato, facile per lei come bere un bicchier d'acqua.
Un lamento aveva invaso la cabina dell'aereo, protraendosi fino a quando il carrello di esso non toccó la pista d'atterraggio- lo scossone non la mosse di un millimetro, mostrandola imperturbabile agli occhi dei suoi genitori, che dovettero raccattare l'ormai minima dose di forza e pazienza per convincerla ad abbandonare quel sedile che, in qualche modo, le dava ancora la speranza che quell'incubo umido e grigiastro non dovesse divenire una realtà quotidiana.
I suoi delicati ricci color oro si spettinarono non appena mise piede sul suolo inglese, dando inizio ad una lotta che l'avrebbe accompagnata per tutti gli anni dell'adolescenza, durante i quali aveva desiderato più e più volte ficcare la spazzola in bocca ad Harry nel mentre che lui, steso nel suo letto, la prendeva in giro per l'ingestibilità della sua folta chioma.
