Distrutta

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Arrivo a casa ed entriamo ansi entra Luca con in braccio me e quando i miei genitori sono affacciati dalla cucina sono venuti subito verso di me.

"Teroso che hai? Che è successo? " dice mia madre mentre mio padre dice

"Sei stato tu? Ti ammazzo se hai toccato mia figlia" rimango a bocca aperta, non ha mai accusato e mai pensato che Luca potesse fare una cosa del genere e ora....scioccata.

"Papà che dici, lui mi ha salvato" dico mentre Luca mi posa nel divano per poi darmi un bacio sulla fronte e dire

"Piccola io vado a domani" ed esce mentre io e mia madre tiriamo uno sguardo a mio padre e dico

"Ma come puoi pensare una cosa del genere?"

"Scusami pensavo che....." dice, ma lo blocco e dico

"Pensavi male e adesso devo andare dal mio ragazzo" dico cercando di alzarmi, ma i giramenti alla testa non me lo permettono e mia madre mi fa risedere e dice

"Ferma che ti visito, nel mentre papà chiama Natalia per farla venire e si scusa con Luca" mio padre annuisce ed esce fuori.

Quando mia madre finisce di visitarmi la porta si apre di botto e affaccia Natalia con gli occhi rossi pieni di lacrime, viene verso di me e mi abbraccia e dice

"Vi come stai? Ti fa male qualcosa? Ti preparo qualcosa? Una cioccolata o qualcosa da mangiare?" la blocco e dico

"Amo sto bene tranquilla" prende un respiro profondo e dice

"Mi racconti cosa è successo?" annuisco e inizio a raccontargli tutto e quando finisco mia madre e sconvolta, mio padre è andato subito a chiamare la polizia mentre Natalia piange.

Dopo un bel po' che i miei genitori sono dovuti uscire sono a casa con Natalia e iniziamo a guardarci un film abbracciate fino a cadare tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio in una stanza che non conosco con le luci rosse e sono sopra un letto, in intimo, cerco di alzarmi, ma inutilmente.

Mi guardo a torno e guardo la stanza che sembra la stanza degli orrori dove e ci sono corde, fruste, manette e tante altre cose che non conosco.

Cerco di alzarmi, ma nulla così inizio a strattonare le braccia che mi fanno male fino a quando guardo la mia mano che si trova dietro di me, mi giro e trovo le mie mani incatenate al manico del letto.

Inizio a spaventarmi veramente tanto e la paura aumenta ancora di più quando la porta si apre e affaccia Trevor con i suoi amici che si avvicinano.

Iniziò a gridare e a minacciarli, ma inutilmente, mi toccano, il seno, le braccia le cosce fino a quando guardo Trevor e dico

"Sei un bastardo" e lui sorride entrando la sua intimità dentro di me, inizio a piangere e a gridare ancora più forte di lasciarmi andare, il nome di Natalia, chi sa cosa ne hanno fatto di lei, era accanto a me e ora....non c'è.

Continuo a gridare il nome dei miei e di Luca fino a quando uno mi prende per i capelli e dice

"Loro non ci sono più e tu farai la loro stessa fine" per poi baciarmi il collo e un bugno nello stomaco che mi fa piegare in due fino a quando uno che mi tiene la testa ferma mentre l'altro si avvicina e dice

"Addio buttana" per poi darmi un bugno in faccia, sento dolore, tanto dolore, mi sento distrutta e vuota vedendo gli altri che toccano ed entrano ed escono dal mio corpo fino a quando vedo buio.

Mi alzo di botto e vedo Natalia, i miei genitori e Luca, "è stato solo un sogno" mi dico mentalmente, scoppio a piangere mentre Natalia dice

"Sono qua ok? Calmati" ma io non c'è la faccio, è stato tutto così reale che mi ha spezzato.

L'abbraccio per poi alzarmi e abbracciare i miei e poi in fine il mio amore.

Vado verso di lui e l'abbraccio stretto a me annusando il suo profumo.

"Bimba" dice e io alzo la testa e lo bacio, quanto mi sono mancate queste labbra, per me e come se fossero diventate ossigeno infatti mi calmano e quando ci stacchiamo dico

"Stai bene?" e lui annuisce e mi giro rivolgendomi ai miei genitori e a Natalia che annuiscono, faccio un respiro profondo e dico

"Ho bisogno di sedermi" e Luca mi prende a mo di sposa per poi posarmi nel divano.

Si mettono tutti intorno a me in cerca di una spiegazione, ma io scuoto la testa e dico

"Come mai siete tutti cui?"

"Ci eravamo addormentate e mi sono svegliata di scatto quando ho sentito le tue urla, cercavo di svegliarti, ma nulla, poi hai nominato i tuoi genitori e Luca cosi li ho chiamati e sono venuti subito" dice Natalia piangendo con gli occhi rossi dal pianto.

Prendo un respiro profondo e dico

"Non voglio andare più a scuola"

"Cosa?" dicono i miei

"Non voglio più andarci" dico

"Il motivo?" dice mio padre, ma io non rispondo, ma mi alzo solo dal divano per salire sopra e chiudermi in camera mia, ma mi si piazza Luca davanti che dice

"Piccola"

"Voglio stare da sola, ho bisogno di stare sola e di riflettere" dico, ma lui non è convinto di farmi passare così dico

"Per favore"  fa un respiro profondo e si sposta mentre io salgo le scale correndo per stare un po' di tempo da sola, sennò impazzirò oppure sono già impazzita? Non lo so nemmeno io.

Il fratello della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora