Pagina 18 "mi sentí ma non mi rispose"

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Per circa due settimane la mia vita andó avanti mangiando yogurt o omogenizzati, e ogni 2 giorni Tom me ne portava un po' di riversi tipi dato che non mi piaceva tanto uscire con quel labbro gonfio.
Giá all'11esimo giorno stavo nettamente meglio e inizia a uscire e mangiare normalmente, e per "inaugurare" Tom mi invitó ad un pranzo in un suo ristorante preferito e, essendo che era sul tetto, tutti ci potevano vedere, non mancarono i paparazzi che pubblicarono le foto come se fossimo una coppia
T: "se ti danno fastidio andiamo a prepararci qualcosa a casa mia"
H: "pfff...ma no" risi
E il pranzo andó per il meglio
T: "mi hanno chiesto di aggiungerti al gruppo del film di Spider-Man"
H: "sarebbe?" Dissi un po' ' ridendo
T: "ogni volta che si fa un gruppo con attori diversi la Marvel studios ha questa "tradizione" di fare un gruppo whatsapp e mi hanno chiesto di aggiungerti dato che ero l'unico ad avere il tuo numero, ti va?"
Ovviamente accettai ed ero un sacco gasata, mi sentivo importante sapere che avevo il numero di telefono di attori importantissimi a livello mondiale.
Effettivamente era da un po' che non stavo su whatsapp e mi ritrovai con un sacco di messaggi non letti, oltre alle mie amiche anche payton mi aveva scritto e neanche tanto tempo fa, giusto 2 giorni prima: "ei Hella, da quanto tempo che non ci vediamo dall'ultima volta! Sabato prossimo io e i miei amici andiamo in discoteca, ti va di venire con noi? P.s. Kevin chiede di Shara"
Risposi che ci sarei stata e leggendo l'ultima frase sorrisi
T: "che c'è che ti fa ridere?"
Mi fermai di colpi e feci cadere il telefono vicino a lui, Tom gentilmente me lo prese e quando lo alzó vide la chat con Payton, ero sicura che non avesse avuto il tempo di aver letto il messaggio perché furtivamente gli presi subito il telefono di mano, ma ero sicura che avesse letto con chi stavo chattando, lo capí perché per tutto il tempo non mi parló e fece anche un po' l'antipatico.
Dopo 2 minuti dall'accaduto lui si alzò aiutandosi posando con forza le mani sul tavolino dove stavamo mangiando, spaventandomi e facendo girare tutte le persone attorno a noi, era chiaramente incazzato, anche se mi aveva promesso che non avrebbe più fatto così.
Dopo aver pagato lo vidi che cominciò ad uscire senza nemmeno avvisarmi, perciò lo seguí.
H: "posso sapere che cos'hai di nuovo? Continuo a non capire perché c'è l'hai tanto con lui, nemmeno lo conosci"
Tom mi sentí ma non mi rispose, lui sa quanto mi da fastidio
H: "SAPPI CHE SABATO IO CI ESCO CON LUI" gli Urali e poi andai via, quando gli dissi la frase lui di fermó e mi guardò triste, aveva quasi le lacrime agli occhi e aspetto fermo sul marciapiede finché io girai la stradina e non mi vidde più.

Adesso ne comincio una e se riesco la pubblico, forse poi entro sta sera ne pubblico ancora una seconda ma non so, oltre allo studio in questi giorni mi sto facendo una maratona di film della Marvel perciò non pubblico più la sera

La colpa del mio talento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora