10~Giornata strana

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-In chiamata aveva notato un comportamento strano da parte sua?-
-No..era sempre la solita Elvira..-
Così non si va avanti con le indagini..niente di sospetto, la ragazza si comportava come tutti i giorni.. abbiamo pochissime informazioni.
Non sapendo dove sbattere la testa e decisi di alzarmi, ma i miei movimenti furono interrotti da Levi.
-Secondo lei..- si rivolse all'amica della vittima.
-Chi è stato ad uccidere la sua amica?- chiese senza tanti giri di parole.
La ragazza lo guardò con dei leggeri occhi lucidi,per poi rispondergli: -Suo padre...ma sono convita che ci sia tutta la famiglia coinvolta!- disse alzandosi in piedi stringendo i pugni.
-La famiglia?- chiesi.
-Si! Loro non apprezzavano che girasse voce che loro figlia era un "sgualdrina" che tradiva il suo futuro marito..una volta ho sentito le sorelle dire a sotto voce che si volevano liberare di lei-
-Non credo che sia un buon movente per uccidere la propria figlia- dissi.
-Lei mi deve credere agente, sono sicurissima che la famiglia è colpevole!-
-Approfondiremo questa questione- dissi alzandomi per andare verso la porta.
-Grazie mille agenti!- disse aprendo la porta.
Appena uscimmo dalla porta Levi mi mise la mano sulla spalla.
-Bhe, non abbiamo trovato molte informazioni,ma almeno abbiamo dei sospetti no?-
Non gli risposi,avevo un dubbio in testa..come stava riuscendo a mettermi la mano sulla spalla se era alto e un tappo..ma poi,stiamo camminando..
Guardai giù, e lo vidi che stava camminando in punta di piedi.
Questa volta provai a trattenermi..fallendo miseramente -Come fai!?- chiesi ridendo.
-Non dirmi che non ti sei mai messo in punta di piedi- mi disse incrociando le braccia, e tornando alla sua normale altezza.
-Si, ma coma cavolo fai a camminarci?-
-Abitudine- disse scrollando le spalle.
-Abbiamo finito per oggi?- chiesi.
-Si..diciamo di sì-
-AH AH! ora andiamo un po' in giro!- dissi prendendolo per mano e correndo verso la macchina.
-Questo è sequestro di persona!- urlò intanto che provava a non inciampare e cercando anche di starmi dietro.
-Si forse,ma oggi è la vigilia di Natale e del tuo compleanno,quindi credo che la legge lascerà questo ostaggio al suo rapitore!-
-Non funziona così!-
Arrivati alla macchina mi fermai,e Levi mi diede un leggero pugno sul braccio.
-Mi hai tirato troppo forte!- ahh sembrava di nuovo un bambino imbronciato..
-Scusa scusa, ero solo gioioso...dovresti esserlo anche tu-
-No- disse secco.
Mi misi un po' a ridere -Bellissimo quel "No" lo hai detto in un modo stupendo!-
-Se lo dici tu..-
-A parte questo,dove ti va di andare?-
-Bho non lo so..sicuro non per negozi-
-Ok facciamo così, ho guardato un po' in giro in questi giorni..e ho visto un posto carino,però lo vedrai per strada d'accordo?-
-Non ho capito un cazzo,ma dico ok-
-Grande! Dai sali- dissi indicando con la testa l'auto.

-Sono venti minuti che siamo in giro..dove cavolo mi stai portando?-
-Te l'ho detto, in un posto carino-
Lo vidi mettersi comodo e incrociare le braccia -Io sto ancora pensando che mi vuoi rapire..-
Ridacchiai -Oh no,l'ha scoperto..stacca stacca!-
All'improvviso lo sentì ridere -Fottiti-
-Che bello hai riso! non ti si sente spesso- dissi sorridendo.
-Sono passati quanti giorni?..quattro? Come fai a dire che non mi si sente spesso?- non lo disse con arroganza, ma lo disse con un fare ironico.
-Quattro giorni sono quasi sufficienti a capire un po' il carattere di una persona-
-Comunque è strano..ci siamo conosciuti e subito ci hanno buttato in un caso dove siamo solo noi, nella stessa stanza..e letto..e ora stiamo andando in questo "posticino carino"-
-Si,in effetti è una cosa un po' bizzarra..però è un buon modo per conoscerci-
-Convinto tu..-
-Ti posso fare alcune domande?-
-Perché fai domande sempre in macchina??- aveva un po' ragione..
-Perché si-
-Ve bene dai..-
-Cosa volevi fare da piccolo?- così a caso...
-Il dottore..però come vedi ho fatto tutt'altro,ma dettagli..tu?-
-Ok,non ridere..io volevo fare il gelataio-
Lo sentì ridere sotto i baffi -Ora mi è venuta voglia di gelato-
-Vaffanculo..- dissi ridendo.
-Va bene,scusa..gelataio-
-Faccio finta di niente..comunque,che lavoro facevano i tuoi genitori?-
-Mhh..- disse pensandoci -Mio padre non lo so..invece mia madre lavorava per una associazione,ma non so di cosa si trattasse-
-Lavorava? Non ci lavora più?- sono troppo curioso..è un mio maledetto difetto..
-S-si..più o meno..-
-E ora che lavoro fa?-
-Oh,ma tutte ste domande? Sembriamo in un libro di uno scrittore che non sa come far conoscere i personaggi ,e quindi si fanno domande a vicenda così a caso.. solo perché la trama lo richiede-
Risi tantissimo -Sei consapevole che dicendo questa cosa hai rotto la quarta parete?-
-In teoria..l'ha rotta lo scrittore..ma notando questa cosa stiamo rompendo sia la quinta e la sensata parete..OK! Non ci capisco più niente-
-Idem,comunque scusa..non ti volevo dare pressione con le mie domande-
-Non fa niente tranquillo-

Dopo venti minuti di viaggio arrivammo a destinazione.
-Un ristorante?- disse guardando la locandina e slacciandosi la cintura di sicurezza.
-Eh si! Ho visto molte recensioni che dicono che si mangia molto bene-
-Vedremo..-

Dopo aver preso un tavolo e dopo aver ordinato, decisi di andare in bagno:E li,vidi il padre di Elvira.
Ho due opzioni..o non entro..o entro.
Io non ci volevo entrare,ma purtroppo il mio bisogno era più importate.
Entrai: Fa che non mi noti,fa che non mi noti..e..mi ha notato..MA PORC!
-Agente Erwin! Che piacere vederla e buona vigilia di Natale!-
-Grazie,anche a lei..sono felice anch'io di vederla- non è vero mai..
-È qui con il suo compagno..Levi? Giusto?-
-Si,sono con lui..lei? Perché è qui?-
-Sono qui con mia moglie..sa,per togliere un po' di tristezza per la nostra perdita- A me non sembra così triste..
-Capisco..- dissi aspettando che un maledetto bagno si liberasse, per porre fine a questo imbarazzo.
Finalmente dopo poco,uno dei tanti bagni occupati si aprì facendo uscire una persona.
-Vuole andare lei?- mi chiese.
-Oh no grazie..c'era prima lei,vada pure-
DIO GRAZIE!

-Come mai così tanto?- mi chiese Levi intanto che stava mangiando del pane.
-Era tutto occupato..e indovina chi ho incontrato?-
-Bho..-
-Il padre di Elvira-
-Seriamente?- disse posando il pane
-Si-
-Cazzo..-
-Si,in effetti mangiare nello stesso ristorante di uno dei tuoi sospettati non è tanto gradevole..-
-No,non è quello..guarda lì- disse indicando leggermente alla sua destra.
-No,ma davvero?- dissi vedendo la signora che vidi quella mattina.
-Eh si, c'è la fattona..e da quello che vedo,si sta facendo le "coccole" con il nostro sospettato..quindi è la moglie o una cosa del genere..-
-Mi ha detto che era qui con la moglie-
-Dilemma risolto..anche se mi sta dando fastidio che ci siano loro-

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