33~Arresto

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-ERWIN! ERWIIINN!- Mi girai sentendo la voce del mio compagno chiamarmi.
-Hai già fatto?- chiesi vedendolo venire dal corridoio verso di me.
-Si,mi hanno lasciato subito, te?-
-Idem- mi alzai per prenderlo per mano,ma quando ci provai lui si ritrasse quasi subito:
-O-okaaay...a-aspetta che non ci sono tanto abituato- rise nervosamente provando a nascondere il rossore.
-Se non vuoi basta che me lo dici-
-NO!- urlò goffamente -Ci-cioè,m-mi piace che tu mi prenda la mano..eh-
Sorrisi mettendogli una mano sui capelli -Va bene,basta che non urli,ci stanno guardando tutti- risi andando verso la porta.

-Possiamo andare dalla stronza?- mi chiese Levi.
-Non ci dobbiamo andare domani?-
-Si,ma voglio chiedere se ha visto i nostri documenti sul caso-
-E perchè chiederlo a lei?- fermai la macchina vedendo una mamma attraversare la strada con il passeggino.
-Ho l'impressione che quella lá ha rubato i documenti..-
Mi girai per guardarlo -Pensi che è stata lei? Ok stronza,ma non credo così..-
-Fidati di me Erwin,li avevi messi in macchina e dopo che è arrivata lei PUUF scomparsi...dai è palese-
Ci pensai qualche secondo.
-E va bene,chiamala e avvertila che stiamo arrivando-
-No,non l'avvisiamo-
-Cosa!? Levi non possiamo- iniziai a scaldarmi un poco.
-Se glielo diciamo sicuro li nasconderà,Erwin fidati!-.
-No Levi! NON POSSIAMO è contro il regolamento- lo guardai arrabbiato.
-OK OK...- alzò le mani e si appoggiò al finestrino:
-Dio..non ti scadare..- borbottò.
-Cosa?- chiesi -Niente- disse seccato.

Ci pensai allungo. Se andare o no.
Se ascoltavo Levi forse ci riuscivamo a prendere i documenti,ma se poi avremmo avuto una belle strigliata da capitano? Anzi,io solo una bella ramanzina..ma Levi una lettera di richiamo.
Me ne pentirò tantissimo. All'improvviso girai il volate da tutt'altro verso e presi un'altra strada.
Levi mi fissò per dei minuti. -In effetti non mi devo scaldare per le tue idee impovvise- dissi guardando la strada.
Lui sorrise:-Andiamo a riprenderci quei documenti-

Suonai il campanello.
-chi è?- sentì la voce della donna nel citofono.
-Siamo l'agente Erwin e l'agente Levi,siamo qui per un controllo di routine e per farle altre domande-
Sentì la voce della donna sobbalzare per un sencodo e poi ci aprì.
-Controllo di routine?- chiese Levi spalancando il cancelletto.
-È stata la prima cosa a venirmi in mente..- mi giustificai.

La donna ci aprì la porta e notai che era un poco agitata,proprio per la nostra improvviva visita.
-Salve-
-Salve agente Erwin! Prego entri- Aprì la porta e mi face passare..e per sfortuna di Levi,lei fece finta di non averlo visto e per poco non gli chiuse la porta in faccia. -OH scusi agente Luca..che sbadata che sono..proprio una sciocca..-
-S-si..non fa niente- disse Levi mordendosi la lingua per non insultarla in tutte le maniere conosciute.
-Le vado a fare del caffè agente Erwin?lei si metta pure qua- indicò un divano che più brutto di quello non esisteva:
Rosa con alcuni punti gialli e verdi con annesso pattern che faceva venire i brividi..
-Ti sei fatto male?- chiesi a Levi.
-Ho sbattuto il naso,ma niente di che Erwin-
Neanche il tempo di rispondergli che la porta si riaprì con una delle due figlie seguita da suo marito:
Stava per chiamare la madre ma all'istante di bloccò e ci salutò.
-Perchè ci sono degli sbirri amore?- chiese suo marito.
Levi tirò fuori dalla giacca il distintivo
-non siamo "sbirri" siamo del dipartimento corpo per vittime speciali,e siamo qui per fare altre domande-
Wow. Io ci ho messo quasi un mese per ricordarmi di che dipartimento ero.
Mi piace sapere che ha una buonissima memoria! Meglio così.

La coppia ci guardò per dei minuti con una faccia che non lasciava nessun idea di cosa stessero pensando.
-Bhe- si sbloccò la donna dal suo apparente trans -Cosa aveva mia sorella di così tanto "speciale"?- domandò con una goccia di disprezzo che all'inizio di tutto questo non aveva minimamente accennato..
-Noi ci occupiamo di omicidi nel campo sessuale,sua sorella è stata stuprata e poi uccisa,come ben sa- le ricordai con molta calma.
-Voi vi siete sempre presentati come poliziotti non come...corpo dipartimenti del minchia o come si chiama!- si iniziò a scaldare: -Ci hanno presentato così e noi abbiamo preferito fare lo stesso,però adesso dobbiamo fare delle domande che i normale "Sbirri" non possono fare nei riguardi della vittima- aggiunse Levi.
-Ma non potete prendere le impronte e capire l'assassino o cose così?- domandò quell'idiota del marito..
-No,perché non c'è ne sono. Sotto le unghie di Elvira c'è del DNA,ma non è completamente decifrabile,per questo motivo abbiamo preso alcuni dei vostri campioni per paragonarli- finito il mio piccolo spieghino mi beccai un calcio da Levi..era il suo strano modo di dirmi:Stai dicendo troppo coglione.
-Comunque adesso vi dobbiamo fare altre domande..- provò il mio partner a cambiare discorso.

"Quanto lungo questo caffè?.." pensai vedendo l'ora.. sicuramente la madre era dietro la porta che sentiva come rispondeva la figlia alle nostre domande. Mente i due rispondevano ad altre domande feci un segno a Levi di andare a controllare di là: -Mi sapete dire dov'è il bagno?- chiese Levi
-Salga le scale a destra,è la prima porta-
-Grazie..- disse alzandosi.

Appena il mio partner salì le scale la donna entrò finalmente in salotto.
C'è cascata in pieno. Stando qui con me da la possibilità di far girare Levi per casa e notando anche com'è arriva avevo ragione che era lì dietro a guardare,non ha neanche il caffè in mano..

-Erwin!- sentì dal piano di sopra.
Tutti ci girammo verso le scale:-Erwin vieni qua- mi chiamò di nuovo. Io in fretta e furia salì seguito a ruota dai tre.
-Dimmi Levi- appena girai l'angolo della scala vidi Levi appoggiato allo stipite della porta di una camera da letto: -Guarda cosa ho trovato-
Vidi non solo i miei documenti,ma anche dentro ad un cassetto una pistola,con annessi colpi, e delle ciocche di capelli..
-VOI NON POTETE- Urlarono le due donne quasi in coro.
-Di chi è la stanza?- chiesi.
-Non vi importa!- urlò la donna che Levi odiava.
-Io non vedo nessun porto d'armi quà in giro..- cercò il mio partner.
-E io noto che quelli sono i nostri documenti- dissi prendendo i fogli e leggendo la mia schifosa e orribile scrittura.
Le tre persone davanti a noi erano totalmente impetrite.
-Levi-
-Ok..- sospirò quasi felice prendendo le manette dalla tasca della cintura.
Si avvicinò alla donna e le prese i polsi:
-COSA FA BASTARDO!?-
-La dichiaro in arresto,per furto di documenti ad un pubblico ufficio;Probabile possesso di un'arma non dichiarata ed infine oltraccio a pubblico ufficiale..quest'ultima se la poteva pure risparmiare.
Ha diritto di rimanere in silenzio,tutto quello che farà e dirà sarà usato contro di lei in tribunale. Ha diritto di un avvocato,e se non se n'è può permettere uno sarà fornito direttamente dallo stato-
Sentivo un poco di gioia nelle frasi di Levi..ho questa piccola impressione..

Mentre lui la portava via era seguito dalle urla della coppia,mentre io prendevo quello che avevamo trovato.

-Entri forza- Aprì la portiera.
-VOI NON POTETE-
-Ohoh eccome se possiamo- sorrise Levi salendo in macchina.
-Com'è stato il tuo primo arresto?- chiesi dandogli le buste di plastica con dentro le prove.
-Sai,molto divertente-
-VAFFANCULO STRONZO!-urlò la donna da dietro.
-Se continua aumeta solo la pena signora-
-FOTTITI PURE TU- A bhe..
-Dai,portiamo questa qui alla centrale-

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