23~Cadavere

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-Come mai così pensieroso di prima mattina?-
-Non ho niente da mettere.. - disse sbuffando.
-Cosa?! Hai occupato tre posti dell'armadio e non hai niente da mettere?-
Levi si girò verso di me:-Innanzitutto,la terza parte dell'armadio è stata occupata un pochino dai miei calzini e tutta l'altra dalle tue cose,e anche tu hai un'altri due ripiani, due a me e due a te-
-Tu ne hai tre- dissi indicando l'armadio aperto.
-Sai contare? Qui ci sono le maglie e pantaloni- disse aprendo l'anta.
-E qui i giubbotti e l'intimo- disse ripetendo l'azione fatta prima.
-E QUI ci sono le tue maglie e pantaloni- si mosse un po' a sinistra per aprire le altre ante dell'armadio.
-QUI il tuo intimo e i tuoi giubbotti- si avvicinò all'ultima anta ancora chiusa:
-E indovina? QUI che è la terza, i miei calzini e le TUE canottiere e i tuoi calzini...e se la matematica fatta alle elementari non si sbaglia, io ne ho tre emmezzo e tu ne hai tre emmezzo..uguali dalle stesse parti-
-Ok,ammetto che hai ragione tu..- dissi grattandomi la nuca.
-Bene,ora ritorniamo al problema originale: Cosa mi metto??-
divertito dissi:-Vuoi che ti aiuto?-
Levi fece "Si" con la testa e subito iniziammo a prendere dei vestiti per vedere come gli stavano addosso.

-Questo ti piace?- chiesi sedendomi sul letto ormai stanco da tutti i vestiti provati.
-Mhh..Si! Questo jeans nero con il maglione bianco mi piace!- disse mettendo apposto tutti gli altri vestiti buttati per la stanza.
-Finalmente!..non ho mai fatto una cosa del genere con le mie ex ragazze..quasi pensavo che rimanevo qui fino a domani-
-Esagerato- si fermò per guardarmi un po' male.
-Dai vestiti in fretta che dobbiamo andare che ci aspettano-
-È la cosa che odio di più fare in questo lavoro..-
-Perchè? Non ti piace?- chiesi ingenuamente.
Il mio partner si girò:- Perché? A te piace guardare il corpo di gente morta?..no,s'è così devi vedere uno bravo-
La presi immediatamente sul ridere!
-Haha..hai ragione anche tu in effetti!-


Appena entrammo nella stanza dell'obitorio,mi si gelò il sangue appena vidi il corpo della nostra vittima disteso su quel tavolino coperto da un telo..
-Dio mio..- sussurrò il mio partner.
-Levi,se non te la senti puoi uscire..- Gli dissi mettendogli una mando sulla spalla.
-No no..tranquillo-
-Salve signori- Disse il medico legale intanto che apriva la porta.
-Siete qui per vedere il corpo della signora Elvira giusto?-
-Si signore-
Non appena dissi quella frase,il telo che era sopra il corpo fú levato e vidi quella povera ragazza senza vita.
-Come potete vedere- disse mettendosi i guanti: -La ragazza è morta per colpa del taglio alla gola,morendo dissanguata,..l'ora del decesso è intorno alle 16:43,ma quando fú violentata lei era già morta.
Tra le unghie della vitta abbiamo trovato moltissima terra,quindi ha provato a fare resistenza e non solo,sulle braccia,ma soprattutto sulle gambe ci sono moltissimi segni e alcuni lividi- intanto che il medico parlava e ci faceva vedere dove erano queste cose sul corpo,io e Levi lo guardavamo allibiti.
Il mio occhio ricadeva sempre su quel viso...
Un viso senza più un'espressione,con lo sguardo spento rivolto nel vuoto.
Fermo,quasi congelato dal tempo..
Quelle guance biancastre macchiate da piccole chiazze di sangue secco che vanno fino a quel lungo taglio sulla gola..
Mi da altamente i brividi!
-Sui vestiti della vittima ci sono ovviamente un sacco di impronte..ma una cosa molto interessante è che,sulla scarpa della vittima e sulla guancia destra il sangue non è il suo-
Spalancai gli occhi! Finalmente un'altra pista!
-E di chi è il sangue?- chiese Levi.
-Lo abbiamo analizzato,e il DNA corrisponde al signor Ugo Ancillotti-
Bingo! -Quindi il sangue sui vestiti del Signor Ancillotti era il suo?- chiesi,speranzoso di avere la risposta che volevo.
-Sui vestiti di Ancillotti c'era sia il suo sangue sia quello della vittima-
Doppio Bingo.
-C'è qualcos'altro?- chiese Levi.
-Si,nella tasca interna del capotto abbiamo trovato questo ciondolo- disse tirando fuori da uno dei tanti cassetti metallici un sacchettino di plastica con dentro l'oggetto appena nominato.
-Ci sono delle impronte?-
-Abbiamo rivelato quelle di Elvira e quelle del padre- PERFETTO!
-E quelle dall'altro ciondolo che vi abbiamo portato?- chiesi.
L'uomo prese dallo stesso cassetto un'altra busta: -Qui ci sono solo le impronte del ragazzo e della madre-
Madonna che cosa complicata..
Non ci capisco più niente.
-È tutto per ora?-
-Per adesso si-
-Grazie mille dottore- dissi strigendogli la mano.
-Se ci saranno altre cose ve lo faremo sapere-

Uscimmo da quella stanza e ci misimo a camminare nel corridoio:
-Tu ci capisci qualcosa..?- chiesi passandomi una mano tra i capelli.
-Io ho solo il sospetto che la famiglia e il ragazzo si sono messi d'accordo per ucciderla..ho questa impressione-
-Lo penso anch'io.. ed è il momento di prendere Ugo,abbiamo le prove che il sangue che aveva è di Elvira,quindi possiamo già agire!-
-Intanto che tu decidi quando,io vado a chiedere il mandato di perquisizione per casa sua- disse allontanandosi e prendendo un'altro corridoio.

Speriamo che ce lo diano subito,perché se arrestiamo Ugo senza perquisire la casa la madre o qualcun'altro può sbarazzarsi di probabili prove..
Sospirai chiudendo gli occhi: purtroppo rividi quel povero viso..
Ancora si poteva leggere la paura che aveva.
Chissà quale era il suo ultimo pensiero?
La sua ultima parola?
L'ultima cosa che ha visto..?
Mi fanno venire i brividi queste cose!
Per non parlare che ogni volta che mi dicono che hanno trovato un corpo penso sempre:"Fa che non sia un mio caro.." o soltanto quando li vedo:"E se li ci fosse una persona a qui voglio bene?.."
È la parte che odio di più.
Il pensiero che io stia scherzando con una persona,e che il giorno dopo scopro che è morta...mi uccide!

-Hey! Non dirmi che sei morto?- mi chiese Levi attirando la mia attenzione.
Aprì gli occhi e lo vidi che mi stava guardando.
-Scusami,stavo pensando...cosa ti hanno detto?-
-Mi faranno sapere se il giudice accetterà la nostra richiesta-
-Perfetto- dissi prendendolo per una spalla e iniziando a camminare.
-Ti va di prendere un caffè?- chiesi sorridendogli.
Meglio che non penso più a queste cose.

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