Wooyoung's POV
Prima di andare a lavoro Hongjoong mi chiama al telefono, parlando i in realtà della serata della festa e dei giorni successivi
"Sei sicuro che vada tutto bene in sto periodo?" mi domanda con tono preouccupato e subito non comprendo a cosa si riferisca in particolare
"Penso proprio di sì, sto facendo le prove di lavoro nella scuola e mi trovo bene. Perché?" rispondo a mia volta con un quesito ed immagino stia scegliendo le parole da dirmi, dato che impieghi un attimo prima di riprendere il discorso
"Alla festa eri pallido e mi hai solo detto che eri stanco. Ci ho creduto. Ma ogni volta che ti vedo da una settimana a questa parte mi sembri indebolito. Mangi abbastanza? Stai... Esagerando con le pastiglie?" abbassa il tono di voce e sospiro
"Non sapevo fossi mia madre. Anzi, la maggior parte delle volte ci tieni di più tu a me, che a lei. Grazie del pensiero, ma sto bene davvero. Mangio normale, non esagero perché di recente non ho motivo di farlo molto, ed in generale sono abbastanza felice. Contento ora? So che lo studio ti aspetta ed abbiamo una giornata davanti. Ora vado ok? Non penare per niente. Se ho dei problemi, ti avvertirò, va bene?" provo a liquidarlo e per fortuna mi ascolta
"Mi fiderò ancora. Non avresti ragione di nascondermi qualcosa che ti fa soffrire. Allora ci sentiamo Woo, ricordati che tu voglio bene e per qualsiasi cosa sono disponibile" conclude e dopo che lo saluto ringraziandolo della gentilezza, inizio il lavoroSan's POV
A castello le acque sono agitate. Non prevedo nulla di buono e preferisco non entrare nei dettagli ora che sono arrivato a casa di Wooyoung, dato che ho aspettato che venisse sera. Lo osservo entrare in camera e faccio un piccolo sorriso, per poi notare che la boccetta che gli avevo lasciato non è stata usata.
"Ciao San, siediti pure. Spero che tu mantenga la promessa e che sia venuto per spiegarmi le ferite di ieri" mi dice appena mi siedo di fianco a lui sul letto ed annuisco
"Però prima posso chiederti io qualcosa? Come ti senti rispetto ieri? Ancora debole?" lo noto sorpreso, forse perché non si aspettava che mi importasse
"Leggermente sì, ma nulla di grave. Ti ho aiutato e ne è valsa la pena" afferma sorridendo e Scuoto la testa sospirando
"La boccetta con il mio sangue... Perché non la hai usata? Ti ho lasciato il biglietto, so che ne avresti avuto bisogno perché ho bevuto troppo questa volta" sussurro e distoglie lo sguardo, indirizzato ora alla bottiglia
"Non che non ne avessi bisogno, ma... Mi fa impressione il sangue. Da solo non potevo usarla" mi risponde semplice e capisco ciò che intende. In effetti glielo ho sempre fatto deglutire io.
"Ok, chiudi gli occhi. Fallo e basta" affermo rápido e dopo un secondo di confusione, obbedisce. A questo punto gli tocco le labbra con un dito perché le apra, e così fa, dandomi la possibilità di fargli bere il contenuto della boccetta senza che lo veda. Appena ho finito gli faccio riaprire gli occhi
"Grazie... Devo dire che il tuo potere curativo è molto superiore a quello delle mie pastiglie..." questa sua confessione mi spaventa un po', ma evito di indagare, non ho la testa per farlo per ora "Ma non indugiare oltre. Cosa è successo? Chi ti ha ridotto in quello stato?" insiste giustamente e sospiro ancora, guardandolo"Come già ti avevo anticipato, sono in principe. Come tale, sono anche il capo dell'esercito in caso di scontri. Ieri ne è avvenuto uno non previsto, una imboscata a sorpresa di vampiri nemici, che secondo mio padre può essere considerata una dichiarazione di guerra. Non eravamo pronti, quindi ci hanno ridotto in maniera simile a come hai visto me, ma alla fine abbiamo avuto la meglio noi lo stesso. Temo che non cambierà idea, e se la guerra scoppia, sarà dura. Tutto qui" finisco e si avvicina a me, prendendomi la mano. Lo fisso stupito ma non dico niente, curioso di cosa voglia fare o dire.
"Che durata avrà la battaglia secondo te?" mi fissa a sua volta con una espressione che non riesco a decifrare
"Probabilmente non meno di una settimana. Sarai fortunato, magari non sopravvivo e non avrai più un vampiro tra i piedi che ti vuole mordere. O almeno ti sbarazzerai di me per 7 giorni minimo" commento sarcastico ma lui rimane serio
"Ho capito... E... Se avessi bisogno di te?" mi domanda sussurrando ed io Spalanco gli occhi"E per cosa scusa?" sempre più perplesso cerco di capire cosa gli passi per la testa, ma non credo sia possibile
"Niente, lascia stare, è meglio. Dimenticalo. Spero che vada bene, non ci siano morti" subito dice per cambiare discorso, e dato che ancora sono stanco da ieri, non ho forza di obbiettare
"Anche io lo spero. Beh allora... Io vado. Ho alcune cose da sbrigare se non ti dispiace" dichiaro a bassa voce e lui nega con la testa
"È stato un giorno lungo, vai pure. Buona fortuna..." bisbiglia mettendosi sotto le coperte e sorrido, sentendo però che qualcosa non va
"Mi auguro che non sia un addio. Arrivederci Wooyoung" dico soltanto lasciando la sua abitazioneNota della autrice
Le cose un pochetto si stanno già complicando :D
Also, mi sa che non ce la farò mai a pubblicare con frequenza normale, non ci salto fuori con la maturità ma ho mille idee :')
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Pain or pleasure? (Woosan)
FanfictionWooyoung si trova ad una festa organizzata dalla sua scuola per la fine dell'anno e celebrare la laurea di tanti studenti, lui compreso. Quello che non sa e che lo cambierà, è che sarà presente uno sconosciuto, un infiltrato, non umano. Scoprirà anc...