**Prima di iniziare con il capitolo ho solo un richiesta: NON lasciate commenti volgari, offensivi, irrispettosi e di cattivo gusto. Troppo spesso qua su wattpad leggo delle cose aberranti e se dovessi trovare troppi commenti che non mi piacciono eliminerò la storia.**
Vi lascio al capitolo:
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otto anni dopo.
"Buongiorno, Carrie!" Louis saluta la giovane universitaria dietro al bancone mentre entra nel piccolo negozio dell'ospedale.
"Ehi, dottor T!" Carrie ricambia il saluto calorosamente. "È bello vederti."
"Anche per me." Sorride Louis, appoggiandosi alla bancone. "Come stai oggi?"
"Sto bene. E' sempre tutto uguale." Carrie alza un po' le spalle.
"Ti capisco." Annuisce, emettendo un leggero sospiro. "E come sta tua madre?"
"Sta davvero bene, grazie." Sorride Carrie. "Mi chiede di te e mi dice sempre di dirti di smettere di lavorare così tanto."
Louis ride un po', scuotendo la testa. La scorsa primavera, ha incontrato Carrie quando ha curato sua madre da gravi episodi epilettici con una lobectomia temporale. Ma con una condizione così grave, sua madre non poteva più lavorare più di tanto e Carrie non aveva un lavoro. Louis era molto dispiaciuto per loro, quindi ha usato qualche sua conoscenza per darle un posto nel piccolo negozio di souvenir dell'ospedale. In questo modo può aiutare sua madre mentre finisce la scuola.
"Giornata morta anche qui?" Louis guarda brevemente il piccolo negozio, notando solo una famiglia che prende dei fiori e un uomo anziano che cerca tra i palloncini con la scritta 'riprenditi presto'.
Louis è qui dalle sei di stamattina per una rapida procedura ambulatoriale, ma una volta finito, si è reso conto che aveva un po' di tempo da ammazzare. Un sacco di tempo in effetti, perché quando ha controllato la tabella in reparto è stato sorpreso di scoprire che non ha un solo intervento in programma per oggi. Il che è strano perché di solito ne è sommerso ed è costretto a saltare da una sala operatoria all'altra, ma non oggi. È una giornata morta e Louis odia le giornate morte. Tutti sanno che non succede mai niente di buono in una giornata morta. Significa praticamente cercare problemi.
"Sì, anche qui, ma probabilmente si riempirà verso l'ora di pranzo." Dice Carrie, alzando le spalle.
Louis annuisce, ancora appoggiato al bancone, senza fretta. "Vedo che hai già iniziato a decorare per Natale qui, anche se è appena novembre."
"È un negozio di souvenir e regali, dobbiamo essere festosi, Dottor T. In più le decorazioni mettono le persone di buon umore." Spiega Carrie con un sorriso. "Allora a cosa devo il piacere di vederti qui oggi?"
"Sono qui per il mio premio, lo sai." Risponde Louis con fare ovvio. "Questo negozio ha le caramelle migliori di tutto l'ospedale, è un dato di fatto."
"Lo dici ogni volta, ma ancora non capisco come possa essere vero. E la mensa?"
"Ma è vero!" Si difende Louis, sporgendosi dal bancone per sussurrare. "Non l'hai sentito da me, ma la mensa è una merda-totalmente una merda.Almeno per quanto riguarda il reparto caramelle. "
Il negozio di souvenir è l'unico posto nell'ospedale dove può trovare non solo le Skittles originali, ma anche quelle ai frutti tropicali e quelle ai frutti di bosco e quelle aspre e anche quelle Brightside, le più recenti. E a Louis piace variare il tipo di Skittles che mangia, per rompere la monotonia e tutto il resto. Sì, sono un po' troppo care, come tutto in ospedale, ma può pagarle con il codice sul suo badge, quindi è conveniente, e Louis ne approfitta.
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All we can do is keep breathing-Italian translation
Fanfiction"Harry, mi-mi dispiace così tanto ..." balbetta Louis, cercando di mantenere la sua voce ferma e uniforme, per provare a sembrare forte, ma con Harry che lo guarda in quel modo, come se potesse leggergli l'anima, è così difficile, quasi impossibile...