slytherin love

3

quella notte i tuoni sembravano pronti a spaccare il terreno mentre nel dormitorio dei tassorosso si svolgeva la festa.

era la sala comune più bella delle quattro, era su due piani ed era accogliente.

l'alcool aveva fatto effetto su tutti, e mentre kylie ballava, scorse il suo migliore amico avvinghiato alla piccola potter, che aveva le mani fra i suoi capelli.

si sentì cingere i fianchi, e riconobbe subito quel tocco.

si voltò, incontrando quegli occhi scuri in cui vide tanta paura.

"non respingermi" le sussurrò all'orecchio, accarezzandole la schiena scoperta.

indossava un abito verde in raso regalato da narcissa, sembrò piacere molto a tom.

"possiamo provare ad andare d'accordo?" chiese lui mentre ballavano lentamente, con gli occhi di molti puntati addosso.

"hai la tua possibilità, riddle, vedi di sfruttarla al meglio" gli rispose lei.

ballarono tutta la sera e scherzarono con gli altri, fino a quando tom non vide kylie ranicchiarsi sul divano, evidentemente stanca, così decise di portarla in camera sua.

la poggiò sul letto, le tolse le scarpe e, nel mentre che si sfilava la camicia, riflettè se doveva spogliarla o meno.

fu la ragazza a svegliarsi e a togliersi il vestito, mettendosi poi sotto le coperte, seguita da lui.

la abbracciò come a volerla proteggere, sentiva che era quella giusta, che nonostante tutto non l'aveva mai deriso nonostante fosse un po' troppo taciturno.

la mattina seguente, kylie si svegliò avvolta da due braccia che l'avevano stretta tutta la notte.

tom dormiva ancora, i capelli neri scompigliati, la bocca semi aperta e il respiro regolare.

adesso che gli aveva dato una possibilità, cosa erano diventati?

il ragazzo si sveglio lentamente, stringendo a sè la ragazza, lasciandole un bacio sulla spalla.

"buongiorno" sussurrò lui.

"giorno" rispose lei.

"so a cosa stai pensando, e la risposta è si" disse lui, facendole ricordare come potesse leggere nella mente.

questo le avrebbe impedito categoricamente di mentirgli, ma in quel momento non le interessò chissà quanto, erano ufficialmente fidanzati.

"mi lascerò amare solo se lo farai anche tu" disse la ragazza, spostando una ciocca di capelli a quello che era appena diventato il suo fidanzato.

"voglio che tu sappia, ora e per sempre, che qualunque strada io prenda, tu per me sarai sempre al primo posto" disse lui.

lei in risposta sorrise, lasciandosi coccolare da lui.

a lezione c'erano tutti, chi più ben messo e chi sembrava uno zombie.

lumacorno era già in classe ad attenderli tutti, sorridente come sempre.

"amortentia" scrisse alla lavagna.

"qualcuno sa dirmi cos'è?" chiese il professore.

le mani di hermione e kylie scattarono in aria allo stesso momento.

kylie sorrise, pronta a battersi per poter far prendere punti alla sua casa.

"non vorrà far spiccare parola a una sanguemarcio, professore" disse tom.

kylie si voltò piano verso di lui, "non ti permettere" disse lei.

anche i genitori di draco e sua madre la pensavano così, mentre lei e draco erano pieni di amici nati babbani e mezzosangue, più che altro draco, dato che la maggior parte delle persone avevano paura di lei.

lumacorno diede la parola a kylie, che però disse seccamente di non ricordarsi più di che cosa si trattasse, dando parola a hermione, che le sorrise.

"è il filtro d'amore più potente al mondo..." cominciò senza fermarsi per 5 minuti.

lumacorno diede 20 punti a grifondoro, chiedendo a ogni alunno di annusare la pozione dal grande calderone.

kylie, sicura di non sentire niente, si avvicinò, sbarrando gli occhi appena sentì quel profumo.

"signorina lestrange e signor riddle, volete dirci cosa sentite?" chiese il professore.

"miele, rose e cioccolato" disse guardando la ragazza, sapendo che fosse il suo profumo.

fu il suo turno, "pioggia, menta e liquirizia" ammise lei, diventando paonazza sentendo draco ridacchiare insieme ai suoi amici.

pansy le fece l'occhiolino, astoria sventolava un foglio insieme a blaise con le iniziali sue e di tom, mentre draco e i fratelli la guardavano sorridenti.

il golden trio le sorrise mentre lei si risiedeva al suo posto, decisamente imbarazzata.