slytherin love

15

una mattina kylie si svegliò all'alba, trovando tom abbracciati a lei mentre dormiva beatamente.

si alzò, attenta a non svegliarlo, e si mise la vestaglia, uscendo a passeggiare per l'immenso giardino.

non l'aveva mai visitato, ma quella mattina si incantó alla vista delle more di gelso che pendevano dall'albero.

prese un cestino da sopra alla panchina e cominciò a raccogliere il frutto finché il cestino non fu pieno.

entrò in cucina dal retro, incontrando i due elfi domestici dobby e kreacher.

"signorina malfoy!" la salutò dobby felice, mentre kreacher fece un profondo inchino, devoto alla ragazza.

"ciao dobby, ciao kreacher, mi servirebbe il vostro aiuto per fare una crostata" disse lei, mentre i due elfi cominciarono a prendere lo stretto necessario.

dopo poco, la crostata fu pronta, e kylie disse a dobby e a kreacher di riposarsi e fare colazione, nel mentre lei salì a farsi una doccia.

si mise una gonna in jeans e un top nero con le maniche a tre quarti, indossò gli anfibi, mise due forcine per tenerle i ciuffi ribelli lontani dal viso e si truccó un po'.

apparecchió sul tavolo nella terrazza dalla camera da letto sua e di tom.

una tovaglia bianca con i bordi in pizzo, i piatti bianchi con dei disegni floreali, le posate in argento e i bicchieri in vetro.

aveva appena finito di versare il succo nei bicchieri quando sentì tom mugolare qualcosa nel sonno, segno che si stava svegliando.

kylie si sedette a fianco a lui sul bordo del morbido materasso e gli accarezzò il viso.

lui aprì gli occhi e sorrise, prendendola dai fianchi e facendola stendere su di lui.

"buongiorno piccola" disse con voce roca e impastata dal sonno.

"buongiorno my lord" rispose lei, ridacchiando poco dopo per la faccia contenta che aveva fatto tom.

si sedettero a tavola e, per la prima volta, tom si sentì senza pensieri, come se non dovesse pensare a nulla, solo alla sua futura moglie, che ora sedeva davanti a lui, sorridente.

era di buon cuore, dall'anima pura e lui non sapeva capacitarsi di come a volte la collera prendesse il sopravvento su di lei.

era innamorato, aveva messo quella ragazza al centro del suo mondo e per nessuna ragione se ne sarebbe privato.

intrecciò la sua mano, grande e mascolina con quella della ragazza, fine, piccola e delicata.

con la mano libera prese la forchetta e infilzó la crostata, portandone un pezzo alla bocca.

"è buonissima" disse lui.

kylie sorrise e si alzò per andarsi a sedere sulle sue gambe.

"oggi uscirai con le altre per scegliere l'abito, tua madre e narcissa si occuperanno del resto" disse sempre lui dopo un po'.

"ma tom, manca ancora qualche settimana al matrimonio" disse kylie confusa.

tom la guardò, alzò le ciglia e disse semplicemente: "ho anticipato le nozze, ci sposiamo la settimana prossima".

kylie spalancò talmente tanto la bocca che credette che la mascella le avrebbe toccato terra.

sette giorni e poi sarebbe diventata una riddle, una signora, una regina.

il pomeriggio arrivò in fretta e kylie, pansy, astoria, luna e cho uscirono per andare a diagon alley a comprare un abito da sposa.

entrarono in un negozio dalla vetrina invitante e kylie decise di provare qualche abito finché, al terzo tentativo, mentre si cambiava, sentì dei mormorii dal camerino a fianco.

"è la futura moglie di uno dei riddle, il maggiore mi pare, è pazzo completamente quello" disse una voce sottile.

"io penso che stiano veramente male insieme, lui troppo bello e lei troppo altezzosa" disse invece una voce più grossa, ma sempre femminile.

"nah, la trovo molto più bella di lui" rispose la prima voce.

kylie uscì dal camerino ma le sue amiche erano già davanti a quello delle due ragazze, che avevano delle espressioni confuse che ben presto si tramutarono in terrorizzate alla sua vista.

"chiedete scusa alla futura signora riddle" sibilò pansy.

"altrimenti vi giuro che sarete cruciate talmente tante volte che sarete voi stesse a supplicare pietà" aggiunse astoria.