slytherin love

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la mattina di natale era sempre stata magica sin dall'infanzia di kylie tranne per una cosa, la foto di famiglia.

draco, seduto su una poltrona, veniva accostato da narcissa e lucius, mentre lei, solamente da sua madre.

kylie si mise un abito a tubino verde, il suo colore preferito, con degli stivali neri col tacco.

andò a sedersi sulla poltrona e scattò due foto, una con la madre e una insieme alla famiglia malfoy.

poi, però, harry, arrivato poco prima, chiese di fare una foto tutti insieme.

kylie si mise sulle gambe di tom, seduto sulla poltrona, astoria vicina a draco, che non la degnò di uno sguardo, cedric, fred e george dietro, ron al fianco di blaise, mattheo e regulus piegati su un ginocchio, pansy e astoria sui braccioli e harry e rita seduti ai piedi della poltrona insieme a ginny e luna.

la foto sembrava indicare una vera e propria squadra, il cui capo era tom.

quest'ultimo coccolava di continuo la sua fidanzata, baciandola come a farle ricordare che da quel momento erano inseparabili.

dopo qualche giorno, tornarono a hogwarts, rendendosi conto che silente iniziava a sospettare di loro.

"sarei grato di avervi tutti nel mio ufficio" disse.

"cazzo" sussurrò mattheo prendendo la mano di luna.

"ragazzi, nessuno deve dire la benché minima parola su di noi" disse harry.

tutti annuirono e tom prese per mano la sua fidanzata, arrivando davanti all'ufficio.

"sorbetto al limone" disse pansy che, essendo un prefetto, conosceva meglio di tutti la parola d'ordine.

arrivati nell'ufficio, nessuno si sedette, rimasero tutti in piedi, un passo indietro da tom.

kylie scoccò un'occhiata a tom, come a chiedergli se preferisse averla accanto o dietro, e lui le strinse la mano, come a dirle che la voleva al suo fianco.

"ragazzi, vorrei sbagliarmi ma credo che non abbiate buoni propositi per voi e per il vostro gruppo" disse il preside scrutandoli attentamente dagli occhiali a mezzaluna.

"preside, credo che abbia frainteso, siamo solo dei ragazzi che hanno formato un solido gruppo" rispose tom.

silente sembrò innervosirsi.

"tom, per quanto mi dispiaccia ammetterlo, avrete i miei occhi puntati addosso in ogni singolo istante. potete andare" concluse amareggiato.

i ragazzi uscirono leggermente sollevati.

"non ha prove a nostro carico, ci basterà agire di notte con i mantelli dell'invisibilità" disse ginny.

"si. harry, prendi la mappa dei malandrini stanotte, ci tornerà utile. ci vediamo alle 23 nella stanza delle necessità, valuteremo nuove reclute" disse tom.

tutti si divisero per andare alle corrispettive lezioni.

la prima ora comprendeva pozioni con i tassorosso.

arrivati in classe, kylie vide theodore nott e adrian pucey guardare tom, per poi avvicinarsi timidamente.

"hei amico, cedric ci ha detto del vostro gruppo, vogliamo unirci" disse adrian.

"bene, alle 23 nella stanza delle necessità" li congedò tom.

"ho trovato il nome per il nostro gruppo" sussurrò lui sulle labbra di lei, che si era seduta sul banco con le gambe accavallate.

"i mangiamorte" disse eccitato.

"suona bene" ammise lei sorridente.

lui le diede un tenero bacio prima di farla scendere dal banco, avendo avvistato piton dalla porta dell'aula.

le ore passarono in fretta, e kylie si ritrovò nella sala comune di grifondoro con il suo gruppo.

harry li aveva convinti a rimanere lì, in quanto quel giorno i suoi compagni di casa erano in cortile oppure nelle rispettive camere.

d'un tratto però, mentre chiacchieravano sul loro piano, hermione fece il suo ingresso.

"kylie, devo parlarti" sussurrò.

la ragazza si alzò e la seguì qualche metro più distante dal gruppo.

"mi spieghi cosa diavolo ti è saltato in mente?" chiese hermione irritata, "non ti riconosco più, stai sempre con quelli là, non mi rivolgi più la parola, astoria e pansy ridono di me appena mi vedono" continuò.

"mi dispiace, hermione" riuscì a dire kylie prima di voltarsi e andare in camera sua con le lacrime agli occhi.