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REVISIONATO.

Note importanti

Caro lettore, prima che tu possa iniziare a leggere, vorrei informarti che, non sarà una storia semplice, lineare, dolce, anzi, apparirà cupa, struggente e soprattutto tossica.

Non voglio in nessun modo mettere in buona luce comportamenti simili, è una storia inventata e spero che la lettura non vi disturbi.

Piccolo appunto: Siamo al 6ª anno ma Draco e la storia dei mangiamorte sarà messa da parte a causa delle difficoltà che ho trovato mentre scrivevo.

RICORDA: Diggory è vivo.

Spero lo storia ti piaccia da ora in poi.

Con questo, diamo inizio alle danze, buona lettura.



-Guardo il suo petto, mentre cerco il coraggio di guardarlo negli occhi, sperando di non perdermi in essi-



La schiuma mi avvolge e il profumo di vaniglia mi inonda le narici.

Sento le dita dei piedi fredde persino nell'acqua calda.

Un brivido mi attraversa mentre poggio le braccia nude sul bordo ghiacciato della vasca.

Mi scrollo di dosso la cattiva sensazione e mi prendo un attimo prima di dare davvero inizio alla giornata.

Mi asciugo, cercando di non lasciare i capelli bagnati.

Il leggero raffreddore che da qualche giorno mi tormenta di certo non andrebbe a migliorare.

Il camino che ho in camera mi riscalda mentre infilo la divisa con i corrispettivi colori della mia casata.

Serpeverde.

Ancora mi domando il perché di questa scelta ambigua da parte del cappello parlante.

Infilo la gonna mentre cerco delle spiegazioni plausibili, ma nessuna di esse mi soddisfa pienamente.

Abbottono la camicia con calma, bottone per bottone.

Mi sposto davanti lo specchio e sistemo i capelli ricci e scuri che tengo sciolti sulle spalle.

Rifletto un attimo su come e se legarli.

Decido di lasciare la frangia riccia sulla fronte, con delle ciocche ai lati, mentre tengo alzato il resto con una matita.

Mi lavo i denti sostenendo i capelli con la mano libera dallo spazzolino, così da non bagnarli.

Mi lecco le labbra e cerco con le stesse dita di allungare le ciglia, ma invano.

Credo di essere pronta, così afferro la borsa, la tengo a tracolla lungo il fianco e mi incammino per andare a fare colazione.

Nessuno per i corridoi attira eccessivamente la mia attenzione se non un mio caro amico, Neville, che con un sorriso ed un cenno della mano mi saluta.

Non mi soffermo molto, lo vedo impegnato con una ragazza, non voglio rovinare il momento.

Arrivata in Sala Grande, mi guardo intorno, il tavolo dei grifondoro è come sempre il più rumoroso, mentre quello dei serpeverde è quello da cui provengono le risatine più insistenti e sfortunatamente devo sedermi proprio li.

Sospiro mentre cammino tra i tavoli e i presenti.

Mi siedo un po' in disparte, afferrò qualcosa e lascio che sosti nel mio piatto per un po' prima di mangiare, perché distratta dalla lezione da ripassare per l'ora successiva.

ripeto tra me e me le cose più importanti da ricordare, ma sembra che qualcuno non voglia.

Il libro che qualche secondo prima avevo sotto gli occhi adesso è tra le mani di qualcun altro.

•Get Me•  Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora