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Mi sentii in paradiso quando quelle parole uscirono dalla sua bocca <<continua a giocare White>> disse lui
<<Lo farò>> dissi guardando i suoi occhi azzurri.
Si allontanò per andare via ed io rimasi  su quel tavolo a pensare a mille e mille altre cose.
La mia testa si riempì di problemi e l'unica cosa che potevo fare era stare in camera.

Non mi aveva ancora ordinato nulla, era strano, lui avrebbe fatto di tutto per farmi impazzire ma il gioco non era ancora iniziato.
Lui era sempre occupato, non desiderava la mia presenza, voleva io fossi da un'altra parte e non con lui.
Voleva solo essere il più lontano da me.
Era anche lui con la testa piena di pensieri, suo padre, la scuola e poi venivo io con il suo piano.

Andai in camera e mi buttai sul letto dopo aver chiuso la porta a chiave.
Presi un libro che avevo portato, che avevo da continuare, iniziai a sfogliare le pagine fino ad arrivare a dove avevo lasciato il segnalibro.
Inizia a leggere cercando di distrarmi e non pensare alla realtà.
Passarono delle ore ed io rimanevo lì a leggere, non mi resa conto che erano già passate due ore.
Qualcuno distolse la mia attenzione dal libro bussando alla porta.
Mi girai verso essa e prima di potermi alzare per aprirla, la porta venne aperta da Draco.
Teneva uno sguardo serio e poco rassicurante.
Rimase zitto a guardarmi e analizzare ogni minima parte di me.
Il suo sguardo mi fece salire un brivido per la schiena e quando lo incontrai mi venne la pelle d'oca.
Si appoggiò alla porta con la spalla e parlò <<avevo pensato-si fermò un attimo per riformulare la frase- vieni con me>>

Mi alzai sospirando e lo seguii.
Mi portò nella sua stanza.

Vidi dei vestiti sul suo letto, si mise dietro di me e parlò avvicinandosi al mio collo <<dovrai piegare ogni singolo indumento, per me>>
<<Sai una cosa Malfoy>> dissi girandomi verso di lui
<<Preferirei morire, ma io non piegherò i tuoi vestiti>>
<<No?!>> Chiese lui ridacchiando
Mi fece sbattere contro il muro e prese un coltellino che portava in tasca, lo puntò verso di me.
<<Quindi, dimmi, lo farai? >>
<<No>> risposi.
Non avrebbe fatto nulla, ne ero certa.
<<Sei coraggiosa sai>> disse allontanandosi.
<<Lo so>>
<<Non vuol dire nulla, tu farai quello che ti ho detto, ricordi? >>
<<Si>> dissi sospirando
Mi avvicinai ai suoi vestiti e iniziai a piegarli, uno ad uno.

Appena finii mi alzai e andai nuovamente nella mia stanza ma lo trovai seduto sul mio letto.
<<Stupida ragazzina>> disse lui ridacchiando.
<<Sarò anche una stupida ragazzina ma almeno so come tenerti testa>>
Mi avvicinai a lui e mi sedetti sulle sue gambe in modo da poterlo guardare in faccia.
Pose le sue mani sui miei fianchi ed io dietro il suo collo.
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo ed io mi avvicinai sempre di più a lui.
I nostri nasi si toccarono e sentivo il suo respiro sulle mie labbra.
Guardavo le sue labbra morbide.
e lui guardava ancora i miei occhi color nocciola.
Volevo baciarlo, volevo assaporare le sue labbra.
Io volevo, ma non ottenevo.
Lui riusciva a farsi desiderare.
Se mai avessi preso l'iniziativa lui mi avrebbe respinta perché in quel momento stava solo cercando di farmi abboccare all'amo.
Vi sembrerà una stupidaggine ma in quel momento l'unica cosa che volevo era baciarlo.
Voi direste, non baciarlo e resisti ma la tentazione era alta.

Mi avvicinava a sé con facilità mentre continuavo a pensare e guardare le sue labbra.

Lui le sfiorò in modo provocante, assaporai un minimo, ma non mi bastava, volevo lui facesse di più.

Mi avvicinai anche io fino a sfiorarle con delicatezza.
Lui si limitò a quello e mi allontanò mettendo una mano sul mio petto e spingendomi delicatamente.
Mi alzai e lo guardai togliere la camicia.
Iniziò a camminare, rimasi nella sua stanza, lo guardai andare e dopo lo seguii io.
Una bottiglia di Alcol era tra le sue mani.
Alzai le sopracciglia e lo guardai prima di poterla afferrare e aprirla.
Guardai il tappo tra le mie mani e successivamente la bottiglia, bevetti un po' per poi posarla sul tavolo poco distante da me.
Parlò afferrando la bottiglia<<cosa vuoi mangiare?>> chiese con un tono serio.

<<Non so>>dissi guardandolo.
Lui si sedette e mi guardò.
Mi sedetti anche io e degli elfi domestici portarono delle leccornie.
Mangiammo tutto nel silenzio più totale e quando finii di mangiare mi alzai e afferrai la bottiglia.
Lo guardai da lontano ancora seduto al tavolo.
Si alzò e si sedette su una poltroncina.
Mi guardò mentre mi avvicinavo a lui.
Poggiai una mano vicino il suo collo e guardai le sue labbra che dopo poco fecero uscire delle sublimi parole <<fammi assaggiare>>
Gli passai la bottiglia ma la rifiutò.
Mi prese il collo con delicatezza fino ad avvicinarmi a lui.
Persi l'equilibrio e caddi su di lui ancora seduto sulla poltroncina.
Mi guardò negli occhi per poi guardare le mie labbra, le leccai in modo da poterle bagnare e mi avvicinai a lui.
Lo baciai con delicatezza.
Mi guardò per poi farle riunire.

Lentamente il bacio divenne sempre più passionale.
Mi avvicinava a sé mentre teneva con una mano il mio collo.

Si distaccò e rise <<mi piace>> disse.
Vidi lussuria nei suoi occhi, voleva altro anche lui, si aspettava di più di un misero bacio.

-ti amo- uscì dalla sua bocca in modo da farlo sentire solo a me.


Peccato quella non fosse la realtà.
...






•Get Me•  Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora