Capitolo venti

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20.


Non appena rimasero soli, il silenzio calò sulla poppa del sottomarino, con Ace ancora in piedi ed Ayame con lo sguardo fisso sulla tazza da thé. Nessuno dei due ebbe il coraggio di parlare, forse perché dal canto della bionda, i sentimenti che provava prima di partire per Ace erano stati sostituiti da quelli che ora provava per Law. Anche se, ammise a se stessa, ciò che sentiva per il corvino, non era paragonabile alle sensazioni che aveva con il suo capitano. Ace, nel suo profondo, sapeva che non sarebbe stato ricambiato, soprattutto perché conosceva la sua amica e notava gli sguardi e gli sbuffi che regalava a Trafalgar. Non era un idiota.
Ace sospirò, "non so cosa gli è preso, il thé forse era corretto con del saké"
Alla ragazza uscì un sorrisetto, alzando gli occhi verso il suo compagno "comunque" bevve un sorso "io... Ace, tu sei un ragazzo spettacolare, ma io... non mi sento di volermi impegnare con nessuno-"
"Nessuno che non sia Law, giusto?" la interruppe, sedendosi accanto a lei e guardandola nelle iridi azzurro cielo.
"Non mi piace Law! Ho tutt'altri gusti. E' un idiota che pensa di essere chissà chi, quindi NO GRAZIE"
Ace girò lo sguardo dritto dinanzi a se, respirando e chiudendo per un attimo gli occhi. Cercò di capire quale fosse la soluzione più giusta, ma non ne trovò: quella corretta era prendere Ayame e baciarla, perché era proprio ciò che si sentiva di fare in quel momento.
Senza pensarci ancora, le prese il viso e posò le sue labbra su quelle della ragazza, rimanendo così per qualche istante. Sembrò un bacio strano per entrambi, senza nessun coinvolgimento, specie se Ace si era giocato la sua possibilità in quel modo. Si allontanò di poco, con le mani ancora sul viso della bionda e abbassò i suoi occhi scuri, "m-mi dispiace, ma quando ti sono accanto io davvero non riesco a trattenermi. Mi sembra di impazzire con te, vorrei averti tutta per me, non dividerti con nessuno. Ti ho visto come ti guarda Law, non sono un idiota... tu potrai anche non provare nulla per lui, ma... sappi che non è ricambiata come cosa. E io... mi innervosisco al solo pensiero di te tra le sue braccia"
Ayame sospirò, poggiando sulla spalla dell'amico la sua testa e guardando dritta avanti a se, pensando alle parole del corvino e rimanendo in religioso silenzio. Non aveva la più pallida idea di cosa dire, soprattutto perché - purtroppo - niente era a vantaggio delle sue aspettative.
"Con Law... non c'è assolutamente nulla"






La situazione nella mensa era a dir poco allegra, tutti si sentivano gioiosi nell'aver recuperato un altro poigne griffe e che, proprio grazie all'ultimo situato nella terra di Wano, avrebbero raggiunto la famosissima ultima isola.
Shachi si alzò dalla sedia e, come se fosse preoccupato, farfugliò qualcosa di incomprensibile, portandosi dietro di lui l'orso e il suo amico Penguin.
Appena si accertò che fossero abbastanza lontani dal resto della ciurma, cominciò a parlare.
"Non potete immaginare a cosa ho appena assistito"
Penguin si sbatté una mano sul viso, bofonchiando un "non ci credo che mi hai trascinato via dalla cucina per parlarmi di cazzate"
"GIURO, NON SONO CAZZATE" gridò, per poi emettere uno sh a se stesso.
Bepo non proferì parola, forse aveva capito dove il suo compagno di ciurma volesse andare a parare.
"Ho visto Ace ed Ayame baciarsi!" esclamò, portando poi la sua mano destra alla bocca, non appena vide sbucare dietro l'orso bianco il capitano.
Law li guardò con la sua solita aria di superiorità, sbuffando e mettendo le mani nelle tasche maculate dei suoi jeans "siete dei pirati, non delle pettegole"
"S-sì c-capitano, non ricapiterà più!"
Trafalgar annuì ed andò via, seguito da Bepo che lo raggiunse subito. Ciò che egli provava dentro di sé non era minimamente paragonabile ad alcun fastidio. Perché sì, il chirurgo riconobbe che ciò che stava covando era una sensazione seccante. Provò ad immaginare la scena, sbattendo un pugno verso la porta della sua stanza e pensando subito dopo che doveva trattenersi perché non era da solo. Nonostante si era ripromesso che ciò che succedeva tra loro due dovesse rimanere segreto e senza sentimenti, Law non riusciva proprio a farsi capace che le labbra di Ace erano finite su quelle della sua Ayame. Era risaputo, d'altronde, che il capitano fosse geloso delle sue cose.
"Capitano... v-volevo dirle che a breve saremo nel paese di Wano..."
Ma Ayame non era di sua proprietà, non era un oggetto ma una persona in carne ed ossa. E, dio, quanto odiava che qualcun'altro che non fosse lui dovesse toccarla o anche solo flirtare con lei. Tentò inutilmente di pensare ad altro per sopprimere la sua gelosia, ma niente riusciva a togliergli dalla testa ciò che aveva appena sentito. Cercò di concentrarsi anche su quanto detto dal suo amico orso, ma zero. Si passò la lingua tra le labbra e incrociò le braccia al petto: quella storia tra lui e la ragazza si sarebbe dovuta troncare subito.
"Capitan-"
"Ho capito Bepo!"
L'orso rimase interdetto, per poi tentare di riprendere parola "io sono solo un orso ma so che se si vuole davvero una persona si fa di tutto per prendersela. C-credo che lei sia in tempo, Ayame ha occhi solo per lei, e... io non so voi due in che rapporto siate, però... se c'è una cosa che mi sento di dirle è proprio quello di aprirsi e raccontarle il motivo per il quale è così restìo con le persone"
Law ascoltò tutto in silenzio, pensò di rispondergli con un non sono affari tuoi, ma non se la sentì, soprattutto perché Bepo era... Bepo.
Annuì semplicemente e gli chiese di chiamargli Ayame e farla andare in camera sua perché gli sarebbe servita per leggere il poigne griffe trovato su Whole Cake Island.
Appena il chirurgo lasciò l'orso da solo, i due amici gli corsero incontro stando al suo passo.
"Allora, ha detto qualcosa a proposito?" chiese subito Shachi, aspettandosi qualcosa su cui poter parlare.
Bepo sospirò e si guardò attorno per cercare la sua amica "no Shachi, niente. E' giusto così, il tempo darà i suoi frutti"
Da una parte del suo cuore, Bepo era contento di ciò che era appena successo perché forse Law necessitava proprio di una spinta: se avesse continuato a capire di poter avere il controllo sui suoi sentimenti e sulla sua relazione, forse tutto questo sarebbe continuato ancora un bel po'.
Finalmente trovò la bionda, fermandola e facendo da parte Ace che intanto era lì con lei come a suo solito.
"E che vuole?" si intromise, aggrottando le sopracciglia e prendendo per il polso Ayame.
La ragazza si innervosì, strattonando via il suo polso e rivolgendogli una occhiataccia incattivita "decido io cosa fare"
"Scusa, hai... ragione. Sai che voglio solo proteggerti"
"Dove si trova?" domandò la ragazza all'orso, ignorando completamente il suo amico.
"Nella sua stanza"






Un tocco forte, poi l'apertura della porta. Il tonfo del cuore di Law non appena capì che fosse lei. Il suo profumo si sentiva forte, annusò nell'aria e sorrise istintivamente, bagnandosi le labbra.
"Accomodati" continuò, alzandosi come da copione dalla sua sedia in legno "ti ho fatta chiamare perché devi tradurre questo poigne griffe, in base ai tuoi precedenti sono riuscito a capire solo che la prossima destinazione è Wano, ma... non riesco a capire altro. Puoi darmi una mano, sì?"
Ayame quasi si stupì di tanta gentilezza, "sei caduto di testa sul pavimento, per caso?"
Il chirurgo sbuffò e incrociò le braccia al petto "sei una rottura, provo ad essere gentile e mi prendi in giro. Non so come comportarmi con te!"
La ragazza ridacchiò e si sedette sulla sedia, sfogliando le pagine del libro che le dava l'aiuto di cui necessitava per tradurre. Cominciò a scrivere qualche parola e, con fare assolutamente involontario, si mise la matita tra le labbra, giocandoci. Law, guardandola, non poté far a meno che arrossire e girare lo sguardo altrove, cercando di evitare di pensare a cose sconce.
D'un tratto, la ragazza si avvicinò a lui, iniziando a provocarlo baciandogli il collo per poi risalire lungo il lobo dell'orecchio, sfilandogli la camicia metà aperta e lasciandolo a torso nudo.
In un primo momento, non ebbe il coraggio di fermarla, ma fu subito dopo che ripensò al bacio avuto con pugno di fuoco, innervosendosi.
"Non voglio avere nulla a che fare con te, non vado a letto con chi già ci va con altre persone" sputò acido, pentendosi subito dopo della seconda parte della frase.
Ayame si scostò, permettendosi il lusso di guardarlo negli occhi e ridere di lui "cosa?!"
"Le notizie circolano in questo sottomarino ed io sono il capitano, è chiaro che mi vengano a riferire tutto, non credi novellina-ya?" disse con un tono di voce quasi provocatorio e con il suo solito sorrisetto che ad Ayame tanto la irritava.
"Senti" cominciò "non sono andata a letto con nessuno, quindi dì a chi ti ha detto questa grande stronzata di evitare la prossima volta!"
"Mi è stato riferito che ti sei baciata con Ace, cazzo!" continuò "come pensi che mi senta?!"
Ayame quasi non credeva alle sue orecchie, cosa significava quell'ultima frase? Cosa avrebbe potuto mai significare un bacio dato a qualcun'altro per Law?
"Co-cosa... dovrebbe significare per te?"
"Nulla, vattene"

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