Capitolo 2

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Smorfie contrastanti si dipingono sul volto degli studenti di Hogwarts
D: "GriffoCOSA?!"
Il ragazzo si alza in piedi e si avvicina a te ancora seduta sullo sgabello
D: "Ci deve essere stato un'errore, mio padre lo verrà a sapere"
Tu: "Draco stai calmo"
Lo conforti afferrandogli il braccio con il quale sventola a l'indice all'aria a mo di protesta
Tu: "Non vale la pena fare queste scenate per una casa"
Detto ciò la professoressa McGranitt ti accompagna a prendere posto ad tavolo dei Grifondoro, dove la gente stretta per lasciarti un po' di posto a sedere: non con il fine di compiere una carineria, ma per evitare di stare troppo vicini alla ragazza nuova che che no pace solo Malfoy.

Il banchetto inizia, e per tutta la durata della cena percepisci sulla pelle lo sguardo di Draco che non ti dà tregua un secondo
Ha: "Non può essere"
Senti mormorare poco più in là, la ragazza dai capelli scompigliati
R: "Invece è propio così!"
Replica il rosso
Terminato di mangiare, prima che la professoressa McGrannit possa lasciare la stanza la fermi
Tu: "Mi scusi professoressa, mi spiace disturbarla, ma vorrei sapere come giungere alla sala comune della mia casa. Gli unici che conosco qui sono dei Serpeverde, e di certo non potrei cavare molto da loro"
P.M.: "Certo, per tua grande fortuna io sono la professoressa coordinatrice della tua casa, seguimi ti faccio strada io, di certo non ti lascerò un minuto di più con quegli sregolati del primo anno"
Segui la professoressa per varietà scalinate incantate che continuano a cambiare via, fortunatamente anche a Torrebruma alcune rampe erano costruite in questo modo.
Giunti davanti ad un enorme quadro animato raffigurante una signora in carne la professoressa si ferma
S.G.: "Parola d'ordine?"
Canta la donna dipinta come se stesse interpretando un'opera lirica
P.M.: "Rugosas Distraherentque Pythonissam"
Il ritratto si apre come una porta, permettendoci di addentravi un un tunnel scavato nella pietra
Tu: "Rugosa fattucchiera? Che vuol dire?"
P.M.: "Santo cielo, conosci il latino?! Credo di non aver mai avuto una studentessa che conoscesse il latino potrei essere quasi commossa"
Tu: "A Torrebruma è una delle materie obbligatorie fin dal primo anno"
P.M.: "Meraviglioso cara, meraviglioso! Sono certa che andremo molto d'accordo! Comunque quella è la parola d'ordine, devi impararla a memoria e non scriverla mai, ma ricorda senza parola non si entra in sala comune"
Terminato il cunicolo vi ritrovate in un'ampia sala tappezzata di arazzi alle pareti e di tappeti scarlatte sul pavimento. Ci sono innumerevoli divani, poltrone e puf in velluto che puntinano la stanza, insieme a dei tavolini il legno. In fine, in un angolo, è presente un immenso camino, il quale aspetta solo l'arrivo degli immani mesi più rigidi, per ospitare fuocolai. Sono già presenti alcuni ragazzi, troppo presi dal sistemare le proprie cose per l'anno nuovo, da notare la tua presenza.
P.M.: "Bene, questa è la sala comune dei Grifondoro. Qui potrei studiare e socializzare con i tuoi compagni di casa, ora aspetta un'ottima che cerco... ah eccole!"
Esclama, dopo aver studiato per un attimo il volto degli studenti già presenti, per poi avvicinarsi a due ragazze che hanno appena fatto il loro ingresso nella stanza. Riconosci subito la ragazza che avevi capito chiamarsi Hermione
P.M.: "Signorna Grenger, signorina Weasley..."
Weasley, ancora quel nome. Non solo lo avevi già sentito nominare già quattro volte quel giorno, ma anche qualche volta alle cene con i Malfoy è capitato che spuntasse fuori. Zio Lucius li aveva definiti "Lo zimbello delle famiglie purosangue"
P.M.: "Dato che la vostra ex compagna di stanza, la signorina Koboski, ha deciso di ritirarsi da Hogwarts abbaino assegnato il posto vacante nel vostro dormitorio alla signorina t/c. Vi pregherei di farle vedere dove si trova la camera e di spiegarle come funzionano gli orari delle lezioni"
He: "Certo professoressa"
Gi: "Sarà fatto"
P.M.: "Bene, ti lasciviò in buone mani!"
Dice prima di lasciare la stanza
He: "Da questa parte"
Fa cenno di seguirla, senza aggiungere altro, insieme alla ragazza dai capelli rossi
Iniziate a percorrere un'ulteriore scalina in pietra a chiocciola
Tu: "Tu devi essere la sorella di Ron, Fred e Georg, piacere t/n t/c"
Esclami tendendole la mano
Gi: "Ginny Weasley"
Risponde lei senza ricambiare il gesto
Tu: "Oookay"
Mormori tra te e te.
Giungete davanti ad una porta sulla quale è affissa una targhetta con incisa l'iniziale del tuo nome, quella di Hermione e quella di Ginny.
Aprono la porta e per la prima volta puoi scrutare la tua stanza.
Ci sono tre letti a baldacchino, con tende vermiglie poggiate sulle strutture di legno, per il resto non differisce di molto dalla sala comune. Tutti i tuoi bagagli sono ammucchiati in un'angolo della stana
He: "Io dormo lì"
Dice indicando il letto a sinistra
He: "Mentre Ginny dorme al centro, il letto a destra era di Judit, ma visto che non tornerà ora è tuo"
Gi: "La divisa è sotto al cuscino. Le lezioni sono dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 11:30 e dalle 14:00 alle 16:00"
He: "Scusaci ma ora dobbiamo andare, ci aspettano i nostri amici in sala comune"
Tu: "Si si certo, andate pure. Grazie mille per l'aiuto"
E senza aggiungere altro si avvicinano alla porta per poi scomparire dietro essa.
Rimani da sola nella stanza, così inizi a sistemare le le tue cose. Sposti il baule più grande ai piedi del letto e riponi al suo interno anche la divisa, ancora ripiegata con cura, che era sotto al cuscino. I due bauli più piccoli li lasci posti uno sopra all'altro lungo la parete confinante con il tuo letto, ma non prima di estrarre da uno di questi una tuta in velluto nera.
Il sole al di là delle finestre inizia ad impallidire per poi scomparire. Ti guardi in torno e, dopo aver constatato nuovamente di essere completamente sola, schiocchi le dita della mano destra per poi alzare l'indice. Propio sopra al dito si crea una piccola fiammella, con la quale vai ad accendere una candela posta accanto al tuo letto.
Non vedendo le due ragazze di ritorno inizi ad essere mangiata dalla curiosità, così decidi, anche se contro la tua etica morale, di provare ad origliare un po' la conversazione tra i ragazzi al piano di sotto.
Spalanchi la finestra, ricordandoti che nella sala comune ce n'era anche lì una aperta.
Fai roteare delicatamente la mano rivolta vero l'alto in aria, per poi distendere il palmo, sul quale si posa un piccolo ciclone ventoso.
Spingi il ciclone fuori dalla vetrata nel vuoto ed inizi a governarlo cercando di fargli raggiungere la sala al piano inferiore.
Il molinello d'aria entra nella stanza, diventando una brezza leggera, ed inizia a fare un giro indisturbato fra gli studenti, raccolti per scambiarsi ricordi dell'estate, per poi tornare dalla su creatrice.
Cogli il piccolo vortice tra le mani e con le dita lo trafiggi con delicatezza, facendolo dissolvere e sprigionando nell'aria le voci catturate.
Dopo una serie di conversazioni sulla coppa del mondo di quidditch e sui posti visitati durante questi mesi di pausa, finalmente inizi a sentire l'estratto della conversazione tanto agognata
Gi: "Avanti si accettano scommesse"
R: "Vi ha chiesto dove sono i bagni e si è persa?!"
He: "Sbagliato"
H: "Non ha ne anche mezzo libro?"
G: "Oppure vi ha domandato come entrare nella squadra di quidditch"
He: "Sbagliato sbagliato"
Gi: "Non siete pronti fidatevi..."
C'è una brevissima pausa di silenzio, durante la quale non hai la minima idea di cosa avvenga
He: "È la nostra nuova compagna di stanza!"
Tutti i presenti pare che scoppino a ridere, e fra te e te mormori
Tu: "Wow! E menomale che nella mentalità comune i Serpeverde sono quelli cattivi"
Stai per dissolvere la conversazione, quando una voce, che riconosci subito essere del ragazzo con il quale ti sei scontrata sulla banchina, sovrasta le altre
F: "Avanti ragazzi non starete esagerando?"
He: "Fred hai visto la reazione di Malfoy allo smistamento, devono essere per forza legati in qualche modo"
H: "Cosa intendi Hermione?"
He: "Ho letto che molto spesso le famiglie purosangue più importanti organizzano matrimoni combinati per preservare il nome della famiglia"
Su questo ha ragione: da sempre i tuoi genitori e quelli di Draco vi imbottiscono la tenta di "Quanto stareste bene insieme" o "Sareste propio una bella coppia", ma dal canto tuo Draco è sullo stesso livello di un fratello, e non riusciresti mai a vederlo in una prospettiva differente.
F: "Avanti ragazzi dobbiamo darle almeno una possibilità"
H: "Non potremmo mai parlare liberamente con lei: è troppo vicina a Malfoy"
G: "Fred credo che Harry questa volta abbia ragione"
R: "In eff..."
Ma la conversazione sfuma fino a diventare incomprensibile: il vento deve aver solo catturato questa piccola parte.
Fortunatamente hai imparato a reprimere le emozioni, o ti saresti messa a piangere, e quando succede non avvengono mai buone cose.
Rassetti le ultime cose nella stanza, per poi sgusciare sotto le coperte e raggomitolarti nella speranza di cadere in un sonno, il quale, però, non sembra sopraggiungere.
In breve anche le altre e due ragazze tornano in camera e, convinte che stessi dormendo commentano
He: "Meno male che non ha dato fuoco alla stanza"
Gi: "Ma hai visto quanti bauli ha?"
Anche in questo caso devi intimarti di continuare a sopprimere tutto dentro, non puoi permetterti di scoppiare.

Spazio autrice
Cosa ne pensate? Spero che la storia vi stia piacendo, vi prego lasciatemi nei commenti i vostri pareri che per me sono veramente tanto importanti.

Camilla

Immagina su Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora