Capitolo 15

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Fred rimane in convalescenza in infermeria per altri quattro giorno prima di tornare. Il ragazzo è riuscito a liquidare il suo gemello, convincendolo del fatto che avesse un disperato bisogno di dormire per riprendere le forze dopo l'intossicazione, così da poter passare le serate con te.

L'ultima notte di ricovero, come quelle precedenti ti rechi da lui, sempre sfruttando il tuo potere.
Bussi tre volte sul vetro, segnale concordato con Fred. Lui viene ad aprirti
F: "Buona sera signorina"
E prima ancora di farti entrare si sporge baciandoti.
Tu: "Buona sera anche a te, dai fammi entrare che qui si gela"
F: "Si certo, scusami"
Ti porge la mano e ti aiuta ad arrampicarti. Lo baci ancora a stampo e poi vai a sdraiarti sul suo letto mentre lui, come al solito, si premura di serrare la finestra.
Venirne a coricarsi accanto a te, ti cinge le spalle con un bracci e tu appoggi la testa al suo petto, nel mentre ti accarezza i capelli
Tu: "Domani vieni dimesso giusto?"
F: "Si"
Mormora baciandoti la nuca
Tu: "Quindi dovremo dirlo a tutti?"
F: "Dire cosa?"
Lo guardi
Tu: "Di noi due"
F: "Non lo so, aspetterei un po'"
Ti alzi mettendoti serietà per guardarlo meglio in volto
Tu: "Grazie a Dio la pensi come me!"
F: "Sinceramente ci manca solo che inizino a parare tutti di questa storia. Con Harry che vorrebbero che fosse condotto alla forca, Ginny che ti detesta senza motivo già abbastanza e..."
Tu: "...e Draco"
F: "Si, Malfoy. Santo Godric non farmi i pensare, sono sicuro che ci vedesse in questo momento potrebbe arrivare ad usare la maledizione cruciato su di me"
Tu: "Non sai quanto vorrei darti torto, da quando mi sono trasferita ad Hogwarts non sembra ne anche più lui"
F: "Ti posso assicurare che è sempre lo stesso Malfoy"
Tu: "Si ma con me non si è mai comportato in questo modo, devenni essere i suoi genitori che gli fanno pressione"
F: "Sarà... ma vuoi veramente parlare di Malfoy l'ultima sera in cui possiamo starcene in pace?"
Dice baciandoti
Tu: "No hai ragione"
Vi riserbiate nella medesima posizione di prima e Garda te il soffitto, sul quale lui ha fatto compare un cielo stellato, propio come quello della sala grande
Tu: "Ma come faremo a vederci?"
F: "Ci dovremo organizzare di volta in volta, ma possiamo vederci nella stanza delle necessità"
Sposti lo sguardo su di lui
Tu: "E dove si trova? Nessuno me ne ha mai parlato"
Abbassa anche lui lo sguardo
F: "Questo perché nessuno dovrebbe sapere della sua esistenza. Hai presente l'arazzo di Barnaba che viene bastonato appeso al settimo piano?"
Annuisci
Tu: "Mm"
F: "Se una persona che ha un particolare bisogno in quel momento passa avanti e indietro tre volte radente il muro di fronte all'arazzo compare una porta che conduce ad una camera. Quella è la stanza delle necessità e prende le sembianze di ciò che ognuno ha più bisogno"
Tu: "Questo castello non smette di sorprendermi, a Torrebruma la cosa più spettacolare che avevamo il lago sotterraneo nella grotta"
Ometti che quel posto eri stata tu a crearlo per errore il primo anno. Dopo aver perso il controllo ti eri ritrovata nei sotterranei più e per puro errore avi dato origine ad una caverna punti da stalagmiti e stalattiti. Quel luogo era diventato il tuo luogo sicuro, fino a quando quattro ragazzine del quinto anno non ti anno seguita ed hanno spifferato tutto a tutti a scuola.
F: "Tra l'altro tu mi devi ancora una lezione di tiro con l'arco"
Tu: "Tranquillo non me lo sono scordata, devi solo dirmi quando vuoi che ti insegni. E comunque non capisco cosa ci trovate voi inglesi nel tiro con l'arco, ogni volta che uno di voi mi vede tirare rimane stupefatto come se stessi facendo partorire un drago o robe del genere"
F: "È solo che da noi non si praticano sport bannani, infatti non capisco come tu abbi fatto a convivere i tuoi genitori"
Tu: "Ma che bannano e bannano, il tiro con l'arco è stato ideato da dei maghi millenni fa in Africa per puro diletto. Poi i banni hanno visto il suo potenziale come arma e così se ne sono appropriati. Davvero credevi che i miei genitori mi avessero lasciato il permesso di praticare uno sport bannano?"
F: "No, hai ragione. Bene ho anche un motivo in più per incominciare"
Tu: "Ma dove possono andare a tirare senza che nessuno ci veda? E non dirmi di portare l'arco nella stanza delle necessità, non ho intenzione di girare di nuovo in giro per il castello con arco e faretra. L'altra volta mi guardavano tutti come se fossi una matta"
F: "Bhe un po' matta lo sei"
Lo colpisci delicatamente al petto
F: "Ei! Matta in senso buono"
Decidi di far finta di essere offesa per prenderlo un po' in giro
Tu: "Come si fa ad essere matti in senso buono?"
F: "Te ne intendi di libri babbani?"
Tu: "A casa non ne ho mai potuti avere, tutto ciò che so che ho letto sono i pochi romanzi della biblioteca di Torrebruma. Ora, però, ho preso qualche libro dalla biblioteca della scuola e sto cercando di leggerne il più possibile prima della vacanze"
F: "Mio padre è affascinato dalla babbanologia e per natale scorso Hermione gli ha inviato dei suoi vecchi libri di quando era più piccola. Ce n'era uno intitolato... come diavolo si chiamava..."
Strizza gli occhi tentando di ricordare
F: "...va bhe, Alice e qualcosa. Sul retro della copertina c'è uno spezzone del libro in cui questa Alice parla con un gatto e gli dice "Ma io non voglio andare fra i matti". Il Gatto le risponde dicendogli "Be', non hai altra scelta, qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
Così Alice gli chiede "Come lo sai che sono matta?" e lui "Per forza, altrimenti non saresti venuta qui.""
Sorridi
Tu: "Quindi?"
F: "Bhe mettiamola così tu sei alice e io il gatto"
Tu: "Ah perché alla fine lui si trasforma in un principe e si mettono assieme?"
F: "Non lo so, non l'ho mai letto"
Ridi
F: "E dai, non ridere!"
Tu: "Facciamo così, ti va se provassi a trovare il libro e lo leggiamo assieme. Così capiamo che fine fanno il gatto e Alice"
F: "Mi sembra un ottima idea"
Sorride e ti bacia

Spazio autrice
Cosa ne pensate? Spero che vi stia piacendo la storia vi prego ditemi le vostre impressioni

Camilla

Immagina su Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora