Aprii gli occhi e mi trovai davanti Mina: «Che ci fai qui?» Le domandai massaggiandomi la fronte.
Aveva in mano un asciugamano e si stava strofinando la maglia: «Tua sorella mi ha versato addosso la coca cola... Deve essere una cosa di famiglia» Rise e la guardai negli occhi... Quella maledetta risata mi fece capire cosa dovevo fare per calmarmi. L'afferrai per il colletto e la baciai trascinandola in bagno. Chiusi la porta e la feci appoggiare ad essa, facendo si che il bacio si intensificasse. Misi le mie mani sui suoi fianchi e mi abbassai per baciarle il collo: «Chae... Che stai facendo?»
«Cerco di calmarmi...»
«Se è così allora puoi agitarti tutte le volte che vuoi» Sorrise staccandomi da lei. «Ma non è questo il modo migliore...» Mi afferrò le guance e riprese a baciarmi. Il suo bacio era più calmo, tranquillo... Cominciò ad accarezzarmi dolcemente le braccia fin quando il mio ritmo cardiaco non si abbassò: «Va meglio ora?» Annuii. «Bene, allora torniamo, altrimenti inizieranno a farsi delle domande»
«Ok...» La guardai e raccolsi l'asciugamano da terra: «Vuoi una mano con quella?» Le indicai la macchia marroncina che aveva sulla maglia.
«Ah giusto... La macchia... Si, grazie»
Provai a togliere la macchia, strofinando il più possibile, ma purtroppo non c'era niente da fare... «Vuoi che ti presti una mia maglietta?»
«Si, ti ringrazio»
Accompagnai Mina in camera mia e le diedi una maglietta a caso presa dal mio armadio. Si stava togliendo quella che indossava e mi voltai dall'altra parte: «Che fai? Avverti prima»
«Che c'è? Prima mi salti addosso poi ti scandalizzi se mi spoglio davanti a te?» Mi sentii afferrare per le spalle: «Girati»
«Ma mi vergogno»
«Ho la canottiera sotto» Mi voltai verso di lei e si tolse la maglietta nella maniera più provocante possibile. Spalancai gli occhi quando notai che era rimasta solo in reggiseno. Arrossii come un peperone, ma non distolsi lo sguardo neanche un secondo... Quando pensi che la matematica sia la rappresentazione numerica della perfezione, vedi il corpo di Mina, ed improvvisamente rivaluti la perfezione stessa... Mi sembrava di impazzire. Si infilò la maglietta e si avvicinò per chiudermi la bocca mettendo un dito sotto al mento. «Scusa, ma anche la canottiera era sporca» Finì di parlare e mi diede un bacio a stampo.
«Se questo è il tuo modo di calmarmi, sappi che non hai fatto altro che peggiorare la cosa»
Sorrise soddisfatta: «Dai, andiamo...»
Tornammo nella sala da pranzo e ci mettemmo sedute come se non fosse successo niente. Mia madre aveva notato che Mina indossava la mia maglietta, quindi non fece domande sul nostro ritardo. Forse credeva che l'avessi solo aiutata a ripulirsi.
Continuammo a conversare, fin quando non arrivò per Mina, l'ora di tornare a casa. L'accompagnammo alla porta e la salutammo tutti con una stretta di mano. Tutti, tranne mia sorella che le saltò addosso per abbracciarla... Quanto la stavo invidiando in questo momento. Le rivolsi un ultimo sguardo ed il mio sorriso più dolce, prima di chiudere la porta d'ingresso.
«La tua insegnante è davvero una persona squisita» Disse mia madre.
«Già, è fantastica» Sorrisi compiaciuta.
«Parla molto bene di te, prima mi stava dicendo che con i tuoi voti e con tutti i crediti che hai accumulato, potresti tranquillamente frequentare qualunque università... Non sapevo andassi così bene anche in tutte le materie»
I miei genitori non sapevano niente di come andavo a scuola, cioè... Sapevano che avevo voti alti, ma non che fossi la più brava della scuola... A loro sarebbe bastata la sufficienza.
«Si beh... Non volevo parlarvene subito, ma pensavo di andare all'estero a studiare dopo il liceo... So che è una cosa improvvisa è solo che non sapevo se foste stati d'accordo o meno...»
«Stai scherzando?» Mia madre mi abbracciò: «Anche se saremo tristi che non ti vedremo più tutti i giorni, se hai la possibilità, dovresti fare quello che ti piace di più»
«Grazie» La strinsi più forte.
Mia madre si staccò dall'abbraccio e mi guardò negli occhi: «Sai, non so cosa ti stia succedendo in questo periodo, ma qualunque cosa sia, continua così...» Mi baciò la fronte.
«Mi volete bene anche se faccio schifo a scuola?» Commentò mia sorella che si sentiva messa da parte.
Mio padre la prese in braccio e la strinse a se: «Certo tesoro, tuo padre adora gli asinelli»
«Come ti permetti di chiamare "asinello" tua figlia?» Mia madre si tolse una ciabatta e cominciò a picchiarlo ripetutamente sulla testa. Lui lasciò andare Lia e cominciò a scappare per tutta casa. Io e mia sorella, rimanemmo semplicemente li a contorcerci dalle risate mentre osservavamo i due correre per casa. Non era una cosa da me, partecipare a questi bei momenti in famiglia, ma come aveva detto mia madre, ero cambiata molto e la cosa non dispiaceva neanche a me.
Dopo aver aiutato i miei genitori a pulire e rimettere apposto, andai in camera mia per studiare un po', era tardi ma tra una cosa e l'altra non avevo ancora finito di fare i compiti per il giorno successivo, o perlomeno avevo fatto solo matematica.
Ero seduta sulla scrivania e gli occhi cominciarono a chiudersi a scatti, fin quando non mi arrivò una chiamata che mi fece riprendere seduta stante. «Che vuoi?» Risposi seccata senza neanche leggere il nome sul dispositivo... Di solito era Nayeon che mi chiamava ad orari improbabili.
«Ciao anche a te» Aveva una voce dolce... Troppo dolce...
«Oddio, Mina mi dispiace, credevo fossi Nayeon...»
«Tranquilla, non ti preoccupare... Conoscendoti, immagino eri ancora sveglia a studiare e ti stavi addormentando sui libri, vero?»
«Sono così scontata?» Cominciai a dondolare sulla sedia.
«Solo un po'...» Sentii una lieve risata.
«Ma perché mi hai chiamata?»
«Volevo darti la buonanotte e sapere se domani volessi passare il pomeriggio a casa mia...» Caddi letteralmente dalla sedia. «Tutto ok?»
«Si, si... Sono solo caduta» Mi massaggiai i glutei con la mano libera. «Comunque va bene»
«D'accordo, allora vedi di andare a dormire signorina! Ti voglio bella riposata domani»
«Perché?»
«Tu dormi... Buonanotte Chae»
«Notte Mina» La salutai e riagganciai il telefono.
Finii i compiti per domani e decisi di rimandare quelli dei giorni successivi per la prossima volta, d'altronde le vacanze di Natale erano vicine e non ne avevamo molti. Chiusi tutti i libri e mi tuffai letteralmente sul letto. Inutile dire che crollai immediatamente.
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ANGOLETTO:
Alla fine non é andata male 'sta cena 😆
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Proibito || Michaeng
FanfictionAlla fine ci ho messo meno del previsto a pubblicarne un'altra 😆 Non sono sicura della mia costanza, ma ci posso provare... Trama (Fatta nel migliore dei modi): Chaeyoung odia il contatto fisico con le persone, l'unica che può tollerare è la sua mi...